03.01.2024
Consolidatasi già da tempo come una delle mete più gettonate a livello nazionale e internazionale per il periodo estivo, Jesolo in questi ultimi anni sta diventando sempre più attrattiva anche durante i mesi invernali con eventi ed iniziative capaci di richiamare turisti da ogni parte d'Italia e del mondo anche nei mesi freddi. Tra tutte, la più conosciuta è sicuramente la Jesolo Sand Nativity, mostra dei presepi realizzati in sabbia che dal 2002, quando venne allestita per la prima volta, ...si è saputa arricchire diventando di respiro internazionale. L'edizione in corso, visitabile fino al prossimo 4 febbraio, ha come titolo “Sulle orme di francesco d'assisi” e si compone di 12 natività tutte uniche e particolari. A confermarlo è il successo registrato fin qui, con numeri in aumento che ribadiscono come Jesolo non sia più oramai, soltanto una meta estiva.
TG Veneto News
2a Edizione del 03.01.2024
TG Completo
“BUONANOTTE GHIACCIAI” Aperta già da alcuni giorni, è stata inaugurata ufficialmente al Lagazuoi EXPO Dolomiti la mostra “Buonanotte ghiacciai”, dedicata ad Ice Memory, progetto di ricerca internazionale volto a salvaguardare la memoria dei ghiacciai che stanno scomparendo a causa del riscaldamento globale.
BLITZ NO VAX ALL’OSPEDALE Blitz no vax la scorsa notte ai danni dell’ospedale di Legnago. La direzione ha già fatto denuncia e archiviato le immagini di video sorveglianza
NUMERI RECORD PER I PRESEPI DI SABBIA E LE INIZIATIVE INVERNALI Consolidatasi già da tempo come una delle mete più gettonate a livello nazionale e internazionale per il periodo estivo, Jesolo in questi ultimi anni sta diventando sempre più attrattiva anche durante i mesi invernali con eventi ed iniziative capaci di richiamare turisti da ogni parte d'Italia e del mondo anche nei mesi freddi. Tra tutte, la più conosciuta è sicuramente la Jesolo Sand Nativity, mostra dei presepi realizzati in sabbia che dal 2002, quando venne allestita per la prima volta, si è saputa arricchire diventando di respiro internazionale. L'edizione in corso, visitabile fino al prossimo 4 febbraio, ha come titolo “Sulle orme di francesco d'assisi” e si compone di 12 natività tutte uniche e particolari. A confermarlo è il successo registrato fin qui, con numeri in aumento che ribadiscono come Jesolo non sia più oramai, soltanto una meta estiva.
STRAGE SUL CAVALCAVIA, TRE MESI SENZA VERITÀ Era il 3 ottobre. L’autobus elettrico de La linea rientrava da Venezia per portare i turisti al campeggio Hu di Marghera; aveva da poco salito la rampa di ingresso al cavalcavia quando sbanda verso destra, striscia per qualche decina di metri il guardrail. All’altezza di un varco lasciato aperto per sicurezza, precipita, si ribalta, finisce in strada. A terra, senza vita, restano 21 persone: 9 turisti ucraini, 4 romeni, tre tedeschi, un croato, due portoghesi, un sudafricano e un italiano, l’autista Alberto Rizzotto. 15 i feriti. E siamo arrivati al 3 gennaio. Tre mesi dopo le 21 vittime e tutte le famiglie coinvolte restano ancora senza una verità. Nonostante i tanti esami disposti dalla Procura, le cause dell'incidente non sono state ancora chiarite. L’inchiesta è lunga e più complicata del previsto perché i risultati ottenuti finora sono piuttosto incerti. Le indagini si sono concentrate su tre elementi: lo stato di manutenzione del guardrail e del cavalcavia. Qui il super perito Palcido Migliorini, solo una decina di giorni fa, inaspettatamente ha dato mandato di rimuovere l’intero guardrail: non sono bastati prelievi e foto, ricostruzioni in 3D. Quei 30 metri di lamiera potrebbero finalmente fare luce sulla tragedia, ancora avvolta nell’oscurità? Secondo filone di indagine: il guasto meccanico al bus. Una delle due scatole nere dovrebbe contenere i video delle tre telecamere a bordo, che però non riprendono l’autista: i periti sono al lavoro per recuperare le immagini, anche con le autorità tedesche.
