31.01.2023
Il turismo è uno dei comparti trainanti dell’economia della provincia Dolomitica, dove si concentra il 20% dell’occupazione con oltre 15 mila addetti. Il sistema impresa preme sulla formazione: uno degli obiettivi è la creazione di un percorso scolastico che possa formare dei professionisti del turismo.
TG Veneto News
2a Edizione del 31.01.2023
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BEBE VIO: “SONO TORNATA”, OBIETTIVO PARIGI Carica di energia, capace di scherzare con leggerezza anche sulla morte come solo lei può farlo. Bebe Vio, la schermitrice paralimpica italiana specializzata nel fioretto, torna a farsi viva, con un video selfie, suoi social, da dove da un po’ di tempo era sparita e rassicura tutti i suoi fans ancora una volta usando l’ironia, riuscendo ad esorcizzare interventi chirurgici importanti. Tre le operazioni fatte dopo quelle prima delle paraolimpiadi di Tokyo che sono andate bene e che gli hanno di continuare a vincere. Ma seppur entusiasmanti e ricche di vittorie le paraolimpiadi di Tokyo sono state pesanti ammette, lo sforzo fatto anche se con il cuore e l’anima ne ha provato il fisico ma non lo spirito. Superati gli interventi la campionessa è pronta a tornare e non tanto e solo sui social ma in gara e scherzando parla dell’ortopedico che l’ha in cura. Gli allenamenti sono già iniziati dopo Natale perché in vista c’è un appuntamento al quale non vuole mancare. Ancora qualche piccolo assestamento per arrivare alla prima gara a marzo. L’invito è a supportarla ancora e sempre. Le paraolimpiadi di Parigi non sono però l’univo obiettivo della schermitrice che punta anche ad un altro importante risultato che come il primo le auguriamo anche noi di raggiungere.
AGGRESSIONE ALLE FORZE DELL’ORDINE, BLITZ CONTRO I CENTRI SOCIALI Blitz all’alba della digos e degli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri nel mondo antagonista padovano. 13 le perquisizioni eseguite, sette le persone indagate a vario titolo di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali in danno ad appartenenti a forze di polizia. Per quest’ultime il gip del tribunale ha emesso un’ordinanza di divieto di dimora in provincia. Giovani dei centri sociali del Nordest resisi responsabili in diverse situazioni di aggressioni ai danni di uomini delle forze dell’ordine. Tra questi ci sarebbero anche i leader del gruppo di Padova e del centro sociale Rivolta di Mestre. Ad uno degli antagonisti sono state sequestrate anche tre pistole soft air prive dei dispositivi di sicurezza su cui sono in corso accertamenti. Due gli episodi di violenza contestati. Uno si riferisce al nove novembre dell’anno scorso a seguito di un’operazione di sgombero di 4 appartamenti Ater sequestrati e occupati da esponenti del centro sociale “Pedro”. In quell’occasione c’erano stati alcuni scontri tra militanti e forze dell’ordine e poi un corteo non autorizzato davanti alla sede dell’Ater. Un altro episodio risale al 5 novembre quando una quarantina di attivisti uomini e donne, travisati, avevano accerchiato una pattuglia di militari del radiomobile, minacciandoli e aggredendoli, mentre stavano controllando un giovane vicino al centro sociale “Pedro”. Immediata la reazione degli antagonisti, al blitz delle forze dell’ordine, che in serata hanno organizzato un sit in di protesta davanti al comune.
