TG Veneto News
2^a Edizione

LA CREATIVITA' REGINA IN FIERA, ENTRA NEL VIVO ABILMENTE Abilmente spalanca le porte e gli appassionati del fai da te rispondono presente. Centinaia di persone da tutta Italia e non solo, nella prima giornata, lunghe colonne di auto nella zona del quartiere fieristico per tutta la giornata. Il salone della delle idee creative di Italian Exibithion Group segna un altro grande successo. Tessuti fluo, richiami tridimensionali, filati coloratissimi. La primavera di Abilmente si veste di tinte accese e decorazioni scintillanti fino a domenica 25 febbraio. Oltre 250 gli espositori e tanti corsi in programma.

ANZIANA SPARITA DALLA CASA DI RIPOSO, ARRESTATA LA NIPOTE Era scomparsa dalla casa di Riposo di Asiago a dicembre del 2022 senza lasciare nessun preavviso. Maria Basso era stata portata dalla figlia di una cugina a Catania. L’ottantenne non aveva figli ed era in possesso di un ingente patrimonio fra conti correnti, immobili e gioielli. A denunciare il fatto i suoi eredi diretti che si erano presentati dai Carabinieri ipotizzando la circonvenzione di incapace. L’anziana pochi giorni dopo il viaggio era morta ad Aci Castello in Sicilia. L’ipotesi era che l’anziana fosse stata convinta con l’inganno a trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza e poi indotta a cambiare il testamento. Nel documento Maria Basso aveva lasciato tutto ai poveri. Ma dopo la scomparsa dalla casa di riposo l’80enne aveva revocato la nomina di una procuratrice speciale che la seguiva da anni indicando al suo posto una cugina. La procura di Vicenza aveva così aperto un‘inchiesta disponendo la riesumazione della salma e l’autopsia. Dalle indagini è emerso che a provocare la morte della prozia 80enne sarebbe stata una pronipote della vittima, ora arrestata dai Carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto dei militari dell’arma della compagnia di Acireale e di Asiago. La donna è stata posta ai domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico e accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato. La pronipote infatti avrebbe fatto ingerire all’80enne del cibo che l’anziana non avrebbe dovuto mangiare dovendosi alimentare solo di omogeneizzati. Poi la pronipote avrebbe fatto ricondurre la morte a cause naturali per poter beneficiare dell’eredità.

ADDIO A STEFANO GHELLER, PALADINO DEL FINE VITA Si è spento oggi pomeriggio all’ospedale San Bassiano Stefano Gheller il paladino della battaglia per il fine vita in Veneto. Da settimane il 51enne era ricoverato al San Bassiano. In una nota l’ulss 7 Pedemontana spiega che Stefano Gheller è deceduto in seguito a complicanze sopraggiunte alla patologia che ne aveva determinato il ricovero. È stato assistito dall’equipe di Cure Palliative che si è adoperata per ridurre la sua condizione di sofferenza. Lunedì 11 dicembre Stefano Gheller era stato ricoverato nel reparto di pneumologia del San Bassiano per una polmonite subentrata in seguito al covid. Dopo 20 giorni era stato dimesso perché le sue condizioni erano migliorate. Il 18 gennaio un nuovo ricovero, sempre in pneumologia. Stefano Gheller aveva già confermato la volontà di non essere sottoposto a terapie invasive quindi ha rifiutato il ricovero in rianimazione. La situazione del 51enne è peggiorata lentamente fino a precipitare nel fine settimana. Accanto a lui la sorella Cristina, affetta dalla stessa patologia di Stefano e Ornella, l’amica di una vita che non l’hanno lasciato un attimo. Stefano Gheller è stato il primo cittadino Veneto a chiedere a un’azienda sanitaria di avviare l’iter burocratico che gli aveva permesso di ricorrere alla morte volontaria medicalmente assistita. A marzo del 2022 aveva preso la sua decisione e aiutato dall’associazione Luca Coscioni aveva avviato le pratiche. Gheller era affetto da una grave forma di distrofia muscolare, a 15 anni fu costretto alla sedia a rotelle per l’aggravarsi della sua malattia e da 20 anni era costretto ad utilizzare un respiratore artificiale. Nonostante le difficoltà a luglio aveva formalizzato all’Ulss 7 la richiesta di suicidio medicalmente assistito. A settembre l’azienda sanitaria aveva accolto la sua richiesta. Quando le sue sofferenze fossero diventate impossibili avrebbe potuto mettere fine alla sua vita. Aveva reagito così quando aveva ottenuto la sua vittoria.

ACCOLTELLATO AL PARCO TRA BAMBINI E FAMIGLIE Due fendenti, uno al petto e uno all’addome, in un attimo. La vittima, un 19enne di origini russe, subito soccorso e trasportato all’ospedale all’Angelo di Mestre è ricoverato in gravi condizioni. Il giovane è stato poi trasferito in chirurgia toracica ed ha subito un delicato intervento la sua prognosi rimane riservata. Il tutto accaduto non nel buio della notte, in un vicolo, una stradina, in un luogo di degrado ma all’imbrunire, in un parco di quartiere alla cipressina a Mestre, Parco Hayez frequentato da famiglie, mamme e bambini. Forse dietro all’accoltellamento una questione di soldi, ci sarebbe chi avrebbe visto la vittima discutere con altri due giovani, forse uno sgarro, una spedizione punitiva c’è chi racconta che tutto sarebbe avvenuto senza preavviso.

