06.10.2023
L'ultimo addio sarà quello dei familiari in arrivo dal Portogallo, poi, per le 20 vittime straniere della strage del cavalcavia, potrà iniziare la strada verso casa. Mentre la salma di Alberto Rizzotto resta ancora a disposizione della magistratura.
E’ così cominciata la seconda fase di cui si compongono queste tragedie: quella che segue ai soccorsi e all’intervento medico. La preparazione all’ultimo viaggio delle vittime, che la prefettura con regione e comune sta cercando di rendere quanto più rapida possibile. In ...Prefettura il vertice con tutti i consoli coinvolti, fra tutti quello ucraino: è suo il fardello più pesante: 9 morti e 6 feriti; una guerra in corso entro i confini.
Intanto tutti i 15 feriti, distribuiti tra Mestre, Treviso, Padova, Dolo, Mirano ora hanno un familiare vicino. Le condizioni per alcuni stanno migliorando, tanto che un paio di dimissioni potranno avvenire nei prossimi giorni. E cominciano ad affiorare i ricordi, arrivano le prime domande su quanto accaduto.
Ricordi che saranno importanti anche nella ricostruzione di quanto avvenuto martedì sera nel pullman. 9 i pazienti che restano in terapia intensiva, 5 nei reparti di chirurgia, uno in pediatria. Stabilizzato il 33enne tedesco, ricoverato a Treviso, le cui condizioni erano state definite critiche. Il papà di uno dei due fratellini, anch’essi al Ca’ Foncello, rimasti senza la mamma. Arrivano dunque le prime domande sull’incidente, ma una resta la preoccupazione principale: sapere come stanno mogli, mariti, mamme e papà.
TG Veneto News
2a Edizione del 06.10.2023
TG Completo
VEGLIA DI PREGHIERA PER LE VITTIME, MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO Uniti nel dolore e la sofferenza. La comunità si stringe attorno alle vittime e ai feriti del tragico incidente della rampa Rizzato in una veglia di preghiera. La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di via Aleardi a Mestre si riempie di tanti semplici cittadini ed autorità civili e militari in una liturgia fatta di silenzi e preghiera celebrata dal Patriarca Francesco Moraglia. Ed è alle famiglie delle vittime che arriva il messaggio di affettuosa vicinanza del Santo padre Papa Francesco. Implora, il Santo Padre il conforto della fede per i congiunti ed invoca dal Signore la pronta guarigione per i feriti inviando di cuore invia la paterna benedizione apostolica. Accesi i lumini in memoria delle vittime. "Viviamo un momento di buio - ha detto il Patriarca - ma la luce del Signore non deve venirci meno ricordando la precarietà della vita e proprio per questo dobbiamo viverla con cura, con generosità e amore, tornando ad essere comunità, pronti anche a lasciarla andare"
TINA MERLIN E IL SUO IMPEGNO PER IL VAJONT Parlare del Vajont ci porta naturalmente alla memoria anche la figura di Tina Merlin, la voce inascoltata che denunciò la strage che si stava preparando e che causò quasi 2 mila morti.
I VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI: “NON CHIAMATECI EROI” Non si sentono eroi, non si sentono super uomini e super donne. I vigili del fuoco intervenuti martedì sera nel disastro, una 70ina provenienti da Venezia, Treviso, Padova e poco dopo da tutte le altre province del veneto in rinforzo, ribadiscono di aver fatto solo e semplicemente ciò per cui sono stati addestrati. Ciò che è stato straordinario, mai visto prima, è stato lo scenario. Professionisti con trenta e più anni di attività alle spalle che di fronte all'inferno del pullman, pur senza tentennare, sono stati messi a dura, durissima prova. 15 le persone salvate dal lavoro di chi ha messo a repentaglio la propria vita per strapparne alla morte altre. Momenti concitati, nei quali ogni secondo perso poteva voler dire lasciar morire qualcuno. A far loro visita per un grazie ieri a Mestre sono arrivati il sottosegretario agli interni Emanuele Prisco in rappresentanza del governo, Carlo Dall'Oppio comandante dei vigili del fuoco e Michele di Bari, prefetto di Venezia. Finito l'intervento, resta il post. Un momento difficile, che i vigili del fuoco, uniti, affrontano per superare quanto accaduto.
GRANDI NAVI, TAV E OLIMPIADI: I RAGAZZI TORNANO IN PIAZZA Venezia simbolo della crisi climatica: gli attivisti di Friday for Future del capoluogo lagunare scelgono la Basilica di San Marco per gridare al mondo il loro No a nuovi scavi, alle grandi navi e Basta al modo ondoso. Sono saliti sulla Basilica della piazza più celebre per srotolare lo striscione nel giorno in cui torna in tutte le piazze del mondo la protesta del movimento Friday for Future. A Padova il corteo, composto da tanti giovani e non, è partito dalla stazione ferroviaria per attraversare le vie del centro. Uno sciopero in nome della “resistenza climatica” per chiedere ai governi a fare di più.
MALORE MENTRE VA ALLA VEGLIA PER L’AMICO: MUORE ANCHE LUI Un malore lo aveva colpito mentre stava andando alla veglia di preghiera in memoria del suo più caro amico. Cinque giorni dopo è morto anche lui. Aveva 73 anni Antonio Pellanda, noto carrozziere di Stroppari di Tezze sul Brenta, nel tempo libero spesso al seguito di Luciano Ruffato, lo “zio Luciano” di W la Musica su Telechiara, il re del liscio in tv scomparso il 27 settembre.
LE SALME IN OBITORIO, L'ATTESA DEL RIMPATRIO L'ultimo addio sarà quello dei familiari in arrivo dal Portogallo, poi, per le 20 vittime straniere della strage del cavalcavia, potrà iniziare la strada verso casa. Mentre la salma di Alberto Rizzotto resta ancora a disposizione della magistratura. E’ così cominciata la seconda fase di cui si compongono queste tragedie: quella che segue ai soccorsi e all’intervento medico. La preparazione all’ultimo viaggio delle vittime, che la prefettura con regione e comune sta cercando di rendere quanto più rapida possibile. In Prefettura il vertice con tutti i consoli coinvolti, fra tutti quello ucraino: è suo il fardello più pesante: 9 morti e 6 feriti; una guerra in corso entro i confini. Intanto tutti i 15 feriti, distribuiti tra Mestre, Treviso, Padova, Dolo, Mirano ora hanno un familiare vicino. Le condizioni per alcuni stanno migliorando, tanto che un paio di dimissioni potranno avvenire nei prossimi giorni. E cominciano ad affiorare i ricordi, arrivano le prime domande su quanto accaduto. Ricordi che saranno importanti anche nella ricostruzione di quanto avvenuto martedì sera nel pullman. 9 i pazienti che restano in terapia intensiva, 5 nei reparti di chirurgia, uno in pediatria. Stabilizzato il 33enne tedesco, ricoverato a Treviso, le cui condizioni erano state definite critiche. Il papà di uno dei due fratellini, anch’essi al Ca’ Foncello, rimasti senza la mamma. Arrivano dunque le prime domande sull’incidente, ma una resta la preoccupazione principale: sapere come stanno mogli, mariti, mamme e papà.
CLAUDIO BAGLIONI RE IN ARENA In Arena la prima di 4 serate-evento con Claudio Baglioni. Con lui 101 artisti sul palco, 550 costumi originali. Una scenografia mozzafiato degna dell'anfiteatro, 38 canzoni cantate per più di 3 ore ininterrottamente dal cantante che non si è proprio risparmiato
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