TG Veneto News
2a Edizione del 12.01.2023
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L’ULTIMO DONO DI ALESSANDRO, MORTO A 23 ANNI La chiesa di san Pio X non è riuscita a contenere tutti coloro che sono arrivati alle 10 a San Donà di Piave per dare l’ultimo addio ad Alessandro Polato, morto nell’incidente di domenica sera su via Piave Superiore, a San Donà. Già una mezz’ora prima dell’inizio della celebrazione, i capannelli di persone sul piazzale, l’arrivo dei compagni scout, il segno di lutto sulle vetrine dei negozi; dentro la chiesa i banchi oramai occupati. Quando la bara arriva, i familiari di Alessandro hanno dovuto raccogliere tutta la forza che avevano, stretti l’uno all’altro per riuscire ad accompagnare il figlio e il fratello a ricevere il commiato finale (5,31…). La morte di Alessandro, a soli 23 anni, non va spiegata, sono troppe le domande, possiamo solo farci accompagnare e consolare. Pensare a quel che di Alessandro resta.
FUGGE DALLA POLIZIA E ANNEGA, APERTA UN'INCHIESTA Sarà l'inchiesta avviata dalla procura ad accertare le cause e le circostanze della morte di Oussama Ben Regha, il 23enne rinvenuto ieri senza vita tra le acque del fiume Brenta a Pontevigodarzere. Il cadavere del giovane era stato riportato in superficie dopo ore di ricerche. Gli ultimi ad averlo vista in vita erano stati, il giorno prima, gli amici con cui era in compagnia al momento in cui le forze dell'ordine avevano provato a fermare lui e gli altri giovani per un controllo. Momenti sui quali sarà l'inchiesta a far luce con l'obiettivo di capire come sono andate esattamente le cose anche in seguito alle accuse lanciate alle forze di polizia intervenute nel controllo, da parte degli amici del 23enne, sposato e padre di un bimbo di un anno. Secondo alcuni Oussama sarebbe stato picchiato, ricostruzione che la questura già ieri, attraverso una nota ufficiale, aveva smentito affermando che non vi è alcun riscontro in merito a quanto affermato dagli amici del ragazzo giunti sul luogo della tragedia. La rabbia degli amici del 23enne potrebbe sfociare in una manifestazione di protesta, annunciata subito dopo il ritrovamento che gli stessi starebbero organizzando. Tante nel frattempo, e diverse, le versioni date dai giovani agli inquirenti; c'è chi ha parlato anche di una videochiamata fatta da alcuni di loro durante il controllo degli agenti a testimonianza di quanto sarebbe accaduto. Ulteriori dettagli per fugare ogni dubbio arriveranno dall'autopsia sul corpo del 23enne in programma nei prossimi giorni ma anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza sul territorio che potrebbero aver registrato frame importanti per chiarire ogni dettaglio della vicenda.
IL GHIACCIAIO E’ DIMEZZATO, LA STRAGE NON PREVEDIBILE Un ghiacciaio dimezzato negli ultimi 30 anni. La Marmolada ha le ore contate. E l’inchiesta dopo la tragedia del 3 luglio scorso sta per essere spazzata via con essa, perché l’evento non era prevedibile. E' quanto emerge dalla perizia tecnica richiesta dalla Procura di Trento. Il 3 luglio 2022 morivano 11 persone sotto 6.480 metricubi di ghiaccio: una valanga pari a un campo da calcio alto 13metri; o se preferite, un cubo da 40 metri per lato. Una montagna. «Le temperatura elevate registrate da metà giugno – si legge - hanno indotto un'intesa fusione superficiale della neve residua, del nevato e del ghiaccio», comportando una riduzione di circa sette centimetri al giorno del ghiacciaio della Marmolada. La relazione di 45 pagine ricorda che il ghiacciaio della Marmolada in «soli 10 anni avrebbe perso oltre cinque metri di spessore medio e oltre 7,7 milioni di metri cubi di ghiaccio», dimezzando la sua estensione in poco più di 30 anni. Ma nulla poteva suggerire un alto rischio di crollo imminente. E si va così verso l’archiviazione. Ma c’è un altro studio pubblicato nelle ultime ore, che ha visto in campo ricercatori anche dell’università di Padova. Parliamo della neve, o di quella che non c’è più, sulle Alpi italiane. La durata delle nevi si è ridotta di oltre un mese, 36 giorni per la precisione, rispetto la media degli ultimi 600 anni. Con una impennata e costante discesa negli ultimi decenni.
