28.01.2023
Malattia tropicali è boom in Italia, quattromila i contagi. Lunedì sarà la giornata mondiale delle malattie tropicali e l’Ospedale di Negrar centro Internazionale per lo studio e la cura di queste patologie organizza una due giorni di studio con ricercatori ed esperti dell’Organizzazione Mondiale delle Sanità.
TG Veneto News
2a Edizione del 28.01.2023
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MALATTIE TROPICALI, E' BOOM DI CONTAGI Malattia tropicali è boom in Italia, quattromila i contagi. Lunedì sarà la giornata mondiale delle malattie tropicali e l’Ospedale di Negrar centro Internazionale per lo studio e la cura di queste patologie organizza una due giorni di studio con ricercatori ed esperti dell’Organizzazione Mondiale delle Sanità.
A NORDEST LE BOLLETTE PIU' CARE D'ITALIA Le bollette più care d'Italia le abbiamo pagate noi, Nord est – Veneto compreso. “Ora siamo in grado di fare i calcoli con una precisione millimetrica” - assicura la Cgia di Mestre che porta il conto, salato, di luce e gas. 3 miliardi in più in capo alle famiglie venete: 1.430 euro di extra costi in un anno. Ma lo scotto maggiore l'hanno pagato le imprese: aumenti per 7 miliardi. Prezzi in calo, come mostrano i grafici, di energia elettrica e gas. Ma i picchi record lasciano il segno: il Veneto terza regione in Italia per i rincari in bolletta. Il Nord est più popolato e ricco di attività economiche il più penalizzato con aumenti del 118,1 per cento. Seguono il Nord ovest, il centro ed il Mezzogiorno. Lo Stato invece ha incassato 44,5 miliardi di euro in più. I Governi Draghi e Meloni hanno stanziato complessivamente 70 miliardi di aiuti, lasciando scoperti 20 miliardi. Conti puramente teorici, perché le imprese hanno utilizzato solo la metà dei bonus messi a disposizione. A causa delle difficoltà burocratiche. Le più penalizzate quelle di piccole e micro dimensioni.
TRIBUNALI SENZA PERSONALE, NORDIO: “UNA PRIORITÀ” Apertura del nuovo anno giudiziario a Venezia. Per la prima volta con un guardasigilli: il trevigiano Carlo Nordio. Accanto a lui c’è l’altra ministra veneta, Elisabetta Casellati. Ed è la prima volta anche per quest’aula del tribunale di Rialto. La cerimonia, solitamente, si teneva a palazzo Grimani, sede della Procura generale e della Corte d’appello. Ma quella cerimonia costava 40mila euro. Troppi per il tribunale che si appresta ad aprire un altro anno di lavoro, con personale e disponibilità ai minimi storici. E proprio su quel che manca alla macchina della giustizia che si concentrano tutti i discorsi di questa giornata: da quello del presidente della Corte d’appello, Carlo Citterio, a quello del procuratore generale Federico Prato. Da loro un vero e proprio grido d’aiuto. L’esempio dei motoscafi: due in dotazione, visto che qui i fascicoli viaggiano su acqua, ma il ministero non ne prevede il conducente. A ruota, Carlo Nordio, che in questa sala giurò da magistrato, e che non può sottrarsi: decide così di andare a braccio, uscendo un po’ dal protocollo e dal discorso previsto. Nessuna riforma senza gli uomini. Ne mancano oltre il 40% tra gli amministrativi a Venezia e a Treviso; mancano i magistrati. Tutto questo in tribunali alle prese ancora con processi come la popolare di Vicenza o l’inquinamento da Pfas. Tornando al discorso scritto e al protocollo, il ministro parla delle riforme, con toni pacati, ma è risoluto sull’autonomia della magistratura.
MOTOR BIKE, IN FIERA I COLORI DI EASY RIDER Seconda giornata per Motor bike expo in fiera a Verona. I più visitati sono i padiglioni del custom, dove si personalizzano anche auto e vecchie lambrette
MIGLIAIA IN PROCESSIONE PER RICORDARE LA FINE DEL VAIOLO Le cronache del 1887 parlano di duemila abitanti. Di 358 morti e 800 persone segnate per sempre dal quel morbo. Era l'anno del vaiolo a Taglio di Po. Si pensa portato dall'equipaggio di un peschereccio tornato dalle coste della Turchia. Un epidemia inarrestabile. All'apice della sua violenza il sindaco e il parroco fecero un voto, chiesero a Maria la fine del flagello. Inizia la tradizione della processione della Madonna della Salute che si ripete da 136 anni. Almeno duemila in marcia per le vie e le strade della città. Con la statua trasportata con un carro trainato dagli stessi cittadini, venerata come miracolosa. Perché dopo quella processione del 27 gennaio 1887 la tradizione narra che nessuno fu più colpito dal vaiolo e quello già infettati guarirono. Inevitabile il paragone con il Covid. Il Vescovo di Chioggia Dianin nell'omelia ha citato la paura del contagio, il timore, la morte in solitudine e lontano dai propri cari. Ha ricordato anche quello che sta capitando in Ucraina: “tutto ci ricorda che ci sono tanti e tanti morbi”. Ma poi c'è una comunità che si unisce e si aggrappa a Maria, alla fede.
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