04.11.2022
Contro il caro bollette è stata organizzata una insolita forma di protesta.
Si tratta di una cena a luci spente. Elettricità e gas non saranno utilizzate e i commensali mangeranno a lume di candela solo cibi cotti al caminetto. L'iniziativa in programma domani a Isola Vicentina esprime in un clima conviviale le privazioni imposte dalle difficoltà di un momento drammatico nono solo per il settore della ristorazione ma anche per tante famiglie.
La cena alle luce ...fioca di poche fiammmelle alla “Torre” s'intitola “controcorrente” ed è nata da un'indea del Dj Luciano Gaggia.
Tavoli sold out in poche ore.
TvA Notizie del 04.11.2022 TG Completo
ENERGIA. LE RINNOVABILI SALVANO LE BOLLETTE, AZIENDE PIU’ SOSTENIBILI Mentre il caro energia toglie il sonno di famiglie e imprese, ci sono esempi di grande lungimiranza, come l’azienda Cereal Docks di Camisano Vicentino. Un’azienda che ha investito anzitempo sulle rinnovabili, proprio per garantire prezzi stabili ai clienti ed essere sempre competitivi sul mercato, e ora si è vista recapitare delle bollette prive di aumenti. Ed è proprio la crisi energetica in corso che sta accelerando i tempi verso la strada della sostenibilità. Un percorso affiancato e sostenuto da Niuko Innovation e Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, che ha promosso una serie di incontri nelle aziende del territorio.
ISOLA VI. CENA A LUCI SPENTE CONTRO IL CARO BOLLETTE Contro il caro bollette è stata organizzata una insolita forma di protesta. Si tratta di una cena a luci spente. Elettricità e gas non saranno utilizzate e i commensali mangeranno a lume di candela solo cibi cotti al caminetto. L'iniziativa in programma domani a Isola Vicentina esprime in un clima conviviale le privazioni imposte dalle difficoltà di un momento drammatico nono solo per il settore della ristorazione ma anche per tante famiglie. La cena alle luce fioca di poche fiammmelle alla “Torre” s'intitola “controcorrente” ed è nata da un'indea del Dj Luciano Gaggia. Tavoli sold out in poche ore.
METEO. ALTOPIANO IMBIANCATO, MA FARÀ ANCORA CALDO Un autunno anomalo: prima spruzzata di neve in Altopiano, ma temperature che ancora per diversi giorni si manterranno oltre la media In pochi giorni dalle manichette corte alla neve, quella che ha imbiancato l’Altopiano la notte scorsa. L’autunno più pazzo del mondo è servito. Dopo un ottobre caldo come mai prima, un novembre più standard, con un assaggio dell’inverno che verrà, ma comunque sopra la media. E durerà ancora per un po’ Da qui a metà della prossima settimana le temperature sono destinate a restare stabili, potrebbero forse a scendere leggermente. Temperature minime a quota 5-6 gradi in aperta campagna, attorno ai 17 18 gradi al pomeriggio. Ci sono un paio di risvolti positivi: si risparmia sul gas, visto che i termosifoni a pieno regime possono attendere. E si evita il rischio di allagamenti, che potrebbero essere favoriti in questi giorni dalle caditoie ostruite. Le foglie cadono, com’è normale, ma questo crea problemi ai tombini. Peraltro ce ne sono molti ostruiti del tutto, non solo dallo strato di foglie. E in caso di violenti acquazzoni l’allagamento è dunque quasi inevitabile.
RAVE. ZANETTIN CRITICA LA NORMA E FIRMA GLI EMENDAMENTI Contro il decreto legge varato dal Governo sul tema dei rave party il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin presenterà a breve due emendamenti in Senato per apportare alcune modifiche alla norma. L'entità della pena, 6 anni, è eccessiva secondo il parlamentare forzista inoltre la descrizione del reato appare troppo generica, se non si chiarisce l'intenzione del legislatore, puntualizza Zanettin, potrebbe prestarsi ad abusi e a interpretazioni fallaci. Inevitabile infine il commento sul ministro Carlo Nordio, l'esordio in materia di giustizia non sembra ispirato a criteri garantistici, conclude il senatore azzurro
VILLAVERLA. NOMADI SGOMBERATI, ECCO I BLOCCHI DI CEMENTO Dopo l'incendio di ieri, il sindaco di Villaverla ordina il posizionamento di blocchi di cemento che impediscano il passaggio alle carovane dell'area di via stadio. Dopo lo sgombero di ieri, però, stamattina i nomadi sono tornati. Blocchi di cemento per impedire il passaggio alle carovane, ma nonostante il divieto, stamattina erano di nuovo li. Già ieri sera il sindaco di Villaverla aveva firmato l'ordinanza di sgombero del campo nomadi a ridosso di via stadio, dove nel pomeriggio si era sviluppato l'incendio provocato dal maldestro tentativo di allacciarsi ad una colonnina del gas dell'attiguo eco centro comunale. Area dove stamattina De Peron è tornato accompagnato dalla polizia locale nord est vicentino per controllare la situazione.
POLIZIA LOCALE. SCATTA IL TERZO TURNO, PATTUGLIE IN STRADA FINO ALLE TRE Terzo turno notturno, ora è ufficiale, questa sera si parte. Pattuglie su strada fino alle tre del mattino. Di fatto si tratta di un prolungamento del terzo turno. Dopo il braccio di ferro tra comune e sindacati, che aveva portato Palazzo Trissino a un dietro front ad inizio ottobre, in seguito allo stato di agitazione per ridiscutere l’accordo, ora l’amministrazione tira dritto, dopo aver stanziato anche un fondo per la previdenza integrativa di 80mila euro annui. Gli agenti della Polizia Locale e i sindacati tornano a ribadire la loro contrarietà e preoccupazione. E i lavoratori annunciano così un nuovo stato di agitazione.
TORRI DI Q. LA DISCOTECA DIVENTA LUOGO DI CULTO Da discoteca a luogo di culto. A Marola di Torri di Quartesolo l'ex Palladium diventa una chiesa Ortodossa. Ad acquistare l'immobile la comunità serba che attualmente ha a Vicenza la sua chiesa. Secondo il progetto l'immobile sarà ristrutturato e il comune sta già procedendo alla variante urbanistica. Si rafforza così un rapporto che dura da anni, tra gli abitanti e la comunità serba. La città recupera così una struttura, in disuso da anni, costruito nel 1985, frequentato da intere generazioni che hanno ballato sulle note della back music e hip hop. Il progetto della nuova chiesa sarebbe stato finanziato in larga parte dalla comunità serba, con una raccolta fondi di circa 400mila euro promossa dal capo spirituale dei serbi ortodossi.
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