29.08.2022
Un balzo indietro nel passato, lungo 78 anni, è quello che ha potuto vivere chiunque, da questa mattina, sia passato dalle parti di viale dei Martiri, da oggi trasformato in set televisivo per la fiction Rai dedicata a Tina Anselmi. Proprio a Bassano, la prima donna ministro della politica italiana, trascorse gli anni della scuola, frequentando l'istituto magistrale in quella che oggi è la sede del Liceo Brocchi e proprio a Bassano si gira una delle scene ...chiave dell'intera produzione: l'impiccagione di 31 partigiani in viale dei Martiri a cui lei, giovanissima, avrebbe assistito, scegliendo così di aderire alla Resistenza.
Fin dalla notte l'intera area è stata chiusa al traffico per permettere la ricostruzione più possibile fedele delle ambientazioni di quel tragico 26 settembre 1944: l'asfalto del viale è stato interamente coperto di sabbia, sulle finestre di una delle abitazioni che si affacciano sul viale ha fatto la sua comparsa una bandiera nazista e sull'area sacra dei lecci, manichini coperti da lenzuola hanno raffigurato i martiri per la libertà.
Vietato, al momento, riprendere anche solo poche scene della fiction, tanti però i curiosi che telefonino o macchina fotografica alla mano hanno provato a rubare qualche scatto. E per tutti è stato impossibile restare indifferenti di fronte alla ricostruzione in un momento tanto tragico per la città.
Le riprese di “Tina, partigiana della democrazia”, come si intitolerà la fiction proseguiranno in città anche nei prossimi giorni, spostandosi anche tra piazza Terraglio, piazza Castello e il liceo Brocchi. Il tutto per rendere omaggio ad una figura tanto amata anche nel bassanese, come quella di Tina Anselmi.
TG Veneto News
2a Edizione del 29.08.2022
TG Completo
LE DOLOMITI PER TUTTI Sabato 10 e domenica 11 settembre ad Auronzo di Cadore una due giorni di approfondimento organizzata dalla Fondazione Dolomiti Unesco sul tema dell’accessibilità in montagna.
DILUVIO E PIOGGIA DI EMOZIONI NEL DERBY VENETO CONTRO IL VENEZIA Spettacolo allo stadio Tombolato di Cittadella, con una cornice di pubblico di spessore per il derby veneto della serie B che due anni fa valeva il passaggio in serie A e che quest'anno, alla terza giornata di campionato, vale comunque per prestigio e classifica. Sono i padroni di casa di mister Gorini a fare la partita con il Venezia abile però ad approfittare delle poche ma importanti occasioni avute per un match che si chiude sull' 1-1 e permette ad entrambe le formazioni di smuovere la classifica. Cittadella che spinge nel primo tempo e passa, sotto il diluvio, grazie ad Antonucci a metà del secondo tempo. Lagunari che reagiscono e a cinque dal termine trovano il pareggio con Cuisance che sfrutta al meglio un pallone vagante in aria. E'il derby che esalta gli oltre 4000 spettatori, tanti cittadellesi ma molti anche arancioneroverdi approdati direttamente al Tombolato per sostenere il Venezia, retrocesso dalla A e desideroso di tornare subito nella massima serie. Ma l'avversario è tosto, guidato da un mister Edo Gorini, che a Venezia è nato ma che alla squadra della sua città non concede nulla. E che alla fine si rammarica per i tre punti sfumati a pochi minuti dal termine.
ARENA GREMITA PER L'AIDA CON KAUFMANN Serata speciale per il debutto del tenore bavarese nel ruolo di Radames nella penultima replica di stagione per l'allestimento kolossal firmato da Franco Zeffirelli.
QUANDO UN TOMBINO RUMOROSO DIVENTA UN TORMENTO Ha scelto per suo figlio autistico una casa silenziosa, ma un tombino in via San Marco che fa rumore ad ogni passaggio dei mezzi diventa un tormento per il giovane. Open fiber proprietaria dell'impianto sostituirà completamente le chiusure.
