GRAVE IL RAGAZZO ACCOLTELLATO, IN MANETTE L’AMICA 17ENNE Resta in gravi condizioni all’ospedale il 26enne accoltellato la notte scorsa. Arrestata per tentato omicidio l’amica di 17 anni: un profilo di furti e pestaggi. A monte una lite, per futili motivi.
LA STUDENTESSA SCELTA DA MATTARELLA In una scuola superiore di Legnago è stata introdotta la giornata del merito. Tra i premiati la studentessa scelta da Mattarella come Alfiere del Lavoro.
600 MILIONI DI EURO DAL PNRR PER RIVOLUZIONARE PADOVA Padova cambia volto e lo fa grazie ai fondi del PNRR. I numeri sono importanti e le tempistiche precise. Entro l'anno partiranno tutti i 59 cantieri finanziati dal fondo per un totale di 72 milioni di euro che dovranno concludersi tassativamente entro il mese di marzo 2026. Ed entro la stessa scadenza dovranno essere completati anche i lavori per le due nuove linee del tram con altri 516 milioni di euro sempre PNRR. Numeri imponenti, che permettono a Padova di fregiarsi del primo posto nella classifica delle città italiane come finanziamento pro capite. Nessuno è riuscito ad ottenere di più. Entrando nel dettaglio, dei 59 progetti finanziati tre sono già stati completati ovvero il bacino di laminazione di Brusegana e due progetti di rifacimento di illuminazione nei quartieri. Altri 26 progetti sono già concreti e con cantiere aperto mentre si è in attesa dell'ok all'approvazione dei progetti per il restauro dell'ex Gabelli e per l'eliminazione delle barriere architettoniche ai musei Eremitani. Lavori di vario tipo da realizzarsi in tempi rapidi. In primix l'ex Coni, ma anche il Configliachi tornato sotto i riflettori della cronaca di recente, la zona dell'ex prandina e di via Anelli. 12 milioni di euro saranno investiti per migliorare la situazione abitativa padovana, risorse imponenti miglioreranno la viabilità e la situazione di alcuni ponti. Grandi lavori quindi, ma inevitabile, oltre alla soddisfazione è grande anche la preoccupazione dei padovani che temono di ritrovarsi ingabbiati in una città piena di cantieri. Micalizzi non si nasconde e chiede ai padovani di stringere un patto ora, per una padova migliore tra un paio d'anni.
IN 2500 AL CONCORSO INFERMIERI, LE RSA TREMANO Il Veneto e la cronica carenza di infermieri. Da qui il bando di azienda zero per 439 posti. Un “bandino” lo definì la Cgil, capace di coprire appena il 10% del fabbisogno. Ma c’è qualcuno cui tremavano già i polsi. Perchè le Rsa sono pronte alla grande fuga dei loro infermieri. La scadenza per il bando è arrivata: si sono iscritti in 2549. Si parla di 1500 infermieri in uscita dalla case per anziani. E sono tutti quei giovani che avevano trovato occupazione in Rsa in attesa del primo concorso, che avrebbe dato seguito alle loro aspirazioni. E che ora è realtà. Per le case di riposo si innesca così un’alta grande crisi, che si aggiunge al salasso rette e alla penuria di offerta. In attesa del colpo di grazia: il concorso per gli operatori socio sanitari. Sarà il punto di non ritorno. Da qui l’accorato appello affinché il tema anziani entri nell’agenda di governo. Visto che tutti siamo destinati ad invecchiare: servono piani, servono risorse per attuarli. L'unico infermiere che può permettersi la Rsa è quello straniero: 600 infermieri sonos tati assunti in due anni: da est Europa, Brasile, Argentina, India. E il livello è molto buono. Ma serve anche su questo fronte attenzione da parte del legislatore per cambiare e snellire le procedure. Al momento si recluta tramite dispendiose agenzie e mediatori, i contratti sono solo precari. Dalle Rsa arriva un vero e proprio sos: «Non lasciateci soli»
MUSEI DA RECORD, ORA SI PUNTA ALLA FONDAZIONE Padova e i suoi musei segnano l'ennesimo record, stracciando letteralmente in fatto di presenze i numeri del 2019 che già toccarono l'eccellenza. Rispetto ad allora, il 2023 ha fatto registrare oltre 593mila ingressi, il 5% in più rispetto al 2019 e il 7% in più rispetto allo scorso anno. Accorpando i poli museali di comune e ateneo, Padova supera un milione di turisti e arriva, solo per il sistema museale comunale, ad un incasso complessivo di 4 milioni e 189 mila euro con un milione in più di incassi rispetto al 2019. Soldi che andranno ad arricchire le casse comunali e poi reinvestite nella città. Il passo successivo però, a fronte proprio di questo successo nei numeri, è quello di creare una fondazione, elemento cardine per far si che le entrate generate dalla cultura possano essere reinvestite nello stesso settore. Un fiore all'occhiello che tuttavia ha bisogno oggi più che mai di interventi importanti per essere ancor più attrattivo. Basti pensare che manca un vero e proprio ingresso e che la biglietteria trova posto in quella che era la sala preistorica. Si sta lavorando inoltre ad un biglietto unico con gli spazi museali dell'università ma diventa indispensabile poter attingere a risorse con rapidità, aspetto più agevole con la creazione appunto di una fondazione. I numeri ci sono, bisognerà capire se ci sono anche le intenzioni. Padova intanto continua a battere record su record. Il museo, la cappella degli scrovegni, palazzo della ragione, la casa del petrarca ad Arquà sono solo alcuni dei fuori all'occhiello che tanto stanno attirando turisti da ogni parte del mondo. Un bene per la cultura padovana, un “plus” per tutta la città che vuole crescere ancor di più.
