26.07.2024

L’ITALIANO PER TUTTI, CHIUSO IL PRIMO CORSO

I corsi di italiano per ragazzi stranieri, aiutano il loro inserimento scolastico. Ogni anno il Cestim dà lezione a un migliaio di giovani immigrati. Vediamo com'è andata quest'anno.

Servizi 26 Luglio 2024

TG Veneto News
2^a Edizione del 26.07.2024 TG Completo
CADAVERE TRA LE STERPAGLIE DEL CAVALCAVIA Era finito in mezzo alle sterpaglie del cavalcavia di via Chiesanuova a Padova, in mezzo all’erba alta nessuno aveva fatto caso a lui. Solo nella serata di giovedì qualcuno passando lungo la pista ciclabile del cavalcavia ha notato qualcosa un odore fortissimo che risaliva dall’erba folta e poi l’amara scoperta del corpo di un 49enne in avanzato stato di decomposizione. A Chiamare il 113 e far partire i soccorsi la stessa persona che ha fatto la scoperta. Sul posto sono giunti immediatamente gli uomini della polizia di stato e i vigili del fuoco che per recuperare la salma si sono dovuti calare dal cavalcavia in una zona ripida in mezzo alla sterpaglia. Secondo i primi riscontri sembra si tratti di un cittadino dell’Est Europa senza fissa dimora con problemi di alcolismo che come altri bazzicava la zona.
FUCILE, COLTELLO E MINACCE. PRESO IL RAPINATORE DI BANCHE Spietati e preparati. Armati di coltello e di un fucile, poi risultata un'arma rubata ad aria compressa. Rapidi nei movimenti. Sono le caratteristiche di un 40enne e di un 41enne albanesi che tra marzo e aprile avevano seminato il panico in tre istituti di credito tra Veneto e Trentino. Rapinatori che travisati con parrucca e occhiali entravano in banca, minacciavano e strattonavano i dipendenti con l'obiettivo di rubare il maggior quantitativo di soldi possibile. I due però hanno commesso tanti piccoli errori, grazie ai quali i carabinieri di Treviso, Vittorio Veneto e Ortisei, nel bolzanino, sono riusciti ad identificarli e ad arrestare il 41enne, mentre il complice è ancora in libertà. Un'operazione, quella dei militari, che ha permesso di dare un volto ed un nome agli autori di tre colpi, i due tentati tra Vittorio Veneto e Meduna di Livenza nel trevigiano a marzo; e la rapina riuscita alla filiale di Ortisei della cassa di risparmio di Bolzano con un bottino modesto, duemila euro, ma dipendenti della banca e clienti sconvolti. Un duo di rapinatori ben noti alle forze dell'ordine, con il 41enne sorpreso in un appartamento di Caorle all'interno del quale i carabinieri hanno rinvenuto anche 13 chili di hashish, elemento questo che fa capire come oltre alle rapine, i due fossero malviventi a 360 gradi. A tradirli il modus operandi. L'avvicinamento alle banche con due auto, una rubata e una pulita, parcheggiata preventivamente vicino alle filiali per poter fuggire, nelle loro intenzioni, più agevolmente e senza dare nell'occhio.
DA FRESCHÌN A RUELE, GOOGLE BOCCIATO IN DIALETTO VENETO Il dialetto veneto sbarca su Google traduttore, ma nemmeno l'intelligenza artificiale riesce a comprendere il significato di alcuni termini. Abbiamo allora chiesto ai vicentini quali sono, secondo loro, le parole più strane della lingua veneta.
SCAPPATO DALLA GUERRA, CHIEDE LA CARITA’ PER SOPRAVVIVERE Non tutti i mendicanti chiedono l’elemosina per sballarsi, qualcuno lo fa per necessità vitali: è il caso di un serbo di 49 anni, scappato dalla guerra per non uccidere, che ora lotta per sopravvivere e ha deciso di raccontare la sua storia di dolore con grande dignità.
