19.07.2022
Una vigna che guarda la Laguna. Il silenzio del chiostro. La contemplazione di una chiesa del 500. San Francesco alla Vigna, sestiere di Castello, scala la classifica dei Luoghi del cuore, promossa dal fondo per l'ambiente italiano. A poco più di due mesi dal lancio dell’undicesima edizione, la classifica provvisoria vede il complesso conventuale veneziano primo fra i luoghi veneti più votati.
Un impianto della chiesa risale alla prima metà del Cinquecento, quando accanto alla piccola chiesa dedicata a San ...Marco se ne costruì una più grande che venne intitolata a San Francesco. Nello stesso periodo il convento, già esistente, fu reso più spazioso. Il nome del complesso deriva dai vigneti appartenenti alla famiglia Ziani, proprietaria del terreno su cui sorge: i più estesi e fecondi di tutta Venezia.
“I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale del nostro Paese mette in classifica dai parchi storici alle chiese, passando per borghi, vie panoramiche e botteghe storiche. 300.000 i voti on-line e cartacei ad oggi. Scorrere i luoghi votati regala stupore e curiosità: dalla classifica emergono ad
esempio dei filoni tematici, uno tra tutti quello delle strade storiche. Ma tra i luoghi più particolari, la classifica italiana segnala anche i Basalti colonnari del Parco San Marco a Gambellara (VI), prismi di origine vulcanica risalenti all’epoca geologica dell’Eocene e votati per incentivarne la tutela. Al termine del censimento al primo, secondo e terzo luogo classificato, infatti, andranno rispettivamente
50, 40 e 30.000 euro.
Tra i posti veneti segnalati c'è anche il Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri a Rosolina (RO)
Si potrà votare fino al 15 dicembre 2022.
TG Veneto News
2a Edizione del 19.07.2022
TG Completo
UCCISO DAL FUNGO KILLER Era stato il primo caso diagnosticato in Veneto e oggi è anche il primo decesso registrato: un uomo di 70 anni, trovato positivo alla candida aurea, non ce l'ha fatta. La trasmissione della Candida, in Italia, è in aumento: il ministero della salute ha diramato una circolare perchè cresca l'attenzione.
“LA MONTAGNA NON E’ NEMICA”, IN 200 ALLA VEGLIA PER GIANMARCO ED EMANUELA C’è lo stemma del Gruppo della Montagna Mino Donà, a lato dell’altare e a fianco di don Andrea Guglielmi, mentre l’abate di Santa Maria in Colle intona canti, scandisce riflessioni e preghiere, chiama letture e salmi. Additare ora la montagna come nemica, sarebbe far torto al ricordo di Gian Marco Gallina e della fidanzata Emanuela Piran, la bassanese che sognava un giorno di gestire il Rifugio Capanna Ghiacciaio: felici in alta quota li ritrae anche la foto nel libretto che guida la veglia funebre. La sciagura della Marmolada ha obbligato i genitori della coppia a scalare le vette del dolore. Li sorregge l’abbraccio di familiari, amici, conoscenti. Con loro anche il sindaco Elena Pavan. In 200 hanno riempito la chiesa di San Francesco, aspettando i funerali, sabato, alle 10.30, nel duomo di Montebelluna.
DUE GIULIETTE PER OMAGGIARE SHAKESPERARE Debutta al romano uno spettacolo di danza ispirato alla vicenda di Romeo e Giulietta. Sul palco l'etoile Eleonora Abbagnato insieme, per la prima volta, alla figlia di 10 anni
SICCITA’, GRANDINE E VENTO I FLAGELLI DI QUESTA ESTATE Mentre si abbassano le falde idriche per irrigare i campi, si contano i danni della recente grandinata. Incontro a Cerea tra gli agricoltori e i rappresentanti della Regione.