UCCISO E FATTO A PEZZI, ARRESTATA LA MOGLIE Nessun coinvolgimento della malavita organizzata, nessun regolamento di conti con l'esterno. Ad uccidere e a fare a smembrare il corpo del 72enne di origini albanesi Shefki Kurti, ritrovato in vari sacchi a pezzi a fine luglio tra le acque del canale Adigetto, in provincia di Rovigo, è stata la moglie. La donna, Nadire Kurti di 68 anni, ha confessato di aver assassinato il marito a colpi d'accetta probabilmente al termine di un litigio. Una volta ucciso, si è spostata in bagno e qui ha provveduto a smembrarlo, a dividerne le parti in alcuni sacchi e a gettarli poi lungo l'Adigetto, a poche centinaia di metri dall'abitazione a Badia Polesine. Sacchi che tra il 28 e il 31 luglio scorso vennero riportati in superficie, anche a causa della grande siccità capace di ridurre ai minimi termini le portate dei corsi d'acqua della zona. Prima una gamba dentro ad un sacco a Villanova del Ghebbo, poi altri resti umani a Lendinara, fino ad arrivare a ricomporre l'intero cadavere. In un mese di indagini i carabinieri del comando provinciale di Rovigo e dei ris di Parma hanno scandagliato a più riprese il fiume, interrogato i testimoni, compresi i familiari e ovviamente la moglie del 72enne, l'ultima ad averlo visto in vita. Inizialmente il coinvolgimento della donna non era tra le piste più accreditate. Decisivo però un sopralluogo che i RIS hanno effettuato nell'abitazione della vittima lo scorso 8 agosto. Tracce di sangue che da quel momento hanno indirizzato ancor di più le indagini. Fondamentali, come sottolinea la procura di Rovigo, a far si che la colpevole, ora ricoverata in una struttura sanitaria del polesine e arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato e distruzione e soppressione di cadavere, crollasse confessando la propria colpevolezza.
INGOIA UNA SCATOLETTA DI TONNO, STAMBECCO SALVATO Domenica 27 agosto salvato da un veterinario e da una guardia provinciale nei pressi del lago di Sorapis uno stambecco che aveva ingerito una scatoletta arrugginita di tonno.
VIALE DEI MARTIRI SET PER TINA ANSELMI Un balzo indietro nel passato, lungo 78 anni, è quello che ha potuto vivere chiunque, da questa mattina, sia passato dalle parti di viale dei Martiri, da oggi trasformato in set televisivo per la fiction Rai dedicata a Tina Anselmi. Proprio a Bassano, la prima donna ministro della politica italiana, trascorse gli anni della scuola, frequentando l'istituto magistrale in quella che oggi è la sede del Liceo Brocchi e proprio a Bassano si gira una delle scene chiave dell'intera produzione: l'impiccagione di 31 partigiani in viale dei Martiri a cui lei, giovanissima, avrebbe assistito, scegliendo così di aderire alla Resistenza. Fin dalla notte l'intera area è stata chiusa al traffico per permettere la ricostruzione più possibile fedele delle ambientazioni di quel tragico 26 settembre 1944: l'asfalto del viale è stato interamente coperto di sabbia, sulle finestre di una delle abitazioni che si affacciano sul viale ha fatto la sua comparsa una bandiera nazista e sull'area sacra dei lecci, manichini coperti da lenzuola hanno raffigurato i martiri per la libertà. Vietato, al momento, riprendere anche solo poche scene della fiction, tanti però i curiosi che telefonino o macchina fotografica alla mano hanno provato a rubare qualche scatto. E per tutti è stato impossibile restare indifferenti di fronte alla ricostruzione in un momento tanto tragico per la città. Le riprese di “Tina, partigiana della democrazia”, come si intitolerà la fiction proseguiranno in città anche nei prossimi giorni, spostandosi anche tra piazza Terraglio, piazza Castello e il liceo Brocchi. Il tutto per rendere omaggio ad una figura tanto amata anche nel bassanese, come quella di Tina Anselmi.
CARO ENERGIA, I COMMERCIANTI ACCENDONO UN CERO A SANT'ANTONIO Dopo gli appelli e gli allarmi, dopo aver chiesto alla politica locale e nazionale di fare qualcosa i commercianti di Padova, letteralmente, non sapendo più a che santo votarsi hanno deciso di rivolgersi direttamente a Sant'Antonio. Non per finta, ma per davvero, in delegazione con a capo il presidente dell'Ascom Patrizio Bertin si sono dati appuntamento di fronte alla basilica del santo, simbolo della città e una volta dentro hanno acceso il cero consegnato al rettore della basilica Padre Antonio Ramina. Un gesto simbolico ma che rende ancor più concreto il livello di esasperazione di un intero mondo produttivo sempre più in ginocchio, abbattuto giorno dopo giorno da rincari, aumenti dei costi delle materie prime e difficoltà che spesso sembrano insormontabili. Secondo Ascom e Confcommercio, nel primo semestre del 2023 potrebbero essere 2500 le imprese costrette a chiudere con la perdita di un qualcosa come circa 7500 posti di lavoro. Ad essere coinvolti saranno tutti i settori. E gli aumenti, inevitabili, toccheranno anche i beni primari, come ad esempio il pane. Rispetto al quadriennio 2016-2020 il prezzo del gas è cresciuto del 1103%. Quello dell'elettricità del 917% con bollette triplicate e possibilità di sopravvivere economicamente sempre più esigue. Sant'Antonio resta l'ultima spiaggia. Tra il sacro ed il profano, con l'auspicio che la politica intervenga al più presto, scongiurando licenziamenti, chiusure e inasprimento possibile della situazione sociale.
