28.07.2022
Da Recoaro, Arsiero, Brogliano, fino a Trissino, Tonezza, Valli del Pasubio: Sono 20 i comuni che si vedranno razionare drasticamente l'acqua. Le piogge degli ultimi giorni non hanno avuto alcun effetto benefico sulla condizione di siccità prolungata. A farne le spese in particolare la fascia montana e Pedemontana. E questa mattina, dati alla mano, sono state comunicate le prime richieste ai sindaci per l'emissione di ordinanze di razionamento. Nel week end Viacqua aveva inviato le prime autobotti nelle colline ...sopra Schio per rifornire un serbatoio a Monte di Magrè e sul Tretto per 1300 abitanti.
TG Veneto News
2a Edizione del 28.07.2022
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ARMATO DI PISTOLA TRA I NEGOZI, ECCO IL VIDEO CHOC Non c'è pace a Jesolo, località balneare al centro della cronaca con periodicità preoccupante oramai da diverse settimane. Fortunatamente l'ultima notizia in ordine di tempo è buona e riguarda l'arresto, a 25 giorni di distanza, dell'aggressore che nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso tentò di uccidere con un coltello un minorenne, al termine di una lite in centro città. La persona arrestata, ora in carcere, è un giovane residente nel trevigiano accusato di tentato omicidio. A lui gli agenti della squadra mobile della questura di Venezia e del commissariato di Jesolo sono arrivati dopo giorni intensi di indagine da parte della procura della repubblica del capoluogo lagunare. Gli stessi che da giorni sono a caccia dei responsabili della sparatoria di martedì notte, con il ferimento di un uomo e colpi d'arma da fuoco tra la gente. Si cerca ovviamente anche l'arma, e sul web spunta un video choc che ritrae una persona, forse proprio colui che ha sparato l'altra sera, che si aggira con preoccupante tranquillità tra gli scaffali di un negozio. Sguardo al cellulare, camminata tranquilla. Tutto normale non fosse per l'arma, probabilmente una pistola, infilata nei pantaloni. Con cui l'uomo immortalato nel video ha passeggiato per chissà quanto, tra le vie di Jesolo e fianco a fianco con residenti e turisti piombati, ad un certo punto, nella paura.
COVID, ANCORA 100 RICOVERI MA CONTAGI IN DISCESA Resta dunque ancora alto il numero dei pazienti ricoverati per o con il Covid con numeri che ricordano la situazione vissuta a dicembre e gennaio. Su cento pazienti che finiscono in ospedale 31 arrivano per il covid i restanti 69 sono i cosiddetti Covid “per caso” ovvero pazienti che entrano in ospedale per altre patologie e si scoprono postivi asintomatici. La maggioranza è ricoverata in area medica e in geriatria, 6 tra terapia intensiva e subintensiva e non mancano anche piccoli pazienti in pediatria. Diverso l’approccio del ricovero rispetto a mesi orsono. L’azienda ha infatti deciso di creare delle “bolle” per i pazienti positivi all’interno dei reparti cosiddetti “puliti” in modo da portare avanti anche l’assistenza ordinaria degli asintomatici. Se la pressione ospedaliera rimane ancora costante i segnali positivi di un cambiamento lo da la curva dei contagi che ha un plateau ridotto
VENDITTI E DE GREGORI, EMOZIONI PER 4000 Un rigore tirato a porta vuota nel cuore degli oltre 4000 in piazza degli Scacchi: impossibile non fare centro, per due campioni della canzone d’autore, protagonisti del tour dell’estate che, di tappa in tappa, da un tutto esaurito all’altro, migliora complicità e affiatamento. Sul palco, Antonello Venditti e Francesco De Gregori si scambiano strofe, ritornelli e carezze, unendo le voci per raddoppiare le emozioni. Bomba o non bomba, virus o non virus, finalmente eccoli a Marostica, per l’appendice del Summer Festival che recupera il concerto rinviato due settimane fa causa De Gregori positivo al Covid. La scaletta è senza respiro: 32 brani equamente spartiti, un omaggio al comune amico Lucio Dalla, quasi tre ore ininterrotte di musica e poche, pochissime chiacchiere.
