26.01.2023
Accanto alla compagnia low cost Ryanair - vettore numero uno in Italia - anche il colosso Save che gestisce l'aeroporto Marco Polo, il terzo del paese per volume di passeggeri. Tutti contro Brugnaro, contro la nuova tassa di imbarco di due euro e cinquanta a passeggero che dovrebbe entrare in vigore dal primo aprile 2023 grazie all'applicazione della legge speciale per Venezia. Il primo cittadino non è disposto a tornare indietro e ribadisce: “la tassa è fondamentale per la città”. ...Non è dello stesso parere l'amministratore delegato di Save, che prevede ripercussioni negative sul traffico aereo, sull'afflusso turistico, dopo l'annuncio di Ryanair che si è detto pronto a lasciare lo scalo veneziano se la tassa non fosse revocata. E potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Secondo Save il percorso è ancora lungo e “Brugnaro non può pensare di agire da solo”. Dopo le polemiche scoppiate nessun contatto, ancora, con il sindaco.
Una scelta improvvisata e unilaterale del Comune, spiega Save. Una cifra apparentemente contenuta come 2,50 euro implica per i vettori l’erosione del margine per passeggero in un range fra il 40 e il 60 per cento e può dunque portare a spostamenti anche su scali vicini che non applichino questo ulteriore balzello. Oltre a ciò, la nuova tassa andrebbe a detrimento dei residenti nel Veneto che nel 2022 hanno costituito circa il 40% del totale passeggeri in partenza dal Marco Polo. Diventerebbe uno degli aeroporti più costosi.
TG Veneto News
2a Edizione del 26.01.2023
TG Completo
FERRARI, ROLEX E VILLE CON I SOLDI DELLA TRUFFA La guardia di Finanza scopre una maxi truffa da sessanta milioni di euro. 18 ordinanze di custodia cautelare. A Capo della banda due imprenditori padovani. Ville, rolex, auto di lusso e conti correnti con cifre a sei zero. Un patrimonio di quasi 60 milioni di euro quello messo sotto sequestro dalla guardia di finanza di Bolzano. La banda è accusata di una truffa all’erario da decine di milioni di euro. I due imprenditori padovani avevano messo un piedi un reticolo di società dislocate nel Triveneto e in numerosi paesi della Unione europea attive nell’importazione di prodotti di cancelleria e apparecchiature per la stampa. Le indagini sono partire nel 2020 quando i finanzieri si sono accorti che il mercato era invaso da prodotti venduti a prezzi stracciati, non in linea con la concorrenza
MEDICI A GETTONE, PIU’ DI 40MILA TURNI APPALTATI La grande fuga dei camici bianchi. Tra pensionamenti, corsi di laura a numero chiuso e chi lascia il pubblico per il più redditizio privato il risultato è una sanità veneta in affanno con le Ulss a caccia di personale. Una ventina i medici pediatri che mancano all’appello ma anche la ginecologia non sta meglio dove si cercano 28 ginecologi, 75 il numero di anestesisti che servono e poi c’è il fuggi e fuggi dai Pronto Soccorso dove la carenza è di 124 medici per l’urgenza emergenza. Non è solo la medicina di base a soffrire la mancanza di camici bianchi ma tutto il mondo sanitario. La regione bandisce concorsi che vanno a vuoto o comunque la partecipazione è esigua. Il lavoro del medico, nel pubblico, non è più appetibile: turni massacranti, stipendi bassi ed ora anche i rischi di aggressioni fanno scegliere strade diverse. Le Ulss strette tra turni da coprire, servizi da dare, malattie e ferie ricorrono sempre più ai medici a gettone, solo nel 2022 sono stati appaltati oltre 42mila turni di lavoro. Il boom però dei medici a gettone ha fatto rizzare le antenne ai carabinieri del Nas, che stanno setacciando il mondo delle cooperative e delle Ulss in tutte le province del Veneto da Verona a Vicenza da Padova a Rovigo controllando orari, stipendi e curriculum. Un input che arriva per altro dalla Stessa Regione Veneto che sta spingendo anche a livello nazionale ad aprire un confronto, già lunedì scorso un primo incontro al ministero
GIORNO DELLA MEMORIA, PER RICORDARE LE COLPE DEL FASCISMO Le fiammelle ad illuminare il buio dell’orrore vissuto da 254 veneziani ad Auschwitz, e ad illuminare i nomi, incisi su queste tavole, dei 246 che da lì non sono mai tornati. Byte 1 17 milioni di persone ammazzate: omosessuali, zingari, disabili, trucidate nei campi di concentramento. 6 milioni gli ebrei. Il 27 gennaio la giornata della memoria ma nel corso del mese sono centinaia, in tutto il Veneto, gli appuntamenti per ricordare. E’ l’oblio, infatti, che spaventa. Passando per il silenzio, quasi assordante, in questi tempi. In campo Ghetto nuovo a Venezia, il presidente della comunità ebraica è duro e fermo. Per poter perdonare bisogna ricordare e quindi riconoscere l’orrore perpetrato dal fascismo. Lo Stato italiano per primo deve parlare con chiarezza. Non si è riflettuto su questo capitolo di storia, nessuno si è detto colpevole, responsabile, nessun giudizio né condanna. 7500 ebrei italiani morti: a consegnarli e spedirli nei lager sono stati i fascisti. Erano le leggi razziali promulgate nel 1938. Olocausto una colpa che non verrà mai cancellata. Il 25 aprile la vera festa di tutti, di destra e di sinistra. Perché festa di democrazia; di rinnegamento del fascismo
DOPO 33 ANNI TORNA A CORTINA IL SUPER-G MASCHILE Fine settimana sportivo per Cortina. La perla delle Dolomiti dopo la coppa del mondo di scii femminile vede tornare, dopo 33 anni di assenza, il Super G maschile di Coppa del mondo.
