26.10.2024
Documenti e moduli da compilare, attese agli sportelli sempre più eterne. Un incubo per gli imprenditori. La burocrazia in Italia è diventata un problema non da poco, che sta creando una ricaduta economica alta alle aziende. Solo per il Veneto la lentezza della Pubblica Amministrazione costa dieci miliardi di euro all'anno.
Va comunque osservato come la situazione sia diversa nel Paese. Nonostante i tempi di rilascio di permessi e di autorizzazioni elevati, la nostra Regione possiede le istituzioni pubbliche più ...efficienti d'Italia. Ad affermarlo è un indice che analizza la qualità della Pubblica Amministrazione nelle varie Province italiane. Livelli di eccellenza al Nord e in particolare in Veneto. Treviso è al terzo posto della classifica. Tre posizioni più in basso troviamo Venezia. Seguono Vicenza e Padova, rispettivamente al nono e all'undicesimo posto. Poco sotto la graduatoria Belluno, Verona e Rovigo, quest'ultima al 42esimo posto a livello nazionale. Dati incoraggianti che fanno riferimento non solo ai servizi pubblici, ma anche all'attività economica territoriale, la giustizia, la corruzione, il livello culturale e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Pubblica Amministrazione che però in Regione non viene vista di buon occhio. 73 imprenditori su 100 affermano di far ancora fatica a rispettare le procedure imposte dalle istituzioni pubbliche.
Si chiede di semplificare il quadro normativo e di ricevere risposte più immediate da parte degli uffici pubblici.
TG Veneto News
2a Edizione del 26.10.2024
TG Completo
BUROCRAZIA LENTA: CONTO DA 10 MILIARDI Documenti e moduli da compilare, attese agli sportelli sempre più eterne. Un incubo per gli imprenditori. La burocrazia in Italia è diventata un problema non da poco, che sta creando una ricaduta economica alta alle aziende. Solo per il Veneto la lentezza della Pubblica Amministrazione costa dieci miliardi di euro all'anno. Va comunque osservato come la situazione sia diversa nel Paese. Nonostante i tempi di rilascio di permessi e di autorizzazioni elevati, la nostra Regione possiede le istituzioni pubbliche più efficienti d'Italia. Ad affermarlo è un indice che analizza la qualità della Pubblica Amministrazione nelle varie Province italiane. Livelli di eccellenza al Nord e in particolare in Veneto. Treviso è al terzo posto della classifica. Tre posizioni più in basso troviamo Venezia. Seguono Vicenza e Padova, rispettivamente al nono e all'undicesimo posto. Poco sotto la graduatoria Belluno, Verona e Rovigo, quest'ultima al 42esimo posto a livello nazionale. Dati incoraggianti che fanno riferimento non solo ai servizi pubblici, ma anche all'attività economica territoriale, la giustizia, la corruzione, il livello culturale e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Pubblica Amministrazione che però in Regione non viene vista di buon occhio. 73 imprenditori su 100 affermano di far ancora fatica a rispettare le procedure imposte dalle istituzioni pubbliche. Si chiede di semplificare il quadro normativo e di ricevere risposte più immediate da parte degli uffici pubblici.
SPETTACOLI E MISTERO : TRA LEGGENDE E REALTA' Novembre sarà un mese di mistero e leggenda, questa atmosfera suggestiva aprirà le porte al : “ Festival Veneto Spettacoli di Mistero” che celebra le leggende e i racconti oscuri di un territorio ricco di storia, dal mare alle montagne. “Alla riscoperta del nostro immaginario collettivo in un Veneto misterioso” osserva l'Assessore Corazzari. Quest'anno la rassegna propone quasi 80 spettacoli, tutti ispirati a storie e tradizioni che esplorano gli elementi Terra e Aria, riscoprendo i valori e le identità culturali del nostro territorio. Aggirando tra luoghi leggendari e misteriosi del Veneto, un tesoro lontano e nascosto dai classici itinerari turistici.