DONNA SEGREGATA, BLITZ DEI REPARTI SPECIALI Dentro le mura di casa. Un luogo che pensava protetto. Con il marito, un uomo che credeva fidato. La donna invece, 58 anni, è proprio tra le pareti domestiche e a causa del compagno, un operaio di 55 anni, che ha vissuto ore di puro terrore. Segregata nella sua abitazione, minacciata da una pistola. Una delle 6 che l’uomo deteneva legalmente per motivi sportivi. A monte una banale ma ennesima lite. La donna è stata ostaggio del marito, armato, per tutta la notte. Il fatto è accaduto mercoledì sera, a partire dalle 22, in un quartiere residenziale di Preganziol, nel trevigiano. E’ a quell’ora che la figlia della donna chiama il 112. La mamma non può uscire, il marito le ha sottratto le chiavi di casa, l’ha pesantemente minacciata. Racconta che in casa ci sono delle pistole, che il 55enne sta tenendo la moglie sotto tiro. Interviene sul posto il militare negoziatore del Comando Provinciale di Treviso e poi il reparto specializzato delle Squadre Operative di Supporto, pronto a una eventuale irruzione in casa. Alle 23, tutte le strade del quartiere vengono chiuse.

ALLEATI CONTRO ZAIA, LA LEGA RESTA DA SOLA Dopo gli annunci e le pacche sulle spalle nella campagna per le regionali della Sardegna il Centrodestra si è spaccato sul terzo mandato ai governatori. L’emendamento a firma del veronese Paolo Tosato e della vicentina Mara Bizzotto non è passato. La Lega ha incassato il si solamente dai renziani. Contrarie le opposizioni, contrario anche il resto della maggioranza. I tentativi di mediazione e dialogo delle diplomazie dei partiti non sono serviti a nulla. Una questione troppo importante per la Lega dopo gli avvisi ricevuti dagli alleati pronti al dopo Zaia che aveva spinto il carroccio veneto a ipotizzare anche una corsa solitaria a Palazzo Balbi.

TASSA SUI VOLI, MARCHI SCRIVE A BRUGNARO Sovrattassa sui voli il presidente di Save Enrico Marchi scrive al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “La tolga a rischio lo sviluppo”. La vicenda della tassa, già dal suo annuncio aveva raffreddato i rapporti tra i due con botta e risposta a distanza. L’ultima volta che si erano incrociati, dicembre dell’anno scorso, è stato per l’avvio del cantiere per il collegamento dell’aeroporto Marco Polo con la linea ferroviaria Mestre Trieste, ma a dividerli allora il Presidente Zaia. Ora il presidente di Save Marchi con i primi dati alla mano sull’effetto tassa sui voli, prende carta e penna e scrive al primo cittadino. I 2 euro e 50 della tassa, aggiunti ai 6.50 già esistenti, rischiano di “sacrificare -scrive- inutilmente lo sviluppo del nostro territorio e del nostro aeroporto” E chiede ancora una volta che venga tolta. Il solo annuncio, ricorda Marchi, ha già portato uno dei più importanti vettori low cost, Ryanair, a ridurre del 20% i posti in vendita a Venezia e a seguirlo ci sarebbe già anche Wizzair. Il tutto porterebbe a crescere i vicini competitor da Bologna a Trieste. Più di 130 mila passeggeri in meno nei primi tre mesi dell’anno rispetto al 2023. Marchi fa i conti anche sull’effetto a cascata sul territorio, una perdita calcolata per la regione Veneto che supererebbe i 50 milioni di Pil. La nuova tassa per altro, continua il presidente Save, vanificherebbe il lavoro portato avanti negli anni per ridurre la stagionalità e poi, affonda: “un grave danno per l’intera regione a favore, solo, e forse neppure, di un piccolo beneficio per la città di Venezia.”

IL COVID QUATTRO ANNI DOPO, VOGLIAMO DIMENTICARE Sono trascorsi quattro anni dallo scoppio del Covid. A Vo’ la prima vittima e la prima zona rossa. Nel piccolo paese sui Colli Padovani nessuna cerimonia. “Vogliamo dimenticare quei giorni drammatici”.

MINACCIANO E RAPINANO UN COETANEO, TRE GIOVANI ARRESTATI Tre giovanissimi sono stati arrestati dagli agenti delle volanti a Verona dopo una rapina messa a segno l'altra sera in Borgo Trento ai danni di un coetaneo minacciato di morte, pistola puntata in faccia. un altro, l'ennesimo episodio di cronaca che vede coinvolti ragazzini, che fa riflettere, ancora una volta. e intanto il questore Massucci continua a girare per le scuole a parlare ai giovani di legalità.

L'OSPEDALE RIAPRE E DIVENTA CASA DI COMUNITA' Era stato chiuso nel 1989 l’ospedale di Asolo, una parte della struttura era rimasta vuota per tutto questo tempo. 35 anni dopo è stata inaugurata la posa della prima pietra per la ristrutturazione del complesso che rivoluzionerà la sanità del territorio e servirà un bacino di 50mila cittadini. Questa è la targa che verrà affissa sulla Casa della Comunità. Sarà una delle 99 che sorgeranno in tutto il Veneto. 17 nell’ulss 2 e 4 nel bassanese, a Bassano, Romano d’Ezzelino, Asiago e Marostica.