MARIA, MORTA A 7 ANNI. APERTA UN’INCHIESTA Il lago è tornato alla sua placida normalità: il canto delle cicale, l’ombra degli alberi sugli asciugamani, le bracciate da una sponda all’altra. Ma le ortensie rosa lasciate dalla pro loco di Revine, sono per Maria, 7 anni: sono il fresco segno della tragedia di mercoledì pomeriggio. Il fascicolo che si apre in procura a Treviso l’atto formale e di indagine del dramma. I portoni sbattuti al san Giuseppe, una triste conseguenza. Maria è morta in questo specchio d’acqua. Fuggiva dalla guerra in Ucraina, ha trovato la morte sulle sponde del lago, in un metro d’acqua. Maria Markovetska, con la mamma e la sorellina, da marzo erano ospiti del san Giuseppe di Vittorio Veneto. Proprio con il grest del collegio la bimba era venuta al lago santa Maria. Una 50ina di ragazzini, diversi gli animatori. Erano arrivati alle 10, qualche attività all’ombra, il giro del lago, il pranzo. Un bagno rinfrescante: verso le 15 una delle accompagnatrici non vede più Maria. Scatta la ricerca improvvisata, attorno al lago, le domande alla gente. Ma Maria non è nei pressi del lago. E’ dentro. Una coppia belga si accorge di qualcosa sotto i loro piedi, vede una macchia di colore: è il costumino rosso della piccola. In quel momento arriva un vigile del fuoco, si getta nel lago, recupera la bimba e inizia le manovre di rianimazione. Si alterneranno a lui un’infermiera e il gestore del bar. Il massaggio cardiaco continua fino all’arrivo del personale sanitario. La chiamata alla centrale del Suem è delle 15,50. Seguiranno pompieri e carabinieri. 90 minuti in tutto per cercare di riportare Maria alla vita. Invano. E così oggi si parla di un allarme dato troppo tardi, di una tragedia evitabile. Di una fatalità. Ci sono le lacrime degli educatori, il silenzio del collegio.
LUCIA RASU: «VOGLIAMO GIUSTIZIA PER NOSTRA FIGLIA» Nuovo presidio questa mattina in piazza Bra per chiedere la verità sulla morte di Lucia Raso, la 37enne veronese deceduta in baviera a novembre 2020, dopo essere caduta dalla finestra dell'abitazione del suo ragazzo che risulta indagato. La famiglia della giovane donna chiede giustizia
ORRORE TRA I RIFIUTI, SPUNTA UNA GAMBA MOZZA Un cumolo di rifiuti e in mezzo una gamba umana. La macabra scoperta è stata fatta questa mattina nei pressi di una chiusa dell’Adigetto, un canale di derivazione dall’Adige e Villanova del Ghebbo, nel cuore del polesine. Sono stati i tecnici del consorzio di bonifica a chiamare i carabinieri. L’arto, con ogni probabilità mozzato è stato ripescato dal canale da uno speciale nastro trasportare. Il medico legale è sicuro che si tratta della gamba sinistra, non si sa se di uomo o una donna. Lo stesso medico legale ha confermato che era in acqua da poco tempo, nonostante le alte temperature non presentava segni evidenti di decomposizione. I carabinieri stanno vagliando le denunce di persone scomparse di recente, una delle ipotesi è che la gamba sia stata trasportata dalla corrente anche per molti chilometri, prima di rimanere incastrata nel macchinario. Anche i vigili del fuoco sono coinvolti nelle indagini, un gruppo di sommozzatori ha iniziato a scandagliare il canale alla ricerca di eventuali altri resti. Quello di questa mattina è il secondo ritrovamento di resti umani in Polesine nel giro di pochi mesi. Lo scorso 4 aprile in una secca del Po all’altezza di Santa Maria Maddalena a Occhiobello da un borsone incagliato tra i sassi spuntò il tronco di una donna. Testa, braccia e gambe mozzate. Gli inquirenti hanno diffuso anche le foto dei vestiti: una camicia blu con ricami colorati, un paio di jeans e una giacca rosa, con la speranza che qualcuno potesse riconoscere la donna. Giovane sui trent’anni probabilmente uccisa e gettata in acqua da poche settimane. Ma dopo quasi 120 giorni quei resti sono ancora senza un nome.
