13.09.2022
La mancanza del ponte di Debba ha aggravato l'intasamento viabilistico dopo l'apertura delle scuole. Aprirlo ora è impossibile – dice il sindaco – perché c'è un rischio reale di crollo. Due le soluzioni possibili: un ponte militare o una viabilità alternativa.
Auto incolonnate lungo la Riviera Berica, autobus bloccati e studenti in terribile ritardo. Quello che vi abbiamo raccontato ieri si è riproposto anche oggi. Dai cittadini arriva la sollecitazione a riaprire il ponte di Debba, la cui chiusura ha ...sicuramente aggravato la situazione già critica, ma questa è invece l'unica opzione che il sindaco esclude categoricamente.
La soprintendenza ha posto i suoi paletti: il ponte è manufatto dell'ottocento che merita di essere ristrutturato ma mantenuto nella sua forma originaria e questo ovviamente allunga i tempi per il restauro. Ci sono però almeno due alternative: la prima è quella del ponte Bailey, quella struttura che il genio militare è in grado di montare in tempi rapidi.
Sindaco che si dice senza bacchetta magica così come privi di magici poteri sono gli agenti della polizia locale che tutti invocano e che in questi primi giorni di scuola sono un po' ovunque, Debba compresa. Una seconda soluzione potrebbe passare per l'indicazione di percorsi alternativi
TvA Notizie del 13.09.2022 TG Completo
VICENZA. SALVI I RICORDI DI ANDREA, CARTELLONI ANCORA VUOTI I ricordi di Andrea sono salvi. Alcune settimane fa gli amici del 18enne Andrea Boschieri deceduto nel maggio scorso dopo un investimento lungo ca' balbi avevano lanciato dai microfoni di Tva un appello affinché foto, lettere e messaggi realizzati nei cartelloni elettorali non venissero cancellati dai manifesti dei politici. Gesti d'amore che sono stati salvati grazie ad un cartellone che il comune ha messo a disposizione dei ragazzi a poca distanza dal luogo della tragedia. Un piccolo altare della memoria dunque salvo anche se proprio gli amici del giovane sottolineano come spazi scelti per ricordare andrea ad oggi siano ancora vuoti
VICENZA. RUCCO: “DUE SOLUZIONI PER DEBBA” La mancanza del ponte di Debba ha aggravato l'intasamento viabilistico dopo l'apertura delle scuole. Aprirlo ora è impossibile – dice il sindaco – perché c'è un rischio reale di crollo. Due le soluzioni possibili: un ponte militare o una viabilità alternativa. Auto incolonnate lungo la Riviera Berica, autobus bloccati e studenti in terribile ritardo. Quello che vi abbiamo raccontato ieri si è riproposto anche oggi. Dai cittadini arriva la sollecitazione a riaprire il ponte di Debba, la cui chiusura ha sicuramente aggravato la situazione già critica, ma questa è invece l'unica opzione che il sindaco esclude categoricamente. La soprintendenza ha posto i suoi paletti: il ponte è manufatto dell'ottocento che merita di essere ristrutturato ma mantenuto nella sua forma originaria e questo ovviamente allunga i tempi per il restauro. Ci sono però almeno due alternative: la prima è quella del ponte Bailey, quella struttura che il genio militare è in grado di montare in tempi rapidi. Sindaco che si dice senza bacchetta magica così come privi di magici poteri sono gli agenti della polizia locale che tutti invocano e che in questi primi giorni di scuola sono un po' ovunque, Debba compresa. Una seconda soluzione potrebbe passare per l'indicazione di percorsi alternativi
SCHIO. UN “PONTE” PER UNIRE I LICEI TRON E ZANELLA I licei Tron e Zanella di Schio, un tempo due scuole separate, già da qualche anno sono un unico istituto superiore, con un'unica direzione ed una stessa segreteria amministrativa. Ma se fino a ieri a separarle restavano ancora le pareti dei due vecchi edifici oggi anche quell’ultima barriera è stata abbattuta grazie alla realizzazione di un nuovo ponte coperto che collega i due vecchi edifici scolastici. Realizzata dalla provincia, la struttura, dotata di un cappotto esterno e di serramenti ad alta efficienza termica è costata complessivamente 235mila euro e permette ora a studenti, insegnanti e personale scolastico spostamenti più celeri e in maggiore sicurezza.