MORTO DOPO L’ESPLOSIONE, IN CASA UN ARSENALE E’ ancora interamente blindata, dal nastro bianco e rosso, l’area attorno la casa della tragedia in riviera Silvio Trentin a San Stino di Livenza, si attende il sopraluogo degli artificieri dell’esercito. Nell’abitazione dove Mauro Palamin 60 anni ha trovato la morte mentre l’amico che era con lui Domingo Cusin, 49 anni lotta tra la vita e la morte, è stato trovato un arsenale di reperti ed ordigni bellici. I due uomini appassionati di reperti della Seconda Guerra Mondiale stavano tentando di disinnescare un ordigno, operazione che forse chissà quante volete avevano già fatto, ma questa volta qualcosa è andato storto facendolo detonare. La violenta esplosione ha colpito in pieno il 60enne non lasciandogli scampo, gravissimo l’amico. A cercare di prestare i primi soccorsi un vicino di casa, raccapricciante la scena che gli si è presentate agli occhi. Sono sempre i vicini che danno l’allarme in un attimo arrivano vigili del fuoco, carabinieri e l’elisoccorso. Se per Palamin non c’è nulla da fare si cerca di salvare l’amico 49enne che viene portato dell’ospedale Angelo di Mestre dove è rimasto fino a domenica sera per poi essere trasferito all’ospedale di San Donà di Pive dove è oggi ricoverato in terapia intensiva, in prognosi riservata, le sue condizioni per le ferite riportate sarebbero disperate.
COVID. SOS CONTAGI, NUOVA CAMPAGNA VACCINALE IN AUTUNNO Il covid torna a correre, sempre più veloce. La discesa dei contagi si è arrestata ormai da qualche settimana. L'autunno è alle porte e il virus dovrà essere combattuto con nuovi strumenti capaci di vincere le nuove varianti. Vaccino anti covid e anti influenzale saranno somministrati separatamente. Il nuovo vaccino è atteso anche nei corridoi degli ospedali, dove il tasso di positività di medici e infermieri, tra i primi ad essere vaccinati, rimane alto. Non solo personale medico: il numero di vicentini ricoverati nei reparti covid nell'Ulss 8, una quarantina, non è da sottovalutare
ANCORA MORTI SULLE STRADE DEL VERONESE Continua la strage sulle strade del Veneto ed è il veronese tra le province più colpite. E' cominciata nel peggiore dei modi questa settimana sulle strade veronesi. Dopo i numerosi incidenti dei giorni scorsi, da registrare questa mattina due morti in altrettanti incidenti accaduti a Cologna Veneta e a Peschiera del Garda.
ITALEXIT: ”BASTA CHIACCHIERE SULL’AUTONOMIA” Presentazione delle liste di Italexit, la formazione euroscettica e antisistema di Gianluigi Paragone questa mattina all'Hotel Catullo di San Martino Buonalbergo
CARO BOLLETTTE, IL GRIDO DEGLI AGRICOLTORI: “NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE” Crisi energetica e caro bollette. La visita nel Veronese del presidente nazionale della confederazione agricoltori Fini è l’occasione per chiedere al governo che verrà sia liquidità che politiche attive contro i rincari e la crisi energetica: “siamo stufi di promesse”, dicono gli imprenditori agricoli.
GAZEBO E AUTONOMIA LA LEGA TORNA ALLE ORIGINI Tutti in posa! Foto di gruppo tra mal di pancia e visi soddisfatti della squadra che la lega ha messo in campo per le elezioni politiche che da qui al 25 settembre, data del voto, daranno vita al nuovo governo del paese. La presentazione ufficiale al K3 nella sede della Lega trevigiana, quella che ha visto decimati i candidati. Malumori? Alberto Stefani commissario Lega del Veneto ne fa una questione di pura matematica. Una Lega quella veneta che torna alle origini, tra la gente, nei mercati con i gazebo, il tempo è tiranno poco meno di un mese per convincere gli elettori, i veneti e per recuperare quel divario che di sondaggio in sondaggio vede Fratelli d’Italia, alleato nella coalizione, prendere il largo. L’attualità entra a gamba tesa nella campagna elettorale che per la Lega parla di Flat tax, quota 41, controllo dell’immigrazione e così il caro energie con le bollette stellari diventano un nodo da sciogliere al più presto. Parola d’ordine e slogan della campagna elettorale “mettere il Veneto al sicuro” da questa crisi. E se la crisi economia morde la questione autonomia non passa in secondo piano ma rimane il faro che guida la Lega veneta
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