FRANA: C’E’ ANCORA PERICOLO. VIABILITA’ IN TILT I droni in volo sull’area della frana per verificare che non ci siano altre fette di roccia che possono staccarsi 200 metri a monte della ferrovia. Dalle prime ore dell’alba i geologi di Rfi in sopralluogo per accertare che i detriti non franino a valle e per verificare la tenuta della montagna. Venerdì si sono staccati 300 metri cubi di roccia dalla zona occidentale del massiccio del Grappa. I massi nella statale 47 che avevano anche colpito due mezzi pesanti sono stati rimossi. La linea ferroviaria ha subito danni notevoli, sono caduti due grossi massi da 25 metri cubi l’uno. Il primo si è bloccato sopra la galleria artificiale mentre l’altro è rotolato a valle sull’impalcato della Valsugana tranciando però il binario nella caduta. La viabilità alternativa è già stata predisposta: il traffico pesante è stato deviato sulla Feltrina sia a nord da Primolano che a sud da Romano d’Ezzelino. Per le auto c’è la possibilità di salire verso Trento attraverso la provinciale fino a Carpanè dove il traffico viene deviato sulla comunale che da Valstagna porta a nord verso Primolano. Un’ordinanza del sindaco Luca Ferazzoli istituisce il senso unico in direzione Bassano da Valstagna verso Campolongo dove le auto possono immettersi sulla statale. E già da ieri sera la situazione a Valstagna era di traffico intenso. Per quanto riguarda la linea ferroviaria un comunicato di Trenitalia spiega che “i treni Regionali possono registrare ritardi e avere origine o terminare la corsa a Primolano. Attive corse con bus tra Primolano e Bassano. I bus percorrono un itinerario alternativo via Feltre con un aumento di tempi di percorrenza fino a 120 minuti”.
L'IPOTESI HUB AI PIEDI DEL GRAPPA: A CRESPANO E' GIA' POLEMICA Defilata, strategica anche perché al confine con la Provincia di Vicenza, in grado di ospitare se necessario centinaia di migranti. Secondo la Prefettura di Treviso, l’area dell’ex collegio femminile delle Suore di Maria Bambina del Belvedere, a Crespano, potrebbe essere la sede ideale di un centro di accoglienza per richiedenti asilo che dia sfogo agli altri due hub della Marca. Le trattative con la congregazione sarebbero già in fase avanzata, ma il sindaco di Pieve del Grappa dice di esserne all’oscuro. Non è la prima volta che l’ipotesi viene presa in considerazione, ma pesa il vincolo monumentale che impone il via libera della Soprintendenza a qualsiasi lavoro di adeguamento. Considerazioni che non bastano alle minoranze, di fronte a una eventualità che preoccupa il paese.
INFLUENZA E COVID, LA PAURA SPINGE I VACCINI Grande afflusso all'open day vaccini dell'ospedale San Bortolo. La paura dell'influenza incrociata al covid inverte la tendenza e scatta la corsa alla vaccinazione. Incidenza record quest'anno per l'influenza, 18 casi ogni mille abitanti. Colpa della variante H1 N1 che ha causato due decessi nel vicentino e molti ricoveri. Il picco ora è in discesa ma i medici mettono in guardia, si è contagiosi per 5 giorni da quando compaiono i primi sintomi. Sono state programmate le prossime sedute vaccinali aperte a tutti: il 23 gennaio al San Bortolo e il 31 ad Arzignano
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