TURISTI A CHIOGGIA COL DRONE, PRIMO VOLO NEL 2024 Immaginate di essere turisti stranieri in vacanza, di sbarcare dalla crociera a Chioggia e dover raggiungere l'aeroporto di Venezia. Attualmente in auto dovreste percorrere la Romea, più di un'ora, scongiurando il traffico. Un domani potrebbero essere dieci minuti, a bordo di comodi droni taxi, con tanto di viaggio panoramico. E per domani si intende il 2024. Le prove tecniche sono già state realizzate, a Roma, firmato l'accordo con Chioggia. È questione di realizzare il primo vertiporto del Veneto, un paio d'anni. Già si pensa al volo inaugurale. Sono più di dieci i vertiporti in fase di studio nel Nord-Est. In pochi minuti si potrebbe volare a Treviso, Padova. E perché no, Cortina, in vista delle Olimpiadi del 2026. Intercettare e invogliare il grande pubblico dei cinque cerchi. Si potrebbe pensare a costi elevati, ad un servizio elitario. Dall'Urban V assicurano: “sarà competitivo anche rispetto all'alternativa acquea”.
CROLLO IN ARENA AL VIA GLI INTERROGATORI Il fascicolo sul danneggiamento in arena per la caduta di una parte della stella di acciaio, presto avrà dei nomi come imputati. Il reggente della Procura Valeria Ardito ha affidato alla polizia locale le audizioni dei testimoni mentre prosegue l'esame particolareggiato delle crepe sulle gradinate
LUPO IN CITTA’, CRESCE LA PAURA Sta già decisamente meglio il lupo trovato ieri incastrato in un canale a ponte Florio a Verona. L'esemplare sarà liberato la prossima notte. Un ritrovamento , quello dell'animale selvatico che però ha creato un certo allarme tra la popolazione. A tranquillizzare è un veterinario esperto della specie: " Il lupo all'uomo non fa nulla- dice- anzi, quando lo vede scappa"
MILLE EVENTI E 200 ARTISTI: TORNA IL CARNEVALE La sfilata sul Canal grande, come solo Venezia può permettersi; ma anche quella su strada, in terraferma; gli spettacoli; i concerti e le feste. Il 2023 è il ritorno del carnevale di Venezia che conosciamo da sempre: pazzo, affollato, elegante. Il covid è alle spalle. Inizio il 4 febbraio con una grande parata in maschera sul Canal Grande. Oltre cento compagnie, duecento artisti, mille spettacoli diffusi, due teatri uguali a San Marco e a Mestre. "Take your time for the original signs" il titolo del Carnevale di Venezia 2023. Per la prima volta a Mestre arriveranno i carri allegorici, che spazieranno su tutto il territorio comunale, dal Lido a Dese. Tra le curiosità ci saranno il "Cosplay party" del 19 febbraio a Mestre, le suggestioni proposte dallo scrittore Alberto Toso Fei ne "I racconti di quasi mezzanotte" il 17 e 18 febbraio a San Marco, e la discoteca per i più giovani allestita all'Arsenale. E poi i balli a palazzo, le feste al Casinò. Nel bel mezzo, anch’esso storico, il passaggio della corona dalla Maria 2022 alla Maria 2023.
TASSA D'IMBARCO, E' SCONTRO Accanto alla compagnia low cost Ryanair - vettore numero uno in Italia - anche il colosso Save che gestisce l'aeroporto Marco Polo, il terzo del paese per volume di passeggeri. Tutti contro Brugnaro, contro la nuova tassa di imbarco di due euro e cinquanta a passeggero che dovrebbe entrare in vigore dal primo aprile 2023 grazie all'applicazione della legge speciale per Venezia. Il primo cittadino non è disposto a tornare indietro e ribadisce: “la tassa è fondamentale per la città”. Non è dello stesso parere l'amministratore delegato di Save, che prevede ripercussioni negative sul traffico aereo, sull'afflusso turistico, dopo l'annuncio di Ryanair che si è detto pronto a lasciare lo scalo veneziano se la tassa non fosse revocata. E potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Secondo Save il percorso è ancora lungo e “Brugnaro non può pensare di agire da solo”. Dopo le polemiche scoppiate nessun contatto, ancora, con il sindaco. Una scelta improvvisata e unilaterale del Comune, spiega Save. Una cifra apparentemente contenuta come 2,50 euro implica per i vettori l’erosione del margine per passeggero in un range fra il 40 e il 60 per cento e può dunque portare a spostamenti anche su scali vicini che non applichino questo ulteriore balzello. Oltre a ciò, la nuova tassa andrebbe a detrimento dei residenti nel Veneto che nel 2022 hanno costituito circa il 40% del totale passeggeri in partenza dal Marco Polo. Diventerebbe uno degli aeroporti più costosi.
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