MALAGO’, IL PUNTO SUI CANTIERI Il presidente del CONI Malagò, ospite del Premio Gorza a Feltre. Impossibile non parlare di Olimpiadi Milano- Cortina e lo stato dell'arte dei lavori. E se i cantieri strettamente legati all'avvenimento sportivo mondiale proseguono e sono blindati molti sono i timori legati alla realizzazione di quei lavori più connessi al territorio.
COVID, AL VIA IL VACCINO BIVALENTE Covid partita ufficialmente in Veneto la somministrazione del muovo vaccino, il bivalente adattato contro Omicron le sue varianti. Aperta dalle Ulss la possibilità di prenotarsi ma non c’è ressa. A disposizione per il Veneto in questa prima fase quasi mezzo milione di dosi di bivalente Pfizer ma prossimamente arriverà anche Moderna. Nuovo vaccino che al momento è destinato ai richiami per over 60, fragili, operatori sanitari e donne in gravidanza. Dose booster anche per over 12 anni su base volontaria. 75 mila le dosi arrivate all’Ulss 6 Euganea. Nessun assalto al sistema di prenotazioni delle varie Ulss venete. A Padova In questa prima giornata di avvio sono 700 le dosi, a disposizione in Fiera, oltre un centinaio invece i prenotati. Nei prossimi giorni dosi di bivalente saranno messe a disposizione oltre che in altre strutture della provincia padovana anche alle case di riposo e ai medici di medicina generale. A Vicenza 400 gli slot invece precedentemente aperti di questi un terzo è prenotato. Di fatto a chi prenota per la terza o quarta dose verrà somministratala bivalente approvata da Ema l’Agenzia europea del farmaco. Obiettivo superare il prossimo autunno-inverno indenni o quasi dal virus dopo un’estate “liberi tutti” o quasi e le sorprese della variante omicron che, tra giugno e luglio, ha riportato molti veneti in quarantena. Dopo gli over 60 e i fragili toccherà anche al resto della popolazione con le modalità che verranno definite nei prossimi giorni dalla Regione. E i “vecchi” vaccini? In parte, fanno sapere dalla regione, saranno donati ai Paesi richiedenti, in parte serviranno a immunizzare le persone ancora senza alcuna dose, in quanto «restano poi fortemente raccomandati per il ciclo primario».
ELISOCCORSO. RADDOPPIATI GLI INTERVENTI, ENTRO FINE ANNO 22 PIAZZOLE Incidenti stradali, urgenze, emergenze in zone impervie. È sempre più frequente l'utilizzo dell'elisoccorso. In provincia di Rovigo si è passati dalla cinquantina di interventi del 2021, ai 93 dell'anno in corso. E ci sono ancora tre mesi e mezzo da affrontare. Da Melara a Porto Tolle, la provincia di Rovigo si presenta come una lunga striscia di terra, più di 100 km. L'ospedale a metà strada. La conformazione del territorio impone la presenza capillare di punti di soccorso: da qui la scelta di più che raddoppiare le piazzole per l'atterraggio. Da qui a fine anno si passerà dalle attuali nove, a ventidue. Immediata l'adesione dei tredici comuni polesani che hanno messo a disposizione aree verdi come campi da calcio per allestire le piazzole, pronte nel giro di un paio di mesi, attrezzate per l'atterraggio diurno e notturno. Con le ultime quattro assunzioni volute dall'azienda sanitaria poi la Centrale Operativa del Suem 118 ora quasi interamente composta da personale interno.
PFASS E FERTILITA’, PARTE IL MAXI SCREENING Per scoprire se i Pfas hanno creato problemi alla riproduzione, per i giovani dei comuni in area rossa viene promosso un colossale screening andrologico.
QUALITA' DELL'ACQUA, A CACCIA DI NUOVI INQUINANTI Troviamo solo quello che cerchiamo. Ma quando si tratta di salute pubblica, dell'acqua che esce dai rubinetti di casa nostra, non basta. Acque del Chiampo Spa, Etra Spa e Università di Padova insieme, a caccia di nuovi inquinanti, di quelli non ancora conosciuti e dunque ad oggi non individuati durante gli ordinari controlli. Un progetto che mira a prevenire, individuare in anticipo le sostanze nocive, bloccandole, in una terra profondamente segnata dalla vicenda Pfas. Contarine il nome scelto per il progetto, dal nome della storica porta fluviale padovana. Lo studio interesserà 20 sorgenti – 12 pozzi e 8 fonti – e durerà due anni. Strumentazioni all'avanguardia a disposizione dell'equipe di ricercatori dell'Università di Padova. I contaminanti emergenti possono essere di origine naturale, così come provenire dal mondo della chimica o della lavorazione industriale come farmaci, pesticidi per l'agricoltura, prodotti per la cura personale. Le scoperte potranno poi essere inserite nelle analisi standard degli enti gestori, garantendo acqua sempre più sicura.
