12.10.2022
Lions, Marconiana onlus e comune insieme per la salute. Il camper con a bordo medici e infermieri è approdato a Montegalda. 12 i comuni dell'area berica dove sarà possibile sottoporsi gratuitamente alla screening.
Screening e monitoraggio sanitario: fino al 15 ottobre i Lions del Distretto 108 TA1 e Marconiana Onlus promuovono un tour che è approdato anche a Montegalda e che in totale tocca 12 comunitario dell'area berica.
A fare promozione anche il consigliere Regionale Milena Cecchetto, ...e i volontari che insieme al personale sanitario continuano nell'operazione di divulgazione alla prevenzione
TvA Notizie del 12.10.2022 TG Completo
MONTEGALDA. IL CAMPER DELLA SALUTE APPRODA IN TERRA BERICA Lions, Marconiana onlus e comune insieme per la salute. Il camper con a bordo medici e infermieri è approdato a Montegalda. 12 i comuni dell'area berica dove sarà possibile sottoporsi gratuitamente alla screening. Screening e monitoraggio sanitario: fino al 15 ottobre i Lions del Distretto 108 TA1 e Marconiana Onlus promuovono un tour che è approdato anche a Montegalda e che in totale tocca 12 comunitario dell'area berica. A fare promozione anche il consigliere Regionale Milena Cecchetto, e i volontari che insieme al personale sanitario continuano nell'operazione di divulgazione alla prevenzione
THIENE. TUMORI E PREVENZIONE, OTTOBRE SI VESTE DI ROSA Fa gli onori di casa, Anna Maria Savio, vice Sindaco di Thiene, perchè le sa bene quanto importante sia la prevenzione. Guarita da un tumore ora con un sorriso può testimoniare insieme a Lilt Vicenza, alla Ulss 7 Pedemontana e al Centro medico, che la prevenzione è indispensabili e che le indagini precoci aiutano a vivere Thiene presenta l'autunno in rosa che quest'anno ha un testimoniale d'eccellenza: Debhora Compagnoni. Per promuovere la prevenzione una serie di appuntamenti, a partire da quello di sabato 15 ottobre, quando dalle 18 piazza Ferrarin si tingerà di rosa con un flash mob e con la proiezione di un cortometraggio
CRONACA. DEGRADO, PUGNO DURO DEL QUESTORE Le immagini dell'edificio abbandonato di viale Trento hanno spinto la questura ad intervenire per fermare spaccio, degrado e prostituzione. I proprietari dello stabile sono stati richiamati, per la seconda volta, a trovare una soluzione. L'edificio va messo in sicurezza, e se la proprietà non dovesse rispondere rischia responsabilità civili e penali. Con queste parole il questore di Vicenza, Paolo Sartori, invita per la seconda volta i proprietari dello stabile abbandonato tra viale Trento e via Genova a intervenire per fermare l'ingresso di sbandati, tossici e pregiudicati. Nei giorni scorsi con le nostre telecamere avevamo documentato la grave situazione di degrado. Immagini che hanno contribuito a far intervenire ieri sera la questura con controlli straordinari. Quello tra viale Trento e viale Milano rappresenta un punto nero della città dove condomini, negozi e persino una scuola si ritrovano a dover combattere prostituzione, tossici e spaccio.