85 COLTELLATE, LA FURIA DI ALEXANDRU CONTRO LILIA 85 fendenti, rabbiosi furiosi. Lilia Patranjel 41 anni moldava non ha avuto scampo quella notte del 22 settembre dell’anno scorso quando l’uomo che aveva amato e sposato Alexandru Ianosi 35 anni l’ha uccisa. Due le coltellate mortali all’addome e al torace ma poi ci sono le altre alle braccia e alle mani, segno del disperato tentativo della donna di difendersi. Colpi inferti con una violenza tale, fino quasi a staccarle un braccio. 85 in tutto a contarle sul corpo martoriato di Lilia il medico legale incaricato dell’autopsia mettendo nero su bianco l’efferatezza del femminicidio, della violenza incredibile e quel numero 85 di quanto sia stato agghiacciante. Sono le conclusioni dell’indagine depositate in questi giorni in tribunale e che aprono per Ianosi chiusosi nel silenzio fin da subito e in carcere dal giorno del delitto, un processo in corte D’Assise per omicidio aggravato dal vincolo di convivenza. Reato da ergastolo, per cui non è ammesso il rito abbreviato con lo sconto di un terzo della pena. Una furia assassina esplosa nel corso di un litigio, l’ennesimo, come purtroppo spesso accade nei contesti di femminicidio. A scatenale la rabbia dell’uomo sembra fosse stata una frase detta da Lilia, decisa a mettere fine un rapporto che si era fatto sempre più violento. Ad ammetterlo sarebbe stato lo stesso Ianosi in una prima confessione arrivata dopo mesi di silenzio “ non ci ho più visto” queste sarebbero state le sue parole e giù colpi su colpi. Una famiglia all’apparenza come tante: un lavoro come badante, colf lei, saldatore in un’azienda a Mirano lui. Oggi a distanza di mesi e con la possibilità di un ergastolo da scontare il difensore di Ianosi è intenzionato a chiedere alla Corte una perizia psichiatrica. «Ianosi ora è più raziocinante, spiega, capisce il disvalore di quello che ha commesso. È un uomo distrutto»
SOS ANZIANI, NELLE RSA MANCANO DIECIMILA LETTI Sos anziani. Nel 2042 i non autosufficienti aumenteranno del 43%. E nelle Rsa, che saranno quasi indispensabili, serviranno altri 10,700 letti. Pochi iniziali numeri a dirci che siamo già in emergenza e che è quanto mai urgente una riforma del sistema. Perchè i giovani pensionati di oggi, tra i 60 e i 64 anni, saranno gli 80enne di domani, ma loro percepiscono una pensione inferiore ai 18,500 euro lordi l’anno, quando – oggi – già la retta di una casa di riposo costa 21,900 euro. E al contempo il welfare familiare andrà ad assottigliarsi per pure ragioni demografiche. Una fotografia tutt’altro che incoraggiante. Una fotografia che non dà alibi. I risultati di 5 anni di ricerca hanno analizzato l’oggi e il domani; hanno mappato la presenza delle strutture per anziani in regione: oltre 6mila a Vicenza, solo 1800 a Belluno, nonostante con Rovigo siano le province più anziane. E poi si fa sentire il gap di genere lavorativo: le donne hanno pensioni più basse: 123mila venete hanno tra i 500 e 700 euro di pensione.
COLLETTORE DEL GARDA, TERZO LOTTO AL VIA E' partito il terzo lotto dei lavori per il collettore del Garda che interessa Castelnuovo e Lazise. E proprio questa mattina alla Dogana Veneta si tenuto un incontro per informare gli operatori economici dell'avanzamento dell'opera.
SMOG, LA PIANURA SOFFOCA Con 59 sforamenti di polveri sottili sui 35 consentiti, anche nel 2022 Verona si è confermata una delle città più inquinate d'Italia. Anche se altre città venete hanno avuto più giornate cattive, il capoluogo scaligero è quello in cui l'aria è mediamente peggiore tutto l'anno. E l'Europa Impone di intervenire con decisione entro il 2030.
DA DOMANI RIAPRE L’ARENA Dopo l’incidente che ha provocato danni ai gradoni dell’Arena, per il crollo del basamento della Stella in Brà, domani l’anfiteatro riapre al pubblico. La zona danneggiata resta sotto sequestro mentre prosegue l’inchiesta della procura
IL CAMMINO DELLE DOLOMITI Presso la sede della Curia Diocesana di Belluno è stato sottoscritto un nuovo protocollo relativo alla gestione del Cammino delle Dolomiti. Il documento segna l’ingresso ufficiale della DMO Dolomiti accanto alla Diocesi e alla Provincia.
TURISMO UNA RICCHEZZA IN FORMAZIONE Il turismo è uno dei comparti trainanti dell’economia della provincia Dolomitica, dove si concentra il 20% dell’occupazione con oltre 15 mila addetti. Il sistema impresa preme sulla formazione: uno degli obiettivi è la creazione di un percorso scolastico che possa formare dei professionisti del turismo.
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