L’ITALIANO PER TUTTI, CHIUSO IL PRIMO CORSO I corsi di italiano per ragazzi stranieri, aiutano il loro inserimento scolastico. Ogni anno il Cestim dà lezione a un migliaio di giovani immigrati. Vediamo com'è andata quest'anno.
IL SINDACO "FRENA" I TURISTI : "PRIMA CI SONO LE FAMIGLIE" Treviso cresce e lo fa più di ogni altro capoluogo di provincia veneto sfiorando quota 90mila abitanti, con un incremento che negli ultimi dieci anni ha portato un qualcosa come 4mila cittadini in più. Il capoluogo della Marca insomma diventa sempre più attrattivo anche se, stando sempre ai numeri, più che le famiglie al momento attuale, a contribuire al ripopolamento di Treviso sono i single. Ecco perchè se da un lato a Ca' Sugana si guarda con favore a questi numeri, dall'altro ci si adopera affinchè la città sia il più possibile, oggi e in futuro, a portata di famiglie. E questo, conferma il sindaco, eventualmente anche a scapito dei turisti. Che meritano attenzione, ma la meritano di più coloro che a Treviso punterebbero a stabilirsi per metter su famiglia.
LA VERSIONE DI MISTER CHING: MAI PAGATO O VISTO BORASO “Non ho mai disposto né effettuato, neanche attraverso terzi, il pagamento di una somma nei confronti dell’assessore Boraso”, A parlare e a dire la sua verità, attraverso il suo avvocato Guido Simonetti, è l’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong finito nell’inchiesta della procura Venezia che sta scuotendo Ca’ Farsetti portando in carcere l’assessore alla mobilità, imprenditori, indagato dirigenti e il primo cittadino Luigi Brugnaro. La Procura lagunare contesta al magnate di Singapore di aver versato una somma di 60mila euro sui conti di Boraso per l’acquisto di due palazzi storici: Palazzo Donà e Palazzo Papadopoli. Lui dal canto suo specifica “Non ho mai conosciuto l’assessore Renato Boraso”. Un filone quello dei palazzi, puntualizza l’avvocato, che il suo assistito ha acquistato attraverso una procedura ad evidenza pubblica e a prezzi in line se non superiori al loro valore di mercato. Ce’ poi la questione dell’area dei Pili per la quale Brugnaro aveva dato vita ad una serrata trattativa con il magnate. Trattativa che rimarca l’avvocato non si è mai in alcun modo concretizzata fermandosi ad uno stadio del tutto embrionale. Si smarca così il Tycoon di Singapore mentre oltre alla Procura ora su gare pilotate, palazzi e Pili indaga per possibili danni erariali anche la Corte dei Conti. Mentre l’inchiesta va avanti e la giustizia fà il suo corso l’assemblea generale della Cgil di Venezia ha dato mandato alla segreteria di verificare la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo a carico del primo cittadino, del suo assessore e degli altri vertici dell’amministrazione a tutela di tutta la città. Sindacato che ha incaricato la segreteria di rafforzare una vertenza territoriale diffusa valutando tutti gli strumenti di lotta necessari. Una pressing ulteriore sull’amministrazione che il 2 agosto nel consiglio comunale straordinario ha chiamato a relazionare lo stesso Brugnaro per il quale le opposizioni chiedono le dimissioni. Intanto il principale imputato nell’inchiesta Renato Boraso chiede nell’istanza al tribunale del riesame, in virtù delle dimissioni da assessore, l’applicazione di una misura alternativa al carcere.
