21.10.2024
Terreni allagati, raccolti a rischio e semine autunnali bloccate. Non c’è tregua per l’agricoltura. Campi trasformati in fiumi, ora indeboliti, zuppi d’acqua, e coltivazioni in sofferenza. È la conseguenza drammatica della pioggia delle ultime settimane. E ora a rischio, per la prima volta, è la semina del frumento. Un danno che sarebbe devastante per gli agricoltori.
TG Veneto News
2a Edizione del 21.10.2024
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PAESE DEL GIOCO D’AZZARDO, IL SINDACO: UN’ANOMALIA A far balzare agli onori delle cronache il piccolo comune della bassa padovana è il report redatto da Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon su dati riportati da Agenzia Dogane e Monopoli che, numeri alla mano, mostrerebbe una propensione ossessiva al gioco dei 4.161 abitanti di Anguillara. Se nel 2022 la spesa pro capite per il gioco era di 1.231 euro nel 2023 con l’arrivo della fibra in paese la spesa è schizzata letteralmente alle stelle con 40 milioni di euro spesi in azzardo in un anno, con una incredibile media pro capite di 13.073 euro per ogni abitante tra i 18 e i 74 anni. Dato quest’ultimo per la prima cittadina assolutamente impossibile.
STAZIONE PORTA NUOVA, TERRA DI NESSUNO Chi vive vicino alla stazione di Porta Nuova o chi la frequenta abitualmente non si sente sicuro. Tutti i giorni, dicono, assistiamo a violenze e a situazioni al limite.
IL SORRISO DI CHIARA IN UN MURALE. “NAPOLI L’HA ADOTTATA” Il sorriso dolce davanti a un cappuccino. Gli occhi color mare, i lunghi capelli dorati lasciati sciolti. Chiara Jaconis avvolta dal cuore di Napoli nel murale di Juan Pablo Gimenez, street artist che restaurerà la gigantografia di Maradona, a pochi passi dal muro che ora porta il volto di Chiara. L’opera omaggio dei Quartieri Spagnoli alla trentenne padovana è già meta di tanti che si fermano a lasciare fiori, messaggi, pensieri. C’era anche la famiglia sabato all’inaugurazione: papà Gianfranco, mamma Cristina, la sorella Roberta. Con gli occhi lucidi, sotto la pioggia battente. Il dolore di tornare in quell’angolo di strada dove un mese fa Chiara crollò a terra, dopo essere stata colpita in testa da una statuetta caduta da un appartamento a dieci metri di altezza. L’assurdità di una morte ancora senza colpevoli.
CAMPI ALLAGATI E RACCOLTI A RISCHIO, PERDITE OLTRE IL 50% Terreni allagati, raccolti a rischio e semine autunnali bloccate. Non c’è tregua per l’agricoltura. Campi trasformati in fiumi, ora indeboliti, zuppi d’acqua, e coltivazioni in sofferenza. È la conseguenza drammatica della pioggia delle ultime settimane. E ora a rischio, per la prima volta, è la semina del frumento. Un danno che sarebbe devastante per gli agricoltori.
RISSA IN PIAZZA FERRETTO, DEGRADO IN PIENO CENTRO Il degrado che a Mestre è esploso ovunque e che ora fa capolino in pieno centro storico. Anche Piazza Ferretto diventa teatro di risse. Poco dopo le 20 quando due gruppi di giovani albanesi si sono picchiati per motivi ancora ignoti davanti agli occhi increduli e sconvolti dai passanti. I vigili urbani sul posto hanno chiamato rinforzi, quest'ultimi arrivati troppo tardi. Tempo a disposizione per i ragazzi di scappare, non prima di aver fatto irruzione nell'ex bar sport, lì dove sono volati tavoli e sedie.
SPEDIZIONE PUNITIVA FUORI DAL BAR, CACCIA ALLA BANDA È fuori pericolo il 47enne albanese picchiato con spranghe di ferro nel pomeriggio di domenica a pochi passi dal bar "La Canevassa" del quartiere di San Lazzaro. L'uomo è stato dimesso dall'ospedale ed è stato già ascoltato dagli investigatori della squadra mobile della Questura che stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto. All'origine della violenta aggressione ci sarebbe una spedizione punitiva nei confronti di un altro cittadino albanese che sarebbe stato difeso dalla vittima mentre era circondato, picchiato e che è riuscito a fuggire mentre il gruppo di stranieri, si ipotizza ancora loro albanesi, colpivano il 47enne fino a lasciarlo semi svenuto in un lago di sangue lungo la ciclabile.