IN BICI FINO A CHIOGGIA, LA VEN.TO. PRENDE FORMA La pergamena firmata dalle autorità viene interrata all'interno del pozzetto all'inizio del percorso. È la “posa della prima pietra”, simbolica, della ciclovia di interesse nazionale Vento, la più lunga d'Italia, da Venezia a Torino: 700 km di piste ciclabili che attraversano quattro regioni, 12 province, 120 comuni. 100 km in Veneto. Iniziano i lavori del primo tratto regionale da Loreo, in Polesine, a Chioggia. 14 km e mezzo lungo la sommità degli argini. Si stima di inaugurare il tracciato entro un anno. Mobilita lenta, turismo slow, cicloturismo. Parole chiave per il rilancio del Polesine, del Parco del Delta del Po Riserva di Biosfera MAB UNESCO. Che ora si concretizzano. Il percorso sarà largo 3,5 metri, così da poter permettere continui e regolari flussi di ciclisti e pedoni in tutte le direzioni. L’idea dei progettisti era di realizzare non una semplice ciclabile, ma un bene al servizio di tutti i Comuni che vengono attraversati. Il turista in sella alla bici oltre a Loreo e Chioggia potrà raggiungere altre località quali Rosolina, Porto Viro e Cavanella d'Adige. In sicurezza.
BOLLETTE A RATE, RICHIESTE QUADRUPLICATE "Siamo perfettamente consapevoli di quanto il particolare momento storico che stiamo vivendo stia mettendo in difficoltà famiglie, imprese e commercianti ed è per questo che abbiamo deciso di incrementare la possibilità di comunicare con i nostri operatori". Così Federico Testa, nuovo presidente di Agsm Aim, la multiutility di Verona e di Vicenza, che oggi ha illustrato una serie di iniziative varate dall'azienda per contenere il caro bollette. "Siamo coscienti - ha aggiunto Testa - di quanto l'impennata del costo delle bollette negli ultimi mesi abbia messo in difficoltà soprattutto le fasce più deboli, tant'è che stiamo studiando per trovare tutti i modi concreti per aiutarle". "Già dallo scorso anno il nostro gruppo ha attuato azioni per aiutare le persone più bisognose, che ci ha visti stringere accordi con le Caritas veronese e vicentina. Porteremo avanti questa iniziativa anche per quest'anno, allargando anche ad altri interlocutori sul territorio" ha spiegato il vicepresidente Gianfranco Vivian. La società commerciale del gruppo, Agsm Aim Energia, continua a offrire ai propri clienti la possibilità di rateizzare la bolletta in modo da alleggerire l'impatto finanziario e diluirlo nel tempo. Inoltre la multiutility veneta ricorda la possibilità di usufruire dei bonus sociali elettrico e gas riconosciuti automaticamente ai cittadini che ne hanno diritto in base all'Isee e al numero di componenti del nucleo familiare. In media, il prezzo dell'energia elettrica di Agsm Aim è passato dai 10,25 del 2021 a 30,03 centesimi di euro a kWh del 2022 (con un picco a 50,59 euro) mentre quello del gas ha visto un incremento da 0,27 euro/mc del 2021 a 1,32 del 2022 (con un picco a 2,55 euro). In questo scenario il numero dei contatti ai call center è più che raddoppiato, passando da 30 mila chiamate del dicembre 2021 a 63 mila del dicembre 2022. Quadruplicate le richieste di rateizzazione, da 7.500 del 2021 a 27 mila nel 2022.
ADDIO ALL'ULTIMO CALZOLAIO Dopo quasi sessant'anni di professione, più di quaranta dei quali trascorsi in bottega, chiude l'ultimo calzolaio del quartiere Golosine di Verona. Erano in cinque negli anni 80, ora non c'è più nessuno. "Colpa dell'età e delle tasse" dice l'ormai ex artigiano.
ANIMALI MALTRATTATI, UNA APP PER LE SEGNALAZIONI Arriva la App per denunciare maltrattamenti agli animali. la Lav inaugura a Verona il primo sportello web per portare alla luce violenze e abusi, che altrimenti si consumerebbero impuniti. domani toccherà a Trento.
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