03.10.2023
Si apre la settimana del ricordo del disastro del Vajont. A Costabissara una serata per ricordare e ringraziare i tanti soccorritori alpini. Era il 9 ottobre del 1963, quando una frana precipitò nella diga del Vajont provocando la distruzione di interi paesi e la morte di quasi 2000 persone. Da quel drammatico giorno sono passati 60 anni. Si apre così la settimana dedicata al ricordo. Domenica 9 la giornata più toccante al cimitero di Fortogna prima e alla diga del ...Vajont. Presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il calendario degli eventi è fittissimo. Con un unico fil rouge: i giovani e la memoria. E poi la gratitudine verso chi aiutò quei territori a ripartire con gesti concreti. Doveroso per la sezione Ana Monte Pasubio di Vicenza dedicare una serata per ringraziare uno ad uno tutti i soccorritori alpini che sono accorsi per aiutare una popolazione devastata. Riuniti a Costabissara, nell’auditorium Falcone e Borsellino, alla presenza del presidente della provincia di Belluno Roberto Padrin e del presidente della sezione Ana Monte Pasubio, Lino Marchiori.
TvA Notizie
1a Edizione del 03.10.2023
TG Completo
COSTABISSARA. 60 ANNI DAL DISASTRO DEL VAJONT: “GRAZIE AI SOCCORRITORI ALPINI” Si apre la settimana del ricordo del disastro del Vajont. A Costabissara una serata per ricordare e ringraziare i tanti soccorritori alpini. Era il 9 ottobre del 1963, quando una frana precipitò nella diga del Vajont provocando la distruzione di interi paesi e la morte di quasi 2000 persone. Da quel drammatico giorno sono passati 60 anni. Si apre così la settimana dedicata al ricordo. Domenica 9 la giornata più toccante al cimitero di Fortogna prima e alla diga del Vajont. Presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il calendario degli eventi è fittissimo. Con un unico fil rouge: i giovani e la memoria. E poi la gratitudine verso chi aiutò quei territori a ripartire con gesti concreti. Doveroso per la sezione Ana Monte Pasubio di Vicenza dedicare una serata per ringraziare uno ad uno tutti i soccorritori alpini che sono accorsi per aiutare una popolazione devastata. Riuniti a Costabissara, nell’auditorium Falcone e Borsellino, alla presenza del presidente della provincia di Belluno Roberto Padrin e del presidente della sezione Ana Monte Pasubio, Lino Marchiori.
VICENZA. FURTI IN CITTÀ, 9 DENUNCE AL GIORNO: “SERVE COLLABORAZIONE” Incontro alla Confcommercio ieri sera, tema: la sicurezza in città. I commercianti hanno denunciato una situazione al limite, di grande preoccupazione. "Negozianti, denunciate sempre". È l’appello lanciato dal Questore a tutti i commercianti. Perché da un lato c’è la sicurezza, o meglio l’insicurezza, da loro percepita. Dall’altro ci sono i numeri. La provincia è al 71esimo posto in Italia, a dirlo l’indice di criminalità 2022. Sono 2380 i furti dall’inizio dell’anno, nel 2004 erano stati 3780. Dati in calo dunque rispetto al passato, ma ogni giorno vengono comunque denunciati alle forze dell’ordine 9 furti o tentativi di furto. 270 ogni mese.
VICENZA. CAMPI NOMADI, SPACCIO E DEGRADO: SCATTA IL BLITZ ANTICRIMINE Nuova operazione anticrimine in città. In volo sopra la città l'elicottero della guardia di finanza come supporto al blitz su Campo Marzo e Mercato Nuovo. Focus anche sui campi nomadi di Vicenza e sui cantieri Tav. Al setaccio dall'alto e con le pattuglie su strada Campo Marzo ma pure alcune zone del mercato nuovo. un intervento che si inserisce nel piano anti criminalità e degrado deciso nell'ultimo comitato di ordine e sicurezza in Prefettura e che ha visto come protagonista anche il sindaco che ha deciso di seguire le operazioni con il comandante Provinciale delle Fiamme Gialle Cosmo Virgilio. L'elicottero è rimasto fermo per diversi minuti sopra al grande parco in attesa del lavoro della finanza, polizia e locale. Un blitz i cui risultati saranno diffusi nei prossimi giorni.
VICENZA. TRAFFICO INTENSO NELL'AREA PEDONALE Corso Palladio, area pedonale. Nel giro di pochi minuti numerose auto, furgoni, autobus occupano la carreggiata che dovrebbe essere destinata, salvo alcune eccezioni, alle persone che si spostano a piedi. Il via vai è continuo, come il frastuono provocato dai bus. Pedoni e ciclisti si ritrovano a fare uno slalom tra i vari mezzi in transito. In molti ammettono che il centro storico liberato dalle auto sarebbe più vivibile. Il motivo per cui la strada è molto trafficata è perché sono previste numerose deroghe.
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