ESTORSIONI SESSUALI, BABY LE VITTIME E I RICATTATORI Giù il cyber bullismo, su l’estorsione sessuale. Aumentano i casi, si abbassa l’età. E’ la fotografia scattata dalla polizia postale in un anno di attività in Veneto. Le sex-torsion sono state 136, ovvero 6 casi in più rispetto il 2022. E a preoccupare non sono soltanto i numeri, ma pure l’età delle persone coinvolte. Il fenomeno non sembra più appannaggio dei soli adulti, ma coinvolge con sempre maggiore frequenza anche gli adolescenti, ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Anche nell’ambito dell’adescamento on line i numeri confermano il coinvolgimento di minori, tra i 10 e i 13 anni; 11 le vittime che dovevano invece essere strettamente sorvegliate dalle famiglie nella loro navigazione. L’attività della polizia postale, anche sotto copertura, si è dunque concentrata parecchio nella lotta alla pedopornografia: gli agenti di Mestre sono riusciti a individuare 154 casi che hanno portato all’arresto di 43 persone, la denuncia di altre 125. Ma si fa lungo il campionario di reati informatici affrontati dai Centri Operativi Sicurezza Cibernetica. Uno dei settori più specialistici del computer crime, e sempre più frequenti, sono gli attacchi informatici. A fine ottobre, un ospedale andò in tilt. L’attacco fu all’azienda ospedaliera di Verona. Causò l’interruzione dei servizi online, delle linee telefoniche e delle procedure di prenotazioni. Si dovette tornare al cartaceo; rifornire di password i 7mila dipendenti. Negli stessi giorni finiva sotto attacco anche il comune di Rovigo: black out all’anagrafe, del sistema di videosorveglianza e del controllo dei transiti veicolari. Di tre settimane fa invece l’attacco al consiglio regionale, a Palazzo Ferro Fini. In tutto la polizia postale si è occupata di 1372 casi, con 19 denunciati. Non va certo meglio ai privati. Nel 2023 è finita sotto attacco hacker un’impresa su 10.
MENINGITE FULMINANTE: MUORE 27ENNE DI ROSA’ La corsa in ospedale la notte di San Silvestro con la febbre a 40. L’arrivo al pronto soccorso del Sant’Andrea di Massa Marittima in Toscana con degli strani sintomi che non riusciva a spiegare: piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie. Poi il trasferimento all’ospedale di Grosseto, poche ore dopo, il primo gennaio, la morte. Vittima di una sospetta meningite fulminante è un 27enne di Rosà, Carlos Ivan Dealtin. L’uomo il 28 dicembre scorso aveva raggiunto Follonica ospite della famiglia della fidanzata. Era partito in mattinata in treno da Montebelluna e aveva effettuato numerosi cambi durante il viaggio. Il 27enne da inizio dicembre era andato a vivere con la madre nel trevigiano dove era domiciliato. L’esordio dei sintomi il 29 dicembre. La febbre da subito alta, alcune emorragie sul corpo. Per questo dopo alcuni giorni Carlo Dealtin ha deciso di chiedere aiuto ai sanitari in Maremma, ma la situazione è subito precipitata. Il 27enne è stato ricoverato in rianimazione all’ospedale Misericordia di Grosseto, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso. L’Ulss 7 Pedemontana ha avviato la profilassi sulla madre del giovane e su due amici rosatesi che erano andati a trovarlo a Montebelluna. L’Ulss 2 invece ha eseguito la profilassi sui contatti stretti nel trevigiano perché erano diversi giorni che il 27enne si era trasferito dalla madre.
INFLUENZA VERSO IL PICCO DIECI IN TERAPIA INTENSIVA Picchia l’influenza e si fa pericolosa soprattutto per chi non si è vaccinato. 10 le persone ricoverate in terapia intensiva negli ospedali dell’Ulss 4 Veneto Orientale tutte non vaccinate. In particolare si tratta di persone anziane, fragili ma non solo ricoverate tra San Donà di Piave e Portogruaro per insufficienza respiratoria. Ricoverati anche 3 bambini per complicazioni respiratorie e polmoniti derivate dall’influenza. Veneto scivola in zona rossa con quasi 17 casi per mille con un boom di ricoveri proprio tra le vacanze natalizie e l’inizio 2024 con i pronto soccorso intasati ma il picco influenzale è atteso in questi giorni di gennaio.
NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DEI RINCARI Stangate e rincari il nuovo anno sarà all’insegna ancora una volta degli aumenti. Dalle bollette ai pedaggi autostradali dalla Rc auto agli alimentari per non parlare di parcheggi e trasporti pubblici. L’associazione consumatori ha stimato che peseranno nelle tasche dei veneti almeno mille euro e non mancano le preoccupazioni. Aumenti che peseranno per più 231% sulla spesa quotidiana, quella del supermercato, degli alimentari. Sul fronte bollette, con la fine del mercato libero, si parla di un aumento del 220%, aumenti che colpiscono anche il trasporto pubblico aerei e treni e chi è pendolare come gli studenti se ne sono già accorti. L’assicurazione dell’auto lieviterà di un più 62% mentre i pedaggi autostradali dal primo di gennaio sono già aumenti. Il tratto Padova-Venezia, il più trafficato della Brescia Padova passa da 3 euro a 3euro e 10. Ritocchi verso l’auto a Padova anche per i parcheggi. Via libera infatti dell’amministrazione comunale all’aumento della tariffa di sosta da parte di Aps Holding per i 2mila parcheggi in gestione. Aumenti che variano dai 30 ai 50 centesimi e così la sosta di un’ora potrà passare da 1euro e 70 a 2 euro, da 1.10 a 1.50 e da 2 euro a 2.50 a seconda delle zone. Insorge l’Ascom di Padova, dopo i disagi dei cantieri del tram ora anche gli aumenti dei parcheggi, il centro rischia di svuotarsi
INCIDENTI, TROPPI SCHIANTI PER ALCOOL, DROGA E CELLULARE Metà degli incidenti stradali sono causati da fuoriuscite autonome dovute a alcol,droga o distrazioni per l'uso del cellulare alla guida.Lo dice l'analisi di Verona strada sicura che ha fatto il bilancio di quanto accaduto sulle strade veronesi nel 2023.
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