CHIUDE UNA DELLE ULTIME BOTTEGHE ARTIGIANE DELLA CITTA' Olivo Facchin e Franca Stefan sfornano brioche, panini e pizzette da quasi quarant'anni a Padova. Nella loro pasticceria artigianale di via Belzoni, a pochi passi dal Portello, il via vai è continuo fin da quando alzarono la serranda per la prima volta nel 1984. Oggi però è un giorno particolare, l'ultimo della loro lunga attività, con clienti e amici che sono passati per un saluto, un ultimo assaggio, un piccolo rinfresco per ringraziare chi come loro ha rappresentato per anni un punto di riferimento per Padova e i padovani, ma anche per i tanti studenti passati almeno una volta di qua. Fiori e saluti per Franca, strette di mano e sorrisi per Olivo che compiuti i 67 anni si godrà la pensione.
CANALI IN SECCA, SCONGIURATO IL BLOCCO DELL'INCENERITORE L'inceneritore di Padova, per il momento, non sarà spento e continuerà a svolgere la sua funzione, quella cioè di bruciare ogni giorno quasi 500 tonnellate di rifiuti, 150 prodotti dalla sola città del santo e il resto proveniente dai paesi vicini. Il rischio di un suo spegnimento, a causa della mancanza d'acqua necessaria per raffreddarne gli impianti, per il momento è scampato ma la situazione rimane critica e a breve potrebbe essere necessario bloccare tutto, con i rifiuti che dovrebbero trovare una sistemazione alternativa. Nonostante l'afa e il caldo di questi giorni, le piogge cadute in provincia hanno tamponato la situazione e innalzato, anche se di poco, il livello di alcuni corsi d'acqua principali. Centimetri che danno all'inceneritore la possibilità di lavorare ma che non devono illudere. L'altra emergenza principale è quella recente, dell'inquinamento nei corsi d'acqua della città. Scarichi fuori legge, da abitazioni e attività non allacciati alla rete fognaria, sono emersi nei giorni scorsi con il pericolo, reale, di un'emergenza sanitaria e igienica se la carica batterica dovesse rivelarsi troppo alta. Arpav ha effettuato dei rilievi i cui esiti non sono ancora stati resi noti. Nel frattempo sono state sospese le operazioni di recupero dei pesci in alcuni tratti dei canali per spostarli dove c'è più acqua. Questo proprio per evitare rischi sanitari per le persone incaricate di recuperare la fauna ittica. Servirebbe comunque altra pioggia, quella dei giorni scorsi non risolve i problemi.
SICCITA'. AUTOBOTTI E ACQUA RAZIONATA IN 20 COMUNI Da Recoaro, Arsiero, Brogliano, fino a Trissino, Tonezza, Valli del Pasubio: Sono 20 i comuni che si vedranno razionare drasticamente l'acqua. Le piogge degli ultimi giorni non hanno avuto alcun effetto benefico sulla condizione di siccità prolungata. A farne le spese in particolare la fascia montana e Pedemontana. E questa mattina, dati alla mano, sono state comunicate le prime richieste ai sindaci per l'emissione di ordinanze di razionamento. Nel week end Viacqua aveva inviato le prime autobotti nelle colline sopra Schio per rifornire un serbatoio a Monte di Magrè e sul Tretto per 1300 abitanti.
BOTTE, VIOLENZE, ESTORSIONI. VIAGGIO TRA LE BABY GANG Viaggio nella baby gang che terrorizzava a Verona. Agivano soprattutto in Borgo Roma e in centro città i componenti della baby gang arrestati l'altra mattina dagli agenti della polizia scaligera. Tutti giovanissimi, c'è chi ha solo 16 anni
LUCE E GAS, IL VERO PERICOLO E’ PER L’AUTUNNO E' polemica sugli aumenti di luce e gas comunicati con lettera da Agsm Aim. In realtà stiamo pagando di più in bolletta da un anno, e i costi sono aumentati di almeno 14 volte rispetto ad allora. I veri problemi però, sembrano poter arrivare in autunno soprattutto per la produzione industriale
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