MARSUPIO ARTIFICIALE, LA CANGURINA E' SALVA Lo staff del Parco Natura viva ha salvato una piccola di canguro grigia che era rimasta sola dopo il decesso della mamma a febbraio. Un marsupio artificiale, latte per bambini, ora è davvero fuori pericolo.
IL RITORNO DELLE PROVINCE LA LEGA CHIEDE LE RISORSE A volte ritornano è il caso di dirlo per l’eterna battaglia sulle Province che la Lega da sempre ha fatto proprio ed ora lo stesso segretario della Lega del Veneto nonché onorevole torna sul tema con una proposta di legge. Province che con la riforma del Rio sono state svuotate di personale, di soldi ma non di competenze. Oggi la proposta di legge a firma Stefani vuole riportare le province ad enti di primo livello e se fino a qualche tempo fa l’idea era osteggiata ora incassa un importante parere favorevole.
PEDEMONTANA ESCLUSA DALLA RIFORMA, LA SUPERSTRADA RESTA ALLA REGIONE Il sogno di mettere in salvo i conti della Pedemontana ed evitare un esborso da parte della regione di 30 milioni di euro solo per quest'anno è svanito. Il capitolo della Superstrada non è stato discusso nel consiglio dei ministri che all'ordine del giorno aveva il tema delle concessioni autostradali dopo la volontà del ministro Salvini di far entrare parte degli incassi dei pedaggi nelle casse dello stato e non solo in quelle delle grandi società che gestiscono le reti viarie. L' auspicio del vicepremier e ministro Matteo Salvini è che il tema possa essere esaminato e introdotto in Parlamento. La superstrada Pedemontana Veneta è di proprietà della Regione che paga però un affitto al costruttore, ma le concessioni regionali non sono interessate dalla riforma. Il Ddl Concorrenza però farà sfumare anche il progetto, caro al Governatore Zaia, della holding autostradale del Nordest che avrebbe dovuto comprendere Pedemontana, autostrada Brescia Padova e Passante, facendo capo alla Cav, società pubblica 50 per cento della Regione e 50 per cento di Anas. Critiche le opposizioni in consiglio Regionale.
BLITZ NEI RISTORANTI VIP, CIBO E PESCE SCADUTO Prodotti ittici e alimentari per un totale di una tonnellata e 400 chilogrammi sono stati sequestrati in un'operazione a tutela della filiera della pesca condotta dalla Guardia Costiera di Venezia in alcuni esercizi della ristorazione nella zona di Cortina d'Ampezzo. L'operazione è stata condotta in dipendenza funzionale dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, allo scopo di scongiurare i comportamenti illegali che compromettono la qualità del prodotto ittico, soprattutto "made in Italy" e a tutela del consumatore finale. I militari della Capitaneria di Porto, con il personale del Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell'Ulss n. 1 dolomiti, ha effettuato controlli presso rinomati ristoranti. Tra i prodotti sequestrati figurano branzini, ricciole, seppie, calamari, gamberi rossi, polpo, salmone e altri prodotti alimentari non ittici. Sono state elevate otto sanzioni amministrative per un totale di 22.000 euro, effettuati tre sequestri per un totale di 1.400 chilogrammi tra prodotti ittici e alimentari non tracciati o non in regola con le norme in materia di etichettatura e con scadenze superate. Tutti i prodotti risultavano sprovvisti delle informazioni minime di tracciabilità, obbligatorie in ogni fase della commercializzazione e con termine minimo o scadenza già superati.