DOPO LA BATOSTA, A VERONA E' DIALOGO NEL CENTRODESTRA Lunedì il debutto del nuovo consiglio comunale di Verona e la presentazione della rosa dei 10 assessori che guideranno la città scaligera nei prossimi 5 anni di governo Tommasi. L’opposizione, tutta di centrodestra, sembra aver imparato la lezione e inizia a dialogare
SAN FRANCESCO ALLA VIGNA SCALA LA CLASSIFICA FAI Una vigna che guarda la Laguna. Il silenzio del chiostro. La contemplazione di una chiesa del 500. San Francesco alla Vigna, sestiere di Castello, scala la classifica dei Luoghi del cuore, promossa dal fondo per l'ambiente italiano. A poco più di due mesi dal lancio dell’undicesima edizione, la classifica provvisoria vede il complesso conventuale veneziano primo fra i luoghi veneti più votati. Un impianto della chiesa risale alla prima metà del Cinquecento, quando accanto alla piccola chiesa dedicata a San Marco se ne costruì una più grande che venne intitolata a San Francesco. Nello stesso periodo il convento, già esistente, fu reso più spazioso. Il nome del complesso deriva dai vigneti appartenenti alla famiglia Ziani, proprietaria del terreno su cui sorge: i più estesi e fecondi di tutta Venezia. “I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale del nostro Paese mette in classifica dai parchi storici alle chiese, passando per borghi, vie panoramiche e botteghe storiche. 300.000 i voti on-line e cartacei ad oggi. Scorrere i luoghi votati regala stupore e curiosità: dalla classifica emergono ad esempio dei filoni tematici, uno tra tutti quello delle strade storiche. Ma tra i luoghi più particolari, la classifica italiana segnala anche i Basalti colonnari del Parco San Marco a Gambellara (VI), prismi di origine vulcanica risalenti all’epoca geologica dell’Eocene e votati per incentivarne la tutela. Al termine del censimento al primo, secondo e terzo luogo classificato, infatti, andranno rispettivamente 50, 40 e 30.000 euro. Tra i posti veneti segnalati c'è anche il Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri a Rosolina (RO) Si potrà votare fino al 15 dicembre 2022.
CALDO E SICCITÀ: VOLANO I PREZZI DI FRUTTA E VERDURA Fare la spesa di frutta e verdura anche al mercato è diventato caro, complice la crisi economica ma anche la siccità. Non va meglio per gli ambulanti che in piazza sotto il sole attendono i clienti. Se la crisi ha aumentato i costi di gestione, la piaga della siccità rischia di dare il colpo finale ad un settore già in difficoltà per l’avanzata dei centri commerciali. La merce deperisce in fretta, lo sbalzo dentro fuori dalle celle frigorifere danneggia il prodotto e il giorno dopo non è più vendibile. Temperature in vertiginosa salita, la siccità che inaridisce i cambi e brucia le colture: il rischio è che, tra una quindicina di giorni, sui banchi del mercato non si trovino più tanti prodotti A rischio anche il biologico: terreni in sofferenza. I prezzi schizzano in alto, già al mercato ortofrutticolo, e gli ambulanti preferiscono comprare meno per cercare di vendere quel poco. O addirittura non comprare
WEST NILE, ANZIANO GRAVE Un altro anziano ricoverato per una forma grave di West Nile. Padova epicentro del virus delle zanzare. Cinque contagiati in pochi giorni, per uno si attente gli esiti degli esami di laboratorio. Ma il fenomeno si conferma preoccupante. L'ultimo caso in Azienda Ospedale, un uomo di 72 anni di Anguillara Veneta è stato ricoverato d'urgenza con un quadro clinico complesso. L'anziano si trova nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica, la diagnosi ha confermato la presenza di un'encefalite virale. Le sue condizioni sarebbero al momento stabili. Solo pochi giorni fa il decesso di un anziano di ottantatré anni di Piove di Sacco, positivo al West Nile. Se l'autopsia dimostrerà che la morte è stata causata dal virus delle zanzare, sarà la prima vittima in Italia dal 2020. Si teme un altro 2018.
AI PIEDI DELLA MONTAGNA PER RIFLETTERE La Fondazione Dolomiti Unesco porta lo scrittore Matteo Righetto sotto la parete sud della Marmolada per un evento dedicato al rapporto tra uomo e montagna.
