27.05.2023
Un mazzo di fiori e due candele, lasciati a bordo strada e a pochi passi dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere della 31enne Anica Panfile, rinvenuto domenica a ridosso del greto del fiume Piave, a Spresiano in provincia di Treviso. Una vicenda ancora poco chiara, sulla quale la procura di Treviso indaga da giorni; inizialmente si pensava ad un suicidio. Poi l'autopsia ha invece dato una svolta, rilevando lesioni contusive alla testa e al volto che hanno ...portato gli investigatori a indagare per omicidio volontario. Il killer, o i killer, potrebbero aver ucciso la donna lontano dal luogo in cui è stata ritrovata poi cadavere, portandola solo in un secondo momento nelle vicinanze del Piave. Si indaga a 360 gradi, si interrogano le persone che l'hanno vista viva per ultimi. Tra questi Franco Battaggia, 76 anni, ex esponente della mala del brenta che a Spresiano ora gestisce una pescheria per la quale la 31enne aveva lavorato in passato. Sentito dai carabinieri, ha risposto così come hanno fatto anche le molte altre persone sentite dalle forze dell'ordine. Spresiano, dove la 31enne abitava assieme al marito e ai suoi quattro figli, è sgomenta. E preoccupata.
TG Veneto News
2a Edizione del 27.05.2023
TG Completo
ANICA MASSACRATA DI BOTTE, "IL KILLER AVEVA DEI COMPLICI" Un mazzo di fiori e due candele, lasciati a bordo strada e a pochi passi dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere della 31enne Anica Panfile, rinvenuto domenica a ridosso del greto del fiume Piave, a Spresiano in provincia di Treviso. Una vicenda ancora poco chiara, sulla quale la procura di Treviso indaga da giorni; inizialmente si pensava ad un suicidio. Poi l'autopsia ha invece dato una svolta, rilevando lesioni contusive alla testa e al volto che hanno portato gli investigatori a indagare per omicidio volontario. Il killer, o i killer, potrebbero aver ucciso la donna lontano dal luogo in cui è stata ritrovata poi cadavere, portandola solo in un secondo momento nelle vicinanze del Piave. Si indaga a 360 gradi, si interrogano le persone che l'hanno vista viva per ultimi. Tra questi Franco Battaggia, 76 anni, ex esponente della mala del brenta che a Spresiano ora gestisce una pescheria per la quale la 31enne aveva lavorato in passato. Sentito dai carabinieri, ha risposto così come hanno fatto anche le molte altre persone sentite dalle forze dell'ordine. Spresiano, dove la 31enne abitava assieme al marito e ai suoi quattro figli, è sgomenta. E preoccupata.
LA PREVENZIONE CONTRO IL FUMO SCENDE IN PIAZZA A BELLUNO Per celebrare la Giornata mondiale senza tabacco, in programma il prossimo 31 maggio, LILT e Ulss 1 Dolomiti sono scese in piazza questa mattina con il camper del SerD per misurare il respiro dei bellunesi. A sottoporsi al test anche l’assessore al sociale del comune capoluogo.
SFIDA AI FORNELLI PER I #CREATORS TREVIGIANI Antipasti da leccarsi i baffi, risotto rigorosamente all'asparago o di Cimadolmo, o di Badoere, tiramisù con prodotti del territorio e vini della marca. Sono gli ingredienti della sfida ai fornelli che stamattina, all'istituto alberghiero Beltrame di Vittorio Veneto, ha messo a confronto i #VenetoCreators trevigiani, influencer della provincia di Treviso scelti per promuovere il territorio attraverso i social nell'ambito di un progetto avviato oramai da tempo dalla regione veneto. Maestri su instragram, facebook e tiktok, i quattro influencer in sfida si sono dovuti mostrare altrettanto capaci anche ai fornelli di fronte ad una giuria d'eccezione capitanata dal presidente del Veneto Luca Zaia, tra i primi ad interrogare i concorrenti sui prodotti del territorio e sui vari tipi di asparago.
LITE TRA STRANIERI, ARMATO DI COLTELLO ENTRA IN PIZZERIA A CASTEGNARO Momenti di panico ieri sera in una pizzeria di Castagnaro dove si è conclusa una rissa tra giovani stranieri. Uno di loro era stato ferito con una coltellata alla spalla.
IN SPIAGGIA CON L’OMBRA DELLA BOLKESTEIN Finalmente estate. Ombrelloni tutti aperti, le spiagge si animano. Il primo fine settimana di sole che coincide con la festa della Pentecoste che richiama tedeschi e austriaci sul nostro litorale. Il sorriso dei gestori degli stabilimenti smorzato dall’ombra della Bolkestein che incombe. In Veneto in ballo 200 concessioni, l’Unione Europea in Pressing e la corsa dei comuni delle località balneari. A disposizione hanno la legge regionale 33 che in virtù d investimenti a lungo termine dai 200mila ai 2 milioni e mezzo di euro, garantisce una concessione ventennale, con una procedura di evidenzia pubblica come previsto dalla Direttiva UE. Il Veneto ha così già messo in regola alcuni stabilimenti, poco più di una quindicina, si accelera per inglobarne altri. Le buone pratiche a Bibione, Eraclea al Lido di Venezia
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