Allerta smog. I livelli sono preoccupanti. Soprattutto in virtù del fatto che la regione arriva da giorni, se non settimane, di sforamenti non soltanto ripetuti ma pure con alti livelli di Pm10. Doppiato il livello massimo consentito, polveri sottili anche oltre i 100microgrammi per metrocubo.
Ed è così che lo smog spegne i falò della notte dell’epifania, la più illuminata dell’anno. Poteva essere l’inverno della ripresa, dopo lo stop forzato dal covid, ma le pm10 incombono. Restano a livello 2, ...ovvero zona rossa, l’area del padovano e quella attorno a san Bonifacio: qui anche più di 10 giorni consecutivi di superamento del limite di pm10. E così: niente faville in piazza Bra a Verona, cancellata anche la pira di Prato della Valle a Padova.
Perchè nonostante la situazione sia tutt’altro che risolta, rispetto 10 anni fa il Veneto respira molto meglio. Quasi messe a tacere le pm 2,5. Se ieri si totalizzavano 180, 200 sforamenti, oggi se ne contano di media 60. E così, Prato della Valle, viene animata da una marionetta alta 7 metri raffigurante la befana. Indignazione tra i banchi dell’opposizione: “Mille anni di tradizione, poi è arrivato Bressa”, scrive la consigliera del carroccio Eleonora Mosco. Sull’altare eco friendily si immolano storia e identità. Eppure un sostituto green arriva anche anche tra Roncade e Quarto d’Altino, come ci aveva raccontato l’assessore: sul fiume Sile il fuoco sostituito da giochi di luce e musica, così come a Povegliano, nel veronese. Ma niente falò neppure a Treviso città: il sindaco Mario Conte, Lega, sul suo profilo social, si scusa addirittura con la città e gli organizzatori, ma sente di dover prendere una decisione impopolare per la salute della comunità.
Il panevin che resta è quello in provincia, ad Arcade, l’ultimo ad essere acceso, il più grande o uno dei più grandi del Veneto. Un momento anche per ricordare Fabio Gazzabin, ex sindaco, grande amico e consigliere di Zaia.
E il presidente, sui suoi social, già dal mattino ricordava l’appuntamento che lo vede sempre tra i protagonisti nella piazza del Paese. Una partecipazione che mette sull’attenti il consigliere Andrea Zanoni: l’Agenzia Europea per l’Ambiente ci informa che ogni anno in Italia circa 80.000 persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento dell’aria.
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