IL LAVORO CHE CAMBIA E DIVENTA “IBRIDO” Nel 2030 in Veneto mancheranno 150mila lavoratori tra i 30 e i 64 anni. Tra il 2002 e il 2022 le fascie di età tra i 15 e i 44 anni e quella tra i 45 e 64 anni in Italia si sono eguagliate a differenza del resto del modo è l’analisi dei dati dell’agenzia regionale Veneto Lavoro. Un quadro che oggi costringe politica e mondo sindacale ad una riflessione su quello che sarà il mondo del lavoro in futuro. Mercato del lavoro che in Veneto nel primo semestre dell’anno è tornato ai livelli occupazionali pre pandemia del 2019 con un saldo occupazionale positivo per di oltre 77mila posti di lavoro dipendente, con un incremento delle assunzioni del 30% rispetto al 2021. Ma se nella prima parte dell’anno c’è stato un consistente recupero a giugno si assiste ad un rallentamento con un calo della domanda di lavoro del 3% rispetto all’anno scorso. 115 mila quest’anno i lavoratori disoccupati, 56mila quelli nei primi sei mesi dell’anno in maggioranza donne eppure mancano lavoratori, un 38% nel manifatturiero e un 30% nella ristorazione In un contesto lavorativo sempre più fluido si inserisce anche la fuga dal posto di lavoro, 25mila le dimissioni volontarie rispetto al 2021 Il futuro del lavoro dopo il Covid dunque parla di riorganizzazione e vira verso una modalità “ibrida” incerto tra una maggiore produttività e il miglior benessere. Sul tavolo della concertazione quindi il riuscire a coniugare il lavoro da remoto con quello in presenza, il concetto di settimana corta che stanno sperimentando altri paesi, colmare il gap digitale, più formazione per una redifinizione delle competenze ma anche maggior benessere prevenendo stress e riduzione delle perdite di tempo, lo sviluppo dell’atteggiamento positivo e la creatività del lavoratore
IL QUESTORE CHIUDE VILLA BONIN: “TROPPE AGGRESSIONI Dopo una serie di episodi di violenza accaduti all'interno e fuori da Villa Bonin il questore Paolo Sartori chiude il locale per 8 giorni per una serie di risse, aggressioni e pestaggi tra giovani clienti. L'ultimo episodio è accaduto lo scorso fine settimane con due distinti episodi di violenza che hanno avuto come vittime due ragazzi finiti al pronto soccorso dopo l'intervento del 118.
L'ESTATE DEI ROGHI, IN FIAMME BOSCHI E CITTA' E' l'estate dei roghi. Dal Carso a Bibione ai centri città. Il maxi incendio scoppiato a Trieste sta rendendo difficili i collegamenti sulle principali reti viarie. Chiusa la ferrovia: caos treni con decine di convogli cancellati e ritardi di diverse ore. Nonché l'autostrada A4: le fiamme incontenibili provenienti da quattro diversi focolaio si sono propagate tanto da costringere al blocco del tratto da Redipuglia e Lisert in direzione Trieste ma Autovie venete ha successivamente disposto anche la chiusura in direzione opposta verso Venezia. Il rogo ed il fumo si sono pericolosamente avvicinati anche al casello di Lisert, arrivati a meno di duecento metri si è deciso per l'evacuazione del personale. Per domare le fiamme, su un fronte di circa 10 km, sono impegnati equipaggi provenienti dall’intero Friuli Venezia Giulia. Ancora ignote le cause del rogo ma le temperature roventi non aiutano. Quasi in contemporanea in centro a Padova una colonna di fumo visibile dal centro città: è la discoteca Factory che va a fuoco. A scatenare le fiamme si pensa proprio il caldo bollente: il tetto in lamiera si sarebbe surriscaldato al punto tale da far scoppiare il rogo a contatto con delle cianfrusaglie riposte nel sottotetto. Pompieri al lavoro sopra l'edificio: uno dei centri della movida universitaria gestito da un padovano, per fortuna chiuso per ferie, dentro non c'era nessuno. Tanta la paura per le due famiglie che abitano nell'edifico a fianco e soprattutto per il vicino distributore di benzina.
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