STRUTTURE SPORTIVE IN CRISI Tempi duri per le strutture sportive della provincia di Belluno: ad Alleghe e a Pieve di Cadore si pensa alla chiusura dei palazzi del ghiaccio a causa dell’aumento dei costi dell’energia.
MONDIALI DI PALLAVONO, FESTA IN TRE COMUNI L’Italia del volley torna sul gradino più alto del podio al mondiale e lo fa grazie ad una squadra in cui il Veneto è assoluto protagonista. A Katowice, in un’arena gremita di pubblico, gli azzurri sconfiggono 3-1 i padroni di casa della Polonia tornando ad imporsi sul resto del mondo 24 anni dopo l’ultima volta, quando nel 1998 fu il blocco della Sisley Treviso a trascinare l’Italia alla vittoria. Stavolta gli azzurri, nuova generazione di campioni, vincono sulla Polonia grazie ad un mix messo assieme da Fefè de Giorgi, tecnico pugliese che negli anni 90 ha vestito la maglia del Petrarca Padova. E’ stato lui ad affidare a Fabio Balaso, padovano di Trebaseleghe, il fondamentale ruolo del libero. Un ruolo che Fabio, classe 1995 ha interpretato al meglio tanto da essere scelto come miglior libero del mondiale. Cresciuto nel Silvolley e poi alla Pallavolo Padova, è oggi leader della Lube Civitanova e in Polonia ha festeggiato con Sara, sposata poco prima della partenza per il torneo iridato. Padovano, di Vigodarzere, è anche Leonardo Scanferla, secondo libero classe 1998, che da Padova è passato poi a Brescia e a Piacenza fino all’azzurro. E’ invece di Bassano del Grappa, provincia di Vicenza Mattia Bottolo, schiacciatore anche lui partito dal club di casa, passato a Padova e oggi colonna della Lube. Tante emozioni, di chi ha mosso i primi passi nei tanti campetti della nostra regione e che oggi, con merito, gioisce sul tetto del mondo per un trionfo che abbraccia l’Italia intera.
SCUOLA AL VIA TRA PROTESTE E NORMALITA’ 12 settembre tutti in classe! Al via il nuovo anno scolastico per 560mila studenti veneti delle scuole di ogni ordine e grado. E questo anno didattico 2022-2023 sarà da ricordare come il primo senza l’odiata mascherina, senza la Dad la didattica a distanza, senza la quarantena. Vaccini e richiami spazzano via in un sol colpo le odiate regole imposte dalla pandemia. In caso di positività lo studente rimarrà a casa senza che questo comporti la quarantena all’intera classe. Ma se la mascherina viene meno in aula rimane invece ancora obbligatoria su bus, tram e treni. E già in questa prima giornata, forse di generalizzata euforia per una ritrovata normalità anche tra le mura scolastiche, sono fioccate le multe per chi nel mezzo pubblico era sprovvisto dell’ffp2. Nuovo anno ma anche vecchi problemi. All’appello infatti in Veneto mancano 2000 insegnanti e poi c’è il problema del trasporto pubblico con già il primo sciopero a Padova dove Bus Italia deve fare i conti con il venir meno di molti autisti, una cinquantina quelli mancati. La società è costretta a ridefinire i turni per coprire il servizio scolastico. Come non bastasse ci si mette anche il caro energia con una mini austerity e il varo di un piano riscaldamento con l’abbassamento di un grado della temperatura, un’ora in meno di accessione e a seconda delle zone del paese il rinvio di una o due settimane dell’accensione delle caldaie. La generazione Z che oggi entra in classe guarda anche alle prossime elezioni del 25 settembre e apre l’anno scolastico con un flash mob in 50 scuole in tutta Italia. Rete Studenti e L’Unione universitari hanno raccolto 100 proposte su cui chiedono l’impegno ai candidati in lizza sui temi della scuola. Intanto il primo giorno in classe si conclude suola la campanella le lezioni sono finite e si torna a casa.
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