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2^a Edizione del 26.07.2024
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CADAVERE TRA LE STERPAGLIE DEL CAVALCAVIA Era finito in mezzo alle sterpaglie del cavalcavia di via Chiesanuova a Padova, in mezzo all’erba alta nessuno aveva fatto caso a lui. Solo nella serata di giovedì qualcuno passando lungo la pista ciclabile del cavalcavia ha notato qualcosa un odore fortissimo che risaliva dall’erba folta e poi l’amara scoperta del corpo di un 49enne in avanzato stato di decomposizione. A Chiamare il 113 e far partire i soccorsi la stessa persona che ha fatto la scoperta. Sul posto sono giunti immediatamente gli uomini della polizia di stato e i vigili del fuoco che per recuperare la salma si sono dovuti calare dal cavalcavia in una zona ripida in mezzo alla sterpaglia. Secondo i primi riscontri sembra si tratti di un cittadino dell’Est Europa senza fissa dimora con problemi di alcolismo che come altri bazzicava la zona.

FUCILE, COLTELLO E MINACCE. PRESO IL RAPINATORE DI BANCHE Spietati e preparati. Armati di coltello e di un fucile, poi risultata un'arma rubata ad aria compressa. Rapidi nei movimenti. Sono le caratteristiche di un 40enne e di un 41enne albanesi che tra marzo e aprile avevano seminato il panico in tre istituti di credito tra Veneto e Trentino. Rapinatori che travisati con parrucca e occhiali entravano in banca, minacciavano e strattonavano i dipendenti con l'obiettivo di rubare il maggior quantitativo di soldi possibile. I due però hanno commesso tanti piccoli errori, grazie ai quali i carabinieri di Treviso, Vittorio Veneto e Ortisei, nel bolzanino, sono riusciti ad identificarli e ad arrestare il 41enne, mentre il complice è ancora in libertà. Un'operazione, quella dei militari, che ha permesso di dare un volto ed un nome agli autori di tre colpi, i due tentati tra Vittorio Veneto e Meduna di Livenza nel trevigiano a marzo; e la rapina riuscita alla filiale di Ortisei della cassa di risparmio di Bolzano con un bottino modesto, duemila euro, ma dipendenti della banca e clienti sconvolti. Un duo di rapinatori ben noti alle forze dell'ordine, con il 41enne sorpreso in un appartamento di Caorle all'interno del quale i carabinieri hanno rinvenuto anche 13 chili di hashish, elemento questo che fa capire come oltre alle rapine, i due fossero malviventi a 360 gradi. A tradirli il modus operandi. L'avvicinamento alle banche con due auto, una rubata e una pulita, parcheggiata preventivamente vicino alle filiali per poter fuggire, nelle loro intenzioni, più agevolmente e senza dare nell'occhio.

DA FRESCHÌN A RUELE, GOOGLE BOCCIATO IN DIALETTO VENETO Il dialetto veneto sbarca su Google traduttore, ma nemmeno l'intelligenza artificiale riesce a comprendere il significato di alcuni termini. Abbiamo allora chiesto ai vicentini quali sono, secondo loro, le parole più strane della lingua veneta.

SCAPPATO DALLA GUERRA, CHIEDE LA CARITA’ PER SOPRAVVIVERE Non tutti i mendicanti chiedono l’elemosina per sballarsi, qualcuno lo fa per necessità vitali: è il caso di un serbo di 49 anni, scappato dalla guerra per non uccidere, che ora lotta per sopravvivere e ha deciso di raccontare la sua storia di dolore con grande dignità.

L’ITALIANO PER TUTTI, CHIUSO IL PRIMO CORSO I corsi di italiano per ragazzi stranieri, aiutano il loro inserimento scolastico. Ogni anno il Cestim dà lezione a un migliaio di giovani immigrati. Vediamo com'è andata quest'anno.

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LA VERSIONE DI MISTER CHING: MAI PAGATO O VISTO BORASO “Non ho mai disposto né effettuato, neanche attraverso terzi, il pagamento di una somma nei confronti dell’assessore Boraso”, A parlare e a dire la sua verità, attraverso il suo avvocato Guido Simonetti, è l’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong finito nell’inchiesta della procura Venezia che sta scuotendo Ca’ Farsetti portando in carcere l’assessore alla mobilità, imprenditori, indagato dirigenti e il primo cittadino Luigi Brugnaro. La Procura lagunare contesta al magnate di Singapore di aver versato una somma di 60mila euro sui conti di Boraso per l’acquisto di due palazzi storici: Palazzo Donà e Palazzo Papadopoli. Lui dal canto suo specifica “Non ho mai conosciuto l’assessore Renato Boraso”. Un filone quello dei palazzi, puntualizza l’avvocato, che il suo assistito ha acquistato attraverso una procedura ad evidenza pubblica e a prezzi in line se non superiori al loro valore di mercato. Ce’ poi la questione dell’area dei Pili per la quale Brugnaro aveva dato vita ad una serrata trattativa con il magnate. Trattativa che rimarca l’avvocato non si è mai in alcun modo concretizzata fermandosi ad uno stadio del tutto embrionale. Si smarca così il Tycoon di Singapore mentre oltre alla Procura ora su gare pilotate, palazzi e Pili indaga per possibili danni erariali anche la Corte dei Conti. Mentre l’inchiesta va avanti e la giustizia fà il suo corso l’assemblea generale della Cgil di Venezia ha dato mandato alla segreteria di verificare la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo a carico del primo cittadino, del suo assessore e degli altri vertici dell’amministrazione a tutela di tutta la città. Sindacato che ha incaricato la segreteria di rafforzare una vertenza territoriale diffusa valutando tutti gli strumenti di lotta necessari. Una pressing ulteriore sull’amministrazione che il 2 agosto nel consiglio comunale straordinario ha chiamato a relazionare lo stesso Brugnaro per il quale le opposizioni chiedono le dimissioni. Intanto il principale imputato nell’inchiesta Renato Boraso chiede nell’istanza al tribunale del riesame, in virtù delle dimissioni da assessore, l’applicazione di una misura alternativa al carcere.