MOUSSA, SIT IN DELLA LEGA IN STAZIONE: “SOLIDARIETÀ ALLE FORZE DELL’ORDINE” La lega manifesta in stazione a Verona in favore delle forze dell'ordine. Attacca l’amministrazione per il lassismo sul tema sicurezza e chiede il ritiro della delega all’assessore Buffolo
TUTTI VOGLIONO IL VACCINO: MAXI FILA E LUNGHE ATTESE A VICENZA Vaccini gratis, open day a Vicenza. Maxi fila lungo la strada fin dal mattino e attesa di un’ora e mezza. Adesione massiccia proteggersi da Covid e influenza
PROCESSO TURETTA, BATTAGLIA LEGALE PER L’ERGASTOLO Quattro ore di interrogatorio incalzato prima dal Pm poi dai legali di parte civile. Il racconto dell’orrore tra sguardi bassi, lacrime e silenzi. Dettagli che fanno rabbrividire. Per l’avvocato difensore Giovanni Caruso non basta, “è doveroso conoscere l’imputato”: chi è Filippo Turetta. Dagli studi alla pallavolo, le poche amicizie e quella prima e unica relazione con Giulia Cecchettin. “Ero troppo soffocante, non volevo che uscisse con le amiche, ero ossessionato dal nostro rapporto”. L’ennesimo litigio e nel 23enne scatta qualcosa. Parla come se fosse un altro Filippo, quello di un anno fa. “Voglio pagare, espiare la mia colpa. Non penso al futuro, lei non può farlo”. Le scuse mai fatte perché “sarebbero state ridicole di fronte alla gravità di quello che ho fatto. Vorrei sparire.” Ma in quel momento papà Gino, che Turetta non è mai riuscito a guardare negli occhi, non c’è. Ha lasciato l’aula a metà interrogatorio: troppo doloroso. Ma quel tanto è bastato per Gino a capire chi è il ragazzo che ucciso sua figlia con 75 coltellate.“Una strategia, Turetta incommentabile” per i legali della famiglia Cecchettin. Salta la prossima udienza, l’interrogatorio dell’unico imputato concentrato in un’unica giornata: “grazie al memoriale di 90 pagine, siamo soddisfatti, stiamo accelerando il processo” commenta Caruso. Si va direttamente al 25 novembre per la requisitoria e lì sarà battaglia legale: non ammette sconti di pena l'avvocato di Cecchettin: merita l’ergastolo.
SALVANO UNA DONNA NEL FIUME, SETTE CORAGGIOSI RAGAZZI ELOGIATI DAL QUESTORE Un gesto eroico per tentare di salvare la vita a una donna in difficoltà. Sette giovani ragazzi sono stati premiati dal questore di Padova Marco Odorisio per il loro senso civico, di altruismo e di generosità. Episodio accaduto a notte fonda. Una signora di 30 anni è salita sul parapetto del ponte scaricatore al Bassanello, lasciandosi cadere in acqua. I giovani che passando di lì hanno visto la scena. Tre di loro si sono fatti coraggio e hanno deciso di prendere in mano la situazione. Sono scesi verso il corso d'acqua e hanno tentato di afferrare la signora. Nel frattempo gli altri amici hanno chiamato le forze dell'ordine. Sul posto i sanitari del 118, i vigili del fuoco e le volanti della questura. Fondamentale per salvare coloro che erano in acqua l'utilizzo delle torce elettriche e soprattutto delle sacche da lancio, corde di 20 metri galleggianti e di colori visibili che permettono di salvare persone in acqua portandole a riva. I tre ragazzi e la donna soccorsi sono stati trasportati in pronto soccorso per le cure, venendo dimessi dopo poche ore. Un’azione d'istinto e da grandi eroi quella dei sette ragazzi. Un esempio da seguire per le giovani generazioni. Il non girarsi dall'altra parte e il senso di generosità verso il prossimo ha prevalso e ora meritatamente hanno ricevuto un elogio di cui possono esserne orgogliosi per il resto della vita.
PROTEZIONE CIVILE, MAXI ESERCITAZIONE A BELLUNO: SIMULATA UN'ALLERTA ROSSA L’intero comune di Belluno è stato coinvolto oggi in una esercitazione della Protezione Civile che ha interessato numerosi siti in cui è stata simulata un’allerta meteo rossa. Circa ottanta i volontari coinvolti. Vediamo i particolari nel prossimo servizio
ROTOLON, TORNA LA PAURA: LA FRANA SI STA MUOVENDO Dopo le ultime piogge si è riattivata la frana del Rotolon, la più imponente del Veneto. Non accadeva da dieci anni. Sensori e telecamere del CNR hanno lanciato l’allarme. Ordinanza del sindaco per vietare l’accesso all’area per settimane
"FERMIAMO IL DDL SICUREZZA", MIGLIAIA IN CORTEO A PADOVA A Padova manifestazione regionale contro il ddl sicurezza. 120 tra associazioni, comitati e centri sociali, migliaia di persone in corteo. Polizia in tenuta antisommossa e traffico paralizzato
MOMENTI DI TENSIONE AL CORTEO PER MOUSSA, DISORDINI DAVANTI AL TRIBUNALE Momenti di tensione a Verona durante il corteo in ricordo di Moussa Diarra. Un gruppo tenta di entrare nel cortile del Tribunale, respinto dalla Polizia in tenuta antisommossa. Lanciate bottiglie e pietre. Il tutto si è poi risolto con un sit in pacifico davanti alla questura e preghiere in stazione. Presente il fratello della vittima
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