CAROVITA. BOLLETTE LACRIME E SANGUE, PROTESTE IN PIAZZA Le proteste contro il caro bollette non si fermano. In piazza ogni giorno è di scena una manifestazione. Famiglie, imprese, pensionati sono disperati. Interi tessuti produttivi messi in ginocchio. Le imprese più energivore che rischiano di chiudere con la minaccia di posti di lavoro che saltano. Per il Governo in fase di formazione questa è una calamità economica che va affrontata e l'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, non esita a suggerire lo scostamento di bilancio, misura non da tutti condivisa, ma che si rivelerebbe utile a iniettare risorse fresche alle imprese
VANDALISMI. IL BUSTO DI NERI POZZA OFFESO DALLE SCRITTE Non smettono di suscitare indignazione le scritte che deturpano il busto di Neri Pozza a Ponte San Paolo. I familiari dello scultore Nereo Quagliato che firmò l'opera parlano di un affronto alla memoria dell'artista. La scultura è in balìa della gente, denuncia la nipote, che chiede maggiori tutela per l'opera d'arte, offesa dalle lettere colorate impresse sulla fronte e dalla frase in pennarello nero sul basamento in marmo bianco
CiCLISMO. MATTEO TRENTIN TRIONFA AL GIRO DEL VENETO L’acuto di Matteo Trentin, veterano 33enne di Borgo Valsugana, vale il trionfo personale all’85 edizione del Giro del Veneto, curato dall’organizzazione di Pippo Pozzato e snodatosi lungo 160 km attraverso i colli euganei prima e quelli berici poi. Questa edizione ha segnato soprattutto l’addio alle corse dell’eterno Davide Rebellin, il portacolori di Lonigo che all’età record di 51 anni si ritira dal professionismo dopo oltre un trentennio vissuto da gran protagonista. Quanto alla gara di un Giro del Veneto che Pozzato da organizzatore ha saputo far rinascere, sii procede più o meno serenamente fino a poco più di 60 km dall’arrivo quando si stacca il bassanese Matteo Zurlo, ventiquattrenne della Zalf Euromobol Fior che stacca il gruppo e prova a prendere il largo. Va in fuga ma nel giro di meno di 10 km viene racciuffato dagli inseguitori. E appena la corsa entra in territorio vicentino con le prime vere salite da affrontare e sulla prima ascesa di Arcugnano scappano in 15, tra cui lo stesso Zurlo, Matteo Trentin e pure Alessandro De Marchi. Niente da fare per il bronzo mondiale Mathieu Van der Poel che molla la presa e non riesce più a tenere il ritmo forsennato di chi guida la corsa ed è costretto al ritiro. Cominciano i due giri cittadini conclusivi con la salita di Monte Berico e a 10 km dal traguardo, dopo l’ultimo assalto, presto assorbito, anche Matteo Zurlo rallenta e così volano via in cinque soltanto: Alessandro De Marchi, Matteo Trentin, Remy Rochas (si legge Roshà) Miguel Angel Lopez e Matteo Vercher (si legge Verscè). Il quintetto schizza ad oltre un minuto di vantaggio e infatti non li prendono più. All’ultimo km i cinque si giocano la volata, Remy Rochas imposta male lo sprint, pasticcia e così ne approfitta Matteo Trentin, alfiere di Borgo Valsugana che quasi in souplesse sotto lo striscione di arrivo di viale Roma brucia tutti quanti e li mette in fila quasi apparentemente senza faticare. Alle sue spalle il francese Remy Rochas e l’altro transalpinio Matteo Vercher, terzo sul podio.
VICENZA. PENNA ALPINA PRONTA, INAUGURAZIONE IL 4 NOVEMBRE Monumento degli alpini davanti alla stazione: l’opera è quasi pronta, nelle prossime settimane la posa al centro della rotatoria, stabilita anche la data dell’inaugurazione Sta per essere posata la penna alpina al centro della rotatoria tra viale Roma, viale Venezia e viale Milano. Il monumento pensato per celebrare i 100 anni della sezione Monte Pasubio si farà ammirare in una data precisa, la festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Il monumento è composto da una sfera in acciaio di 1,60 metri raffigurante il pianeta Terra, con a fianco una penna metallica che sarà rivolta verso il Monte Pasubio per un’altezza complessiva dell’opera di 5 metri. Opera dell’artista Giuliano Negretto di Montecchio Maggiore. Nel rendering, la differenza con il progetto iniziale, quello in colore verde, che come vediamo è stato ridimensionato.
GIRO DEL VENETO. CITTÀ OSTAGGIO DELLE BICI, TRAFFICO IN TILT Il Giro del Veneto organizzato in un mercoledì di scuola e lavoro ha tenuto in ostaggio la città. Il traffico è rimasto paralizzato per ore. Le corse degli autobus sono state deviate e, in alcuni casi, addirittura soppresse. Viale Mazzini, corso santi Felice e Fortunato, viale del Mercato Nuovo. Il Giro del Veneto, competizione ciclistica approdata oggi a Vicenza, ha mandato in tilt la città. Le strade interessate dal transito della gara sono state chiuse, e questo ha provocato importanti ripercussioni sul traffico che è rimasto paralizzato con code anche di qualche chilometro. La decisione di organizzare una manifestazione di questa portata in un giorno feriale, e non di domenica, è di certo discutibile ed è stata criticata da molti. C'è chi è arrivato in ritardo a lavoro, chi tra gli studenti non era più sicuro di riuscire a tornare a casa. Alcune fermate degli autobus sono state soppresse, le corse deviate, e l'area tra viale Roma e la stazione è rimasta in ostaggio della gara: nemmeno bus e taxi potevano transitare, così alcuni turisti si sono trovati a piedi. Le auto posteggiate davanti alla stazione sono state portate via dal carro attrezzi con tanto di multa sul parabrezza. Una serie di disagi che gli appassionati di ciclismo hanno accettato, pur di veder sfilare, a tutta velocità, i loro campioni.
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