MARSUPIO ARTIFICIALE, LA CANGURINA E' SALVA Lo staff del Parco Natura viva ha salvato una piccola di canguro grigia che era rimasta sola dopo il decesso della mamma a febbraio. Un marsupio artificiale, latte per bambini, ora è davvero fuori pericolo.

IL RITORNO DELLE PROVINCE LA LEGA CHIEDE LE RISORSE A volte ritornano è il caso di dirlo per l’eterna battaglia sulle Province che la Lega da sempre ha fatto proprio ed ora lo stesso segretario della Lega del Veneto nonché onorevole torna sul tema con una proposta di legge. Province che con la riforma del Rio sono state svuotate di personale, di soldi ma non di competenze. Oggi la proposta di legge a firma Stefani vuole riportare le province ad enti di primo livello e se fino a qualche tempo fa l’idea era osteggiata ora incassa un importante parere favorevole.

PEDEMONTANA ESCLUSA DALLA RIFORMA, LA SUPERSTRADA RESTA ALLA REGIONE Il sogno di mettere in salvo i conti della Pedemontana ed evitare un esborso da parte della regione di 30 milioni di euro solo per quest'anno è svanito. Il capitolo della Superstrada non è stato discusso nel consiglio dei ministri che all'ordine del giorno aveva il tema delle concessioni autostradali dopo la volontà del ministro Salvini di far entrare parte degli incassi dei pedaggi nelle casse dello stato e non solo in quelle delle grandi società che gestiscono le reti viarie. L' auspicio del vicepremier e ministro Matteo Salvini è che il tema possa essere esaminato e introdotto in Parlamento. La superstrada Pedemontana Veneta è di proprietà della Regione che paga però un affitto al costruttore, ma le concessioni regionali non sono interessate dalla riforma. Il Ddl Concorrenza però farà sfumare anche il progetto, caro al Governatore Zaia, della holding autostradale del Nordest che avrebbe dovuto comprendere Pedemontana, autostrada Brescia Padova e Passante, facendo capo alla Cav, società pubblica 50 per cento della Regione e 50 per cento di Anas. Critiche le opposizioni in consiglio Regionale.

BLITZ NEI RISTORANTI VIP, CIBO E PESCE SCADUTO Prodotti ittici e alimentari per un totale di una tonnellata e 400 chilogrammi sono stati sequestrati in un'operazione a tutela della filiera della pesca condotta dalla Guardia Costiera di Venezia in alcuni esercizi della ristorazione nella zona di Cortina d'Ampezzo. L'operazione è stata condotta in dipendenza funzionale dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, allo scopo di scongiurare i comportamenti illegali che compromettono la qualità del prodotto ittico, soprattutto "made in Italy" e a tutela del consumatore finale. I militari della Capitaneria di Porto, con il personale del Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell'Ulss n. 1 dolomiti, ha effettuato controlli presso rinomati ristoranti. Tra i prodotti sequestrati figurano branzini, ricciole, seppie, calamari, gamberi rossi, polpo, salmone e altri prodotti alimentari non ittici. Sono state elevate otto sanzioni amministrative per un totale di 22.000 euro, effettuati tre sequestri per un totale di 1.400 chilogrammi tra prodotti ittici e alimentari non tracciati o non in regola con le norme in materia di etichettatura e con scadenze superate. Tutti i prodotti risultavano sprovvisti delle informazioni minime di tracciabilità, obbligatorie in ogni fase della commercializzazione e con termine minimo o scadenza già superati.

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