13.11.2022
Musica nelle piazze, centinaia di persone tra le vie del centro. Ci sono 15-16 gradi già a mezzogiorno a Vicenza. Un autunno ancora caldo che ha richiamato curiosi e appassionati al mercato dell’antiquariato, del vintage e del collezionismo. Tra le bancarelle di piazza Duomo, Contrà Garibaldi e piazza dei signori si può scovare qualsiasi tipo di oggetto. Dai binocoli alle macchine da scrivere degli anni ’60, dai tappeti ai vasi alle tazzine, ce n’è per tutti i gusti. Tutto ciò ...che è esposto attira la curiosità di coloro che hanno deciso anche semplicemente di farsi un giro in città.
TvA Notizie del 13.11.2022 TG Completo
SPORT. IL CARO ENERGIA MINACCIA L’ATTIVITA’ GIOVANILE Una partenza così rischiavamo di non poterla neanche vedere. A causa del caro energia nessun impianto in provincia era disponibile a ospitare le gare di nuoto agonistico esordienti. La maggior parte delle strutture è aperto per il nuoto libero, ma le attività nel fine settimana rischiano tutte di saltare. Le bollette del gas stanno mettendo in ginocchio gli impianti sportivi, primi fra tutti le piscine.
LANEROSSI. MODESTO, BUONA LA PRIMA. ORA SERVE IL FILOTTO Non vendiamo sogni, ma solide realtà. Il celebre slogan di un’agenzia immobiliare potrebbe essere il manifesto del Lanerossi di Francesco Modesto. Ovvero, per adesso accantoniamo classifica e goleade e pensiamo invece a costruire un Vicenza più solido e concreto. Con la Virtus Verona ultima in classifica, mai vincente e sterilissima lì davanti è arrivata una vittoria di misura, con l’immancabile gol subito e pure qualche apprensione di troppo: e quindi anche le solide certezze sono ancora lontane, ma intanto i tre punti ci sono, e non è un dettaglio.
AGRICOLTURA. “NO AL CIBO CHE ARRIVA DAI LABORATORI” 72.ma Festa del Ringraziamento. Quest'anno Coldiretti l'ha celebrata a Scaldaferro di Pozzoleone. Una giornata dedicata ai doni della terra, ma anche a temi che in questo momento spaventano molto gli agricoltori, come il cibo sintetico, prodotto in laboratorio. E' lo stesso Presidente Cerantola che dice “ i cibi sintetici cancellano l'identità di ogni territorio”. Oltre 150 trattori hanno sfilato per celebrare l’inizio dell’anno agrario, benedetto da Monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, ad una delle ultime uscite ufficiali. Una Festa che significa “dono”, come quelli che simbolicamente durante la funzione religiosa sono stati portati all'altare, in segno di prosperità
VICENZA. MERCATO E AQUISTI CON LO SPETTRO DELLA CRISI Musica nelle piazze, centinaia di persone tra le vie del centro. Ci sono 15-16 gradi già a mezzogiorno a Vicenza. Un autunno ancora caldo che ha richiamato curiosi e appassionati al mercato dell’antiquariato, del vintage e del collezionismo. Tra le bancarelle di piazza Duomo, Contrà Garibaldi e piazza dei signori si può scovare qualsiasi tipo di oggetto. Dai binocoli alle macchine da scrivere degli anni ’60, dai tappeti ai vasi alle tazzine, ce n’è per tutti i gusti. Tutto ciò che è esposto attira la curiosità di coloro che hanno deciso anche semplicemente di farsi un giro in città.
NATALE. LUMINARIE PRONTE MA ACCENSIONE RIDOTTA Sarà un Natale di rinascita ma anche di austerity. Ridotto il budget da destinare alle luminarie di 60 mila euro. La novità è che per dare sostegno concreto ai commercianti il comune non ha chiesto il consueto contributo per le luci Natalizie ma ha deciso di accollarsi la spesa interamente. Le luminarie natalizie lungo le strade del centro sono già state in gran parte installate. Manca solo la cascata di luci dagli 80 metri della torre Bissara e poi si può procedere al fiat lux. Ma il caro energia costringe l'amministrazione a stiringere i cordoni della borsa. Ridotto il budget da destinare agli addobbi di 60 mila euro E nel segno del risèparmio si accorcerà il tempo di accensione delle luci
VICENZA. CARO ENERGIA, LA MESSA SI ASCOLTA AL FREDDO Termosifoni al minimo o addirittura spenti. Il caro energetico costringe le parrocchie a centellinare il riscaldamento, anche durante le messe. Un sacrificio che si può affrontare, secondo molti fedeli. Ma il rischio è anche quello che le chiese si svuotino. Anche per le parrocchie l'unica strada percorribile per affrontare l'aumento dei prezzi è risparmiare, e questo accade con modalità diverse anche nella nostra provincia, dove ci sono comuni che fanno capo sia alla diocesi di Vicenza che a quella di Padova. Il consiglio che arriva dalle Diocesi è di celebrare le messe, soprattutto quelle feriali, quando l'affluenza è inferiore rispetto alla domenica, in ambienti più piccoli come le cappelle e facili da riscaldare.
ALMENO A SCUOLA TENIAMO I TERMOSIFONI ACCESI C’è una vecchia regola, in caso di emergenza, che dice: “Prima le donne e i bambini”. In Italia, la giungla del “si salvi chi può”, le donne prime non lo sono quasi mai state prime, ma non lo sono nemmeno i bambini. Dopo le lezioni virtuali, ora le lezioni al freddo… reale. Accade nella scuola nostrana, abbonata a recitare il ruolo di Cenerentola. Accade ai ragazzi italiani, candidati a essere le locomotive di domani, ma oggi relegati alla posizione di ultima ruota del carro Italia. Ai tempi della pandemia, non sapendo che pesci pigliare, il governo giallorosso decise di chiudere le scuole e mettere i ragazzi a casa; ai tempi delle super bollette, guai a lasciare i ragazzi a casa, costerebbe una follia, e quindi tutti a scuola, ma al freddo, perché le caldaie vanno al minimo quando proprio non vengono spente dopo un paio d’ore. Ed è vietatissimo lamentarsi, perché si passa per viziati, bamboccioni, smidollati. Un paese che non fa più figli, in piena crisi demografica, sempre meno giovane e sempre più preoccupato per il proprio futuro, dovrebbe spendere i pochi spiccioli che si trova in tasca sui ragazzi. Non solo per risarcirli dei sacrifici chiesti ai tempi della pandemia e della didattica a distanza, quando potevano andare al bar ma non a scuola. Sarebbe anche un segnale per gli eroi dei nostri giorni, le donne e gli uomini che decidono di fare figli nonostante i virus, le guerre, il petrolio, le bollette, la siccità e il surriscaldamento globale. Ma per fare figli serve qualche garanzia. Un’aula calda dove studiare sei ore al giorno assomiglia a una garanzia. E allora, per una volta, facciamo uno sforzo, rinunciamo a qualcosa, ma riscaldiamo le scuole. Abbiamo varato il ministero dell’istruzione e del merito. E allora noi adulti di oggi proviamo a meritarci l’Italia di domani.
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