21.08.2024
52 giorni senza verità, 52 giorni trascorsi dal ritrovamento del corpo di Alex Marangon tra le acque del Piave. Un'attesa snervante per chi, familiari in primis, chiede da settimane di conoscere la verità su quanto accaduto durante la serata all'abbazia di Vidor, trascorsa dal 25enne di Marcon assieme ad un'altra ventina di persone e coordinata da due curanderos, due guaritori di origine sudamericana. Proprio sui due sono puntati da tempo i riflettori degli inquirenti, così come potrebbero essere determinanti gli ...esiti degli esami tossicologici eseguiti sul corpo di Alex Marangon che dovrebbero arrivare entro il prossimo mese di settembre. Ad oggi, tornando ai curanderos, e fin dai giorni della scomparsa del 25enne, le due figure di riferimento della serata all'abbazia di Vidor sono irreperibili. Nessuno sa dove siano, di sicuro all'estero; la procura smentisce che sia mai arrivata a Treviso una loro testimonianza scritta e questo rende ancor più importante trovarli. Il fatto è che non è escluso che nemmeno il loro legale sappia dove si trovano ora; legale che al momento è l'unico ad aver fornito nelle fasi iniziali qualche indicazione agli inquirenti; il tutto però completamente privo di valore processuale. Un mistero che impedisce alla procura di inviare con una buona dose di sicurezza la richiesta di rogatoria internazionale per imporne il trasferimento in Italia. Alcuni video postati sui social da Sebastian Castillo e risalenti ai primi giorni di agosto fanno pensare che si possa essere spostato all'estero, forse in Colombia o in un luogo con uno sfondo molto simile alla foresta amazzonica. Difficile dirlo. In attesa di qualche dettaglio in più, le ricerche continuano, scandagliando i social e raccogliendo testimonianze ulteriori. Sul fronte degli esami tossicologici, c'è attesa per gli esiti di quelli effettuati sul corpo di Alex, così come si attendono i dettagli sui prelievi effettuati senza difficoltà sulla ventina di partecipanti alla serata. Tutti si sarebbero sottoposti senza alcun problemi agli esami chiesti dalla procura, finalizzati a capire quali sostanze fossero presenti quella sera e più in generale in che condizioni fossero i partecipanti. L'aiauasca, sostanza su cui si è concentrata da subito l'attenzione degli inquirenti, in Italia ricorda il procuratore di Treviso Martani è illegale. I curanderos lo sanno, e anche per questo è possibile abbiano scelto di rendersi irreperibili. Ipotesi che potrebbero essere loro stessi a smentire qualora decidessero, finalmente, di parlare con gli investigatori.
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