02.11.2024
La strage del pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre, la procura di Venezia chiede ancora tempo per concludere l’inchiesta, altri sei mesi. Per arrivare alla tanto attesa verità probabilmente non prima della prossima primavera. La rete che chiude l’area sotto il cavalcavia teatro della tragedia è diventata una sorta di altare laico dove a memoria di quella terribile serata ci sono, solo anneriti dallo smog, fiori in plastica e i pupazzetti per le piccole vittime. Qualcuno ha portato anche una ...lapide con tanto di data di nascita e morte e i lumini portati dai famigliari che ad ottobre di quest’anno sono tornati per ricordare i loro cari. Una tragedia per chi ha perso i famigliari un calvario per i feriti. Ma per la verità bisogna ancora aspettare gli accertamenti sono particolarmente complessi da qui la necessità di maggior tempo e il pensiero va inevitabilmente alle vittime. Escluso il malore dell’autista che aveva cercato di tenere in strada il pullman fino a varco nel cavalcavia dove il mezzo si è infilato precipitando, le analisi tecniche hanno portato ad individuare nella rottura dello sterzo la probabile causa della perdita di controllo del bus.
TG Veneto News
2a Edizione del 02.11.2024
TG Completo
NEONATO PICCHIATO E SEVIZIATO, ARRESTATO IN OSPEDALE IL PAPA' A Padova un 22enne è stato arrestato in flagranza mentre seviziava e infliggeva dolore al figlio di appena cinque mesi, ricoverato per le gravi percosse. La violenza attuata dal 22enne sia a casa che nel reparto di pediatria.
PARTITE IVA, SEMPRE PIU' STRANIERI IMPRENDITORI IN VENETO Cala il numero delle partite IVA aperte da veneti e italiani. Cresce il numero delle attività gestite da stranieri, ed in particolare da cittadini di origine cinesi, rumeni e marocchini.
LA CASA DEL BEATO TORNA ALL’ANTICO SPLENDORE Riapre domani, dopo i lavori di restauro, la Casa Natale di Albino Luciani, il pontefice figlio della montagna bellunese. L'ultima volta che il Beato vi soggiornò fu nel marzo del 1978, pochi mesi prima dell'elezione a pontefice.
LA STRAGE DIMENTICATA SEI MESI PER LA VERITA' La strage del pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre, la procura di Venezia chiede ancora tempo per concludere l’inchiesta, altri sei mesi. Per arrivare alla tanto attesa verità probabilmente non prima della prossima primavera. La rete che chiude l’area sotto il cavalcavia teatro della tragedia è diventata una sorta di altare laico dove a memoria di quella terribile serata ci sono, solo anneriti dallo smog, fiori in plastica e i pupazzetti per le piccole vittime. Qualcuno ha portato anche una lapide con tanto di data di nascita e morte e i lumini portati dai famigliari che ad ottobre di quest’anno sono tornati per ricordare i loro cari. Una tragedia per chi ha perso i famigliari un calvario per i feriti. Ma per la verità bisogna ancora aspettare gli accertamenti sono particolarmente complessi da qui la necessità di maggior tempo e il pensiero va inevitabilmente alle vittime. Escluso il malore dell’autista che aveva cercato di tenere in strada il pullman fino a varco nel cavalcavia dove il mezzo si è infilato precipitando, le analisi tecniche hanno portato ad individuare nella rottura dello sterzo la probabile causa della perdita di controllo del bus.
AGGRESSIONI IN CORSIA, ZAIA: “ATTO IGNOBILE, SERVONO AGGRAVANTI” Quanto accaduto a Cittadella rappresenta l'ennesimo episodio di aggressione ai danni di personale ospedaliero. Un problema sempre più frequente anche nel nostro territorio. Quattro le persone rimaste ferite. Il più grave uno dei carabinieri intervenuto per fermare il 35enne, ferito al collo e ad una guancia è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Solo ferite leggere, invece, per il personale Sanitario, categoria sempre più spesso nel mirino. Proprio preservare l' incolumità di medici ed infermieri, assicura il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna sono allo studio diverse iniziative. Sull'episodio di Cittadella è intervenuto oggi anche Governatore Zaia che ha espresso la sua solidarietà al personale ospedaliero coinvolto, chiedendo anche che vengano introdotte aggravanti specifiche per le aggressioni in corsia. Un pensiero pienamene condiviso anche dai sindacati che da tempo sottolineano i rischi corsi quotidianamente da medici ed infermieri.
IN OSPEDALE ARMATO DI COLTELLO, FERISCE 4 PERSONE “Complottisti, siete tutti servi del potere”. Urlando queste parole un uomo di 34 anni – che soffre di problemi psichiatrici, armato di coltello con una lama lunga 25 centimetri - ha seminato il caos stamattina in pronto soccorso a Cittadella, ferendo due infermieri, un medico e un brigadiere dell'Arma. L'escalation di violenza è esplosa negli spazi del 118 dove vengono presi in carico i pazienti: qui è stato aggredito e colpito ad una spalla un infermiere. Dopo di lui è toccato a un medico, che ha cercato di parare i colpi. Allertate dalla cittadinanza, le forze dell'ordine erano già sulle tracce del violento e si sono precipitate in ospedale per bloccarlo ed impedire che la situazione degenerasse ulteriormente.
IN 500 PER AIUTARLO, MARCO MUORE DOPO IL TRAPIANTO
"DOBBIAMO SOSTITUIRCI ALLE ISTITUZIONI" Nuova dimostrazione della cooperativa paratodos a Quinzano. Oggi liberata l'area dagli arbusti, cercando di convincere il comune alla concessione dell'area per i migranti.
STALKING E AGGRESSIONI, TRE DENUNCE AL GIORNO Violenza sulle donne: sempre più segnalazioni alla Procura di Verona dove è stato istituito un pool dedicato ai reati contro la persona.
PIAZZA SAN MARCO BLINDATA ARRIVA MATTARELLA Sarà una Piazza San Marco Blindata quella che accoglierà il presidente della Repubblica lunedì 4 novembre per la celebrazione della festa delle forze armate. La macchina della sicurezza è quella collaudata per l’ultima visita per la visita nel capoluogo lagunare di Papa Francesco. Chiuse tutte le attività attorno alla piazza e lunga la riva e non manca qualche mogugno.
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