10.09.2022
E' mistero sull'episodio di vandalismo che ha danneggiato il piccolo altare dedicato ai caduti di Laghetto.
E' stata una brutta sopresa per alcuni residenti di Laghetto trovare il piccolo altare ai caduti danneggiato. Legate da un affetto profondo alla chiesetta lungo strada Marosticana Giovanna e Leonina sono indignate.
Su quelle lapidi sono scolpiti i nomi dei loro familiari, uccisi nel massacro di Laghetto sotto le bombe a spillo sganciate dagli americani. 44 le ...famiglie spazzate via.
La lampada votiva spezzata, rotto il vaso con i fiori, le due lapidi in marmo staccate dalla nicchia. Difficile risalire agli autori di questo scempio che offende la memoria dei civili uccisi nel martirio di Laghetto.
Sul canale Dillo a Tva è approdato iò grido di dolore di Giovanna. Il 18 novembre ricorre l'anniversario di quella strage e fino allora il piccolo presidio di storia dovrà esser salvaguardatoil parroco, Don Francesco, si è già attivato per ripristinare l'angolo del ricordo.
TvA Notizie
1a Edizione del 10.09.2022
TG Completo
VICENZA. DANNEGGIATO IL PICCOLO ALTARE DI LAGHETTO E' mistero sull'episodio di vandalismo che ha danneggiato il piccolo altare dedicato ai caduti di Laghetto. E' stata una brutta sopresa per alcuni residenti di Laghetto trovare il piccolo altare ai caduti danneggiato. Legate da un affetto profondo alla chiesetta lungo strada Marosticana Giovanna e Leonina sono indignate. Su quelle lapidi sono scolpiti i nomi dei loro familiari, uccisi nel massacro di Laghetto sotto le bombe a spillo sganciate dagli americani. 44 le famiglie spazzate via. La lampada votiva spezzata, rotto il vaso con i fiori, le due lapidi in marmo staccate dalla nicchia. Difficile risalire agli autori di questo scempio che offende la memoria dei civili uccisi nel martirio di Laghetto. Sul canale Dillo a Tva è approdato iò grido di dolore di Giovanna. Il 18 novembre ricorre l'anniversario di quella strage e fino allora il piccolo presidio di storia dovrà esser salvaguardatoil parroco, Don Francesco, si è già attivato per ripristinare l'angolo del ricordo.
ALTA VELOCITA'. UN UFFICIO PER LE INFORMAZIONI Da un lato la società incaricata di realizzare l'attraversamento di Vicenza da parte del treno ad alta velocità che si sta comportando esattamente come prevedono le norme sugli espropri: ha pubblicato sui quotidiani l'avviso che il progetto è disponibile alla visione e che ci sono 60 giorni per presentare osservazioni. Solo in seguito ciascun proprietario di abitazioni e aziende che ricadono nel tracciato sarà contattato per vedersi offrire il risarcimento in caso di esproprio e di abbattimento. Una procedura che aveva sollevato giorni fa l'irritazione del sindaco che ha almeno ottenuto un primo risultato: l'apertura al pubblico di un ufficio in via Battaglione Framarin. Nel frattempo anche gli uffici comunali sono impegnati nell'esame del progetto e non mancano rimpalli di responsabilità politica fra la passata amministrazione, che aveva approvato l'opera, e quella attuale che si ritrova almeno in parte con le carte in tavole cambiate. Su questo bisognerà lavorare, cercando di mitigare i disagi per una città che si troverà a fare i conti con nove anni di cantieri ma anche con una infrastruttura che tutti ormai giudicano essenziale per lo sviluppo di Vicenza.
MONTECCHIO. CADEVERE NEL BOSCO, È IL 39ENNE SCOMPARSO Il corpo ritrovato ieri sera verso le 18.30, in una zona boscosa di Campestrini a Montecchio Maggiore è quello di Ivan Dragicevic, il cittadino serbo di 39 anni scomparso da una settimana dalla sua casa di Alte Ceccato. A lanciare l'allarme è stato un escursionista che, passeggiando in uno dei sentieri ha visto qualcosa di strano scoprendo che si trattava del cadavere di una persona. Da qui la richiesta di intervento alle forze dell'ordine con i carabinieri della tenenza di Montecchio e i vigili del fuoco. Secondo i primi riscontri il 39enne era morto da giorni e non si esclude un malore. Su tutto dovrà far chiarezza l'autopsia disposta dal pubblico ministero di turno. Le ricerche del chitarrista erano scattate nei giorni scorsi, venerdì 2 settembre era uscito di casa non facendo più ritorno. Le aree battute sono state quelle delle zone Carbonara e Campestrini dove spesso faceva delle passeggiate senza però avere risposta. Ieri pomeriggio il drammatico epilogo.
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