SCUOLA. CAOS TRAFFICO, CITTADELLA DEGLI STUDI IN TILT Mattinata di caos alla cittadella degli studi. All'uscita dalle lezioni si è creato un imbottigliamento selvaggio di auto, corriere e moto con migliaia di studenti che correvano per salire a bordo dei pulmann, stipati di ragazzi come sardine. E' solo il secondo giorno di campanella e la viabilità è fortemente in crisi già dal mattino. Una situazione al collasso. Traffico congestionato che poi si riversa sulle principali arterie. Code e ritardi sono all'ordine del giorno. Servirebbe la presenza di uno stuart per gestire questi 60 minuti di assalto selvaggio alle corriere, dove è a rischio anche l'incolumità dei giovani.
POLITICA. ELETTORI CONFUSI E DELUSI, “NESSUNO PARLA DI GIOVANI” Mancano 12 giorni al voto e tra i vicentini regna il caos. Confusione per i programmi elettorali, ma anche tanta delusione e sfiducia per i leader che se la cantano a suon di botto e risposta sui social senza pensare al bene degli italiani, stremati dalle bollette alle stelle e dal caro vita. La campagna elettorale rimane concentrata sui temi energetici, sul pnrr, sul lavoro. Poco si parla però di pensioni, di riforma della scuola e di istruzione. Ecco ciò che manca per i vicentini nei programmi: i giovani protagonisti del futuro.
VICENZA. L’ORO RIPORTA IL MONDO IN FIERA, +20% DI VISITATORI Bilancio più che positivo per Vicenzaoro. Il salone del gioiello per eccellenza ha chiuso oggi i battenti registrando un +20% di presenze dall’estero e riportando tutto il mondo del gioiello a Vicenza. Le tendenze mondiali della gioielleria da qui al 2024, orologi icone di stile in mostra, lo sbarco del settore orafo nel mondo del metaverso. È lo stile dettato a livello mondiale da Vicenzaoro. La kermesse internazionale del gioiello per eccellenza fa registrare un risultato più che positivo, superando tutte le aspettative. Vicenzaoro ha riunito un tessuto imprenditoriale sano e solido, forte dell’andamento roseo dei primi mesi del 2022, in cui il comparto orafo ha registrato una crescita delle esportazioni del 36,5%, dettando soprattutto le prospettive concrete alle migliaia di visitatori provenienti da ben 124 paesi nel mondo: gli Stati Uniti il secondo paese arrivato tra gli stand della fiera.
VICENZA. LEGNA E PELLET, PREZZI TRIPLICATI Vola il prezzo delle biomasse suate nelle stufe per riscaladre le case. Pellet e legna viaggiano con costi triplicati rispetto ad un anno fa. E trovarli diveta anche difficili a causa anche dei blocchi alle importaizoni di queste materie. L'atenativa al gas rimane così quasi un lusso. Boom di richeiste per le stefe ma chi ne scegli una oggi rischa di avere il calorifro ad invero iniziato con costi elevati. La stufa a pellet o a legna scelta come alternativa per risparmiare sul costo dell'energia oggi diventa un lusso. Caloriferi e le biomasse come soluzione al caro bollette sono diventate merce rara ma i prezzi per questi materiali sono quasi triplicati. Se 15 chilogrammi di pellet un anno fa costavano dai 3 ai 5 euro ora si arriva a superare i 12 e questa merce è quasi una cosa rara e la prospettiva dei prossimi mesi è anche peggiore.
SCUOLA. ORARI DIVERSIFICATI ANTI-TRAFFICO? UN MIRAGGIO Se il trasporto scolastico manda in tilt la viabilità cittadina allora una soluzione potrebbe essere lo scaglionamento degli orari, con ingressi diversificati, ma i presidi restano scettici. Operazione impraticabile. Le scuole che hanno deciso di avere le lezioni su cinque giorni non hanno molta scelta altrimenti dovrebbero allungare l'orario di uscita degli studenti, con ripercussioni pesanti sui pendolari che tornerebbero a casa a pomeriggio inoltrato. Stessa cosa per i bambini della primaria, tenerli in classe fino alle 14 comporterebbe problemi di concentrazione.E' dunque la settimana corta adottata da gran parte delle scuole a rappresentare il vero impedimento.
TORRI. ALLUVIONE DEL 2020, INDAGATO IL SINDACO MARCHIORO Il sindaco di Torri di Quartesolo, Diego Marchiori, è stato indagato per omissione d’atti e per aver messo in pericolo i cittadini durante l’alluvione del 6 dicembre 2020. Una doppia informazione di garanzia, in qualità di primo cittadino, sia come appunto indagato, sia come parte offesa. Amareggiato, deluso. Il sindaco Marchiori ricorda quei momenti in prima linea per salvare proprio i cittadini che lo hanno portato a chiudere tempestivamente ponte, ad installare le paratie e poi la protezione civile sul campo fin dal giorno prima del cedimento improvviso e non prevedibile – sottolinea ancora il primo cittadino – dell’argine della Roggia Caveggiara.
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