TRAGEDIA AL LAGO MUORE ANNEGATA Doveva essere probabilmente un momento di relax una passeggiata con il cane dopo che il maltempo aveva lasciato spazio ad un po’ di sole ed invece la gita al laghetto del circolo di pesca sportiva “OasiNoStress” nella campagna di Deserto d’Este nella bassa padovana si è trasformata in tragedia per Rossella Zanin 59 anni di Este che finisce in acqua e muore. Sono da poco passate le 17 di domenica pomeriggio la donna col compagno arriva al laghetto del circolo i testimoni raccontano che lui si allontana per parlare con gli avventori lei vuole passeggiare con il cane ma farebbe pochi passi. E’ un attimo e finisce, scivola in acqua forse trascinata dal cane. Nessuno si sarebbe accorto di nulla.
MOUSSA, DAL MALI CERCANDO UN DESTINO MIGLIORE Il giovane migrante che ieri mattina ha aggredito con un coltello i poliziotti, venendo ucciso da un agente della Polfer alla stazione di Verona Porta Nuova "era in regola con il permesso di soggiorno". Lo ha detto, in una conferenza stampa in municipio, l'assessora alla sicurezza, Stefania Zivelonghi, che stamane ha anche incontrato il Questore, Rosaria Amato. Diarra Moussa si era visto respingere la richiesta di asilo come rifugiato. "E' un immigrato regolare, stava lavorando, aveva un percorso di integrazione avviato. Bisogna capire cosa abbia fatto di lui una persona aggressiva in quel modo quella tragica mattina" ha detto Zivelonghi parlando del 26enne maliano. "E' un fatto drammatico - ha aggiunto - che credo segnerà anche la vita del poliziotto". I consiglieri di minoranza in Comune hanno sollecitato l'assessora a dimettersi. "Chi chiede le mie dimissioni - ha replicato - si dimostra quello che è, anche il ministro Salvini ha dato l'esempio banalizzando una vicenda così tragica. Sul fronte della sicurezza possiamo dire che l'apparato ha reagito: c'è stata un'aggressione e la reazione c'è stata. Chiediamoci caso mai perché il poliziotto aveva solo quello strumento e perché si è visto costretto a reagire in quel modo".
UCCISO IN STAZIONE, INDAGATO AGENTE POLFER L'uccisione del migrante 26enne del Malì avvenuta ieri a Verona, per mano di un agente della Polfer aggredito dal giovane, è inserita "certamente in un contesto di legittima difesa posta in essere dal poliziotto. Tuttavia le indagini sono ora orientate a valutare se vi sia stata o meno una condotta colposa". Lo afferma in una nota il procuratore capo di Verona Raffaele Tito. L'ipotesi colposa, fa presente il magistrato, "si ha quando c'è una reazione di difesa esagerata; non c'è la volontà di commettere reato, ma viene meno il requisito della proporzionalità tra difesa e offesa, con figurandosi così una valutazione colposa e sbagliata della reazione difensiva". Il poliziotto, "con grande lealtà d'animo e forte senso istituzionale", si è reso fin da subito (ieri) disponibile all'interrogatorio del pm nel quale, assistito dal proprio avvocato, "ha dettagliatamente ricostruito i fatti". I nuovi accertamenti, osserva Tito, sono stati delegati alla squadra mobile della Questura di Verona, "a dimostrazione di un'incondizionata fiducia da parte di questo ufficio". Quanto al contesto di ordine pubblico, il Procuratore dice di non ritenere che l'episodio "possa essere valutato come indice, o maggior indice di pericolosità della zona antistante la stazione di Verona", anche perchè "il comportamento aggressivo e apparentemente senza valido movente tenuto dal giovane era stato da lui iniziato circa due ore prima ed in una zona della città distante dalla stazione ferroviaria".
MUORE IN MOTO, LO SCHIANTO CHOC IN UN VIDEO Come un missile sorpassa le auto invadendo la corsia opposta. Nel video choc della dash cam diffuso sui social il momento dell’impatto mortale tra la Ducati rossa di Mirco Trevisan e l’Audi A6. Il conducente dell’auto al passaggio del bolide grida “aiuto”. Si rende conto che la velocità è troppo elevata: il centauro non riuscirà a frenare in tempo, si schianterà contro l’Audi che si stava immettendo sulla provinciale. Un volo di almeno quattro metri di altezza fatale per Mirco Trevisan, mentre è ricoverata in gravi condizioni la moglie di 44 anni che viaggiava nel sellino posteriore, elitrasportata all’Ospedale All’Angelo di Mestre.
FESTA PER L'AUTONOMIA. ZAIA: "OCCASIONE PER TUTTI" Da Nord a Sud. Zaia porta l’Autonomia a Bari: nel capoluogo pugliese raccoglie il testimone del Festival delle Regioni che l’anno prossimo sarà ospitato in Veneto ma ogni occasione è buona per parlare della riforma, a maggior ragione ala vigilia della prima giornata dell’Autonomia della Regione.
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