24.03.2025
Rosatesi e non solo rosatesi, diciamo no alla chiusura della medicina di gruppo integrata. Inizia così la lettera postata sui social da un’infermiera della struttura di Rosà che da subito spiega che dal prossimo agosto tutte le medicine di gruppo integrate del Veneto cesseranno di esistere. Il messaggio ha subito destato preoccupazione tra coloro che lo hanno letto e in molti hanno risposto con dei commenti allarmanti. Come quello di una persona che si rivolge sempre alla struttura anche per ...prenotare gli esami del sangue e spiega che ha difficoltà motorie e non riuscirebbe ad andare a Bassano. L’infermiera nella lettera racconta come funziona la medicina integrata di via Lepanto. All’interno della sede lavorano 6 medici di medicina generale e ogni settimana si rivolgono alla struttura centinaia di assistiti. L’ambulatorio infermieristico e la segreteria sono aperti 12 ore al giorno dalle 8 alle 20. Tra i servizi offerti ci sono medicazioni, punture intramuscolo, terapie endovenose, rilevazione dei parametri vitali e molte altre prestazioni.
La domanda che si pone ora l’infermiera è se questa realtà sta per terminare e andrà a cessare dal prossimo agosto. La prospettiva è che gli assistiti dovranno fare riferimento a villa Ferrari a Romano o al pronto soccorso. E a questo punto lancia un appello. Prima che le medicine integrate di Rosà, Rossano Veneto o Asiago cessino di operare alzatevi in piedi e fate sentire la vostra voce. La legge regionale ha stabilito che da dicembre 2024 le medicine di gruppo integrate non esistono più.
Alcune aziende sanitarie venete hanno prorogato questa scadenza al 31 agosto. Ora la Regione in relazione all’apertura delle nuove case della comunità dovrà decidere come gestire la medicina territoriale, ovvero i servizi sanitari erogati al di fuori delle strutture ospedaliere, direttamente nella comunità. L’obiettivo è quello di rendere le cure più accessibili, personalizzate nell’ambiente domestico e sociale di riferimento.
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