18.07.2024
Lo scandalo che ha travolto Venezia. La maggioranza procede spedita, approva il bilancio e respinge al mittente la richiesta di dimissioni. Brugnaro diserta l’aula anche oggi. Sarò in consiglio, annuncia il 9 settembre. La citta si prepara al Redentore in un clima surreale .
TG Veneto News
2a Edizione del 18.07.2024
TG Completo
DRAMMA NEL POMERIGGIO, BIMBA MUORE DIMENTICATA IN AUTO Un tragico errore. E a Marcon, in provincia di Venezia, si consuma il dramma. Nel pomeriggio di oggi una bimba di un anno è morta dopo essere rimasta chiusa in auto sotto il sole per alcune ore. Stando ad una prima ricostruzione la piccola sarebbe stata dimenticata in macchina dal padre, accortosi della situazione solo nel momento in cui è tornato alla vettura rendendosi conto dell'accaduto. Disperato l'uomo ha aperto l'auto, ha estratto il corpicino della figlia e ha immediatamente allertato i soccorsi che in pochi attimi sono giunti sul posto. Una volta arrivati a bordo di un'ambulanza del 118 i sanitari e gli operatori hanno caricato la piccola trasferendola il più velocemente possibile al pronto soccorso. Ma per la bambina, purtroppo, oramai non c'era più nulla da fare. Troppo il tempo durante il quale la piccola è rimasta chiusa all'interno dell'abitacolo, surriscaldatosi a temperature elevatissime a causa del grande caldo che sta interessando tutto il nostro paese in questi giorni. Un dramma, quello vissuto a Marcon, che ha gettato nella disperazione l'uomo e la compagna, entrambi assistiti psicologicamente dal personale dell'ulss 3.
STUDENTI RIFUGIATI ALL' UNIVERSITA'. INTESA TRA COMUNE E ATENEO Il Comune di Padova e l'Università hanno siglato un protocollo d'intesa per accogliere studenti rifugiati e richiedenti asilo all'interno dei corsi di studio. 120 le borse di studio già date agli studenti che provengono dai Paesi a rischio e grandi progetti per aiutarli a costruire il loro futuro.
LA MAGGIORANZA NON SI ARRENDE, BRUGNARO IN CONSIGLIOTRA DUE MESI Lo scandalo che ha travolto Venezia. La maggioranza procede spedita, approva il bilancio e respinge al mittente la richiesta di dimissioni. Brugnaro diserta l’aula anche oggi. Sarò in consiglio, annuncia il 9 settembre. La citta si prepara al Redentore in un clima surreale .
ORE CONTATE PER I VANDALI LA POLIZIA STRINGE IL CERCHIO Hanno atteso le tre del mattino, poi sono arrivati alla spicciolata, due uomini e due donne, incappucciati, coperti dall'oscurità e da giacche impermeabili per non sporcarsi con i getti di vernice rossa lanciati a metri di distanza. Sono i quattro vandali del movimento no vax vivi, che hanno tracciato scritte sui muri dell'edificio che ospita le redazioni di Tva e Telechiara, oltre che su tutte le fiancate delle auto dell'azienda, e anche di qualche altra ditta colpevole solo di aver sede nelle vicinanze. Hanno pensato di coprire con la pittura le lenti di due telecamere di sorveglianza ma si sono dimenticati della terza che infatti ha documentato l'intero raid vandalico: scritte deliranti contro il 5G, contro la Ztl, sulle scie chimiche oltre ovviamente a quelle che parificano morte e vaccini. Mancava solo una presa di posizione sul terrapiattismo. Ieri mattina e ieri sera la polizia ha eseguito sopralluoghi accurati e verifiche, sono stati acquisiti i filmati di tutte le telecamere disponibili, oltre alle nostre. Elementi per le indagini ne sarebbero emersi diversi, tanto che i quattro vandali potrebbero avere le ore contate prima di essere identificati e chiamati a rispondere dei danni che hanno provocato. Non solo quelli a Tva, ma anche quelli al parcheggio della Fiera appena un paio di mesi fa, quelli che hanno subito sedi di sindacati e associazioni e quelli, gravi, a tutta la città che è colma di scritte altrettanto deliranti.
RAGAZZINA AGGREDITA IN PIENO CENTRO. SEI MINORI INDAGATI Settimane di terrore, da quando quel gruppo di giovanissimi, tutti minorenni, l'avevano presa di mira accerchiandola, minacciandola con una pistola e un coltello, aggredendola e prendendola per i capelli. Settimane di paura per una ragazza, minorenne e originaria di Rovigo, alle quali ha messo fine la squadra mobile del capoluogo polesano che ha individuato i sei, interrogandoli e perquisendo le rispettive abitazioni. Quattro di loro non hanno ancora 14 anni; nonostante questo sono accusati di aver aggredito la coetanea alla quale avrebbero strappato il cellulare, filmando l'aggressione con i loro telefonini. A denunciare il fatto la madre della vittima, grazie alla quale le indagini sono partite e arrivate ora all'identificazione dei sei. La ragazza era stata attirata nei giardini sul retro del “Tempio la rotonda” in centro a Rovigo. Una volta lì, è stata accerchiata, presa per i capelli e bersagliata con alcuni oggetti, il tutto sotto la minaccia di una pistola ad aria compressa e di un coltellino e costantemente inquadrata dalle fotocamere dei cellulari dei giovani. I sei sono tutti accusati di percosse, minaccia e violenza privata in concorso. Uno dei componenti della banda è anche indagato per porto di armi e oggetti atti ad offendere.
GRANDE FRATELLO IN CITTA', ARRIVANO NUOVE TELECAMERE Nuovi occhi elettronici per potenziare la videosorveglianza e mettere in sicurezza la città. Il Comune di Treviso ha dato il via a un progetto per installare entro fine anno altre 50 telecamere di sicurezza nei punti più critici della città. L'obiettivo è quello di arrivare a 300 videocamere entro il 2028. 200Mila euro stanziati, di cui 73mila provenienti dal Ministero degli Interni.
BORASO SI DIMETTE, AL VIA I PRIMI INTERROGATORI Ha scelto la vigilia dell’interrogatorio di garanzia Renato Boraso, principale indagato nell’indagine per corruzione in comune a Venezia e in carcere a Padova, per rassegnare le sue dimissioni. Interrogatorio che per altro, in un primo incontro col suo legale aveva fatto sapere, che lo attendeva per fare chiarezza sulla sua posizione ma visto la mole di carte di atti da vagliare è possibile che si avvalga della facoltà di non rispondere e fissare una nuova data. Interrogatorio di garanzia anche per l’imprenditore, l’imprenditore Fabrizio Ormonese anche lui in carcere ma a Venezia. Il Gip Scaramuzza sempre nelle prossime ore sentirà anche un altro imprenditore Daniele Brichese, agli arresti domiciliari. Per gli altri 12 chi agli arresti domiciliari e chi interdetto dai pubblici ufficia ci sono tra i 5 e i 10 giorni di tempo per l’interrogatorio di garanzia. Solo dopo sarà eventualmente possibile ricorre al tribunale del Riesame per eventuali istanze di alleggerimento dei provvedimenti. Intanto le intercettazioni che hanno incastrato assessore imprenditori e dirigenti, fanno emergere un quadro pesante con l’assessore Boraso che interveniva sui funzionari pubblici che tendenzialmente non si opponevano. Quella che si respirava negli uffici era un’aria pesante e assecondare l’assessore era quasi una necessità, spiegano dalla Procura, che per questo non ha indagato dipendenti ma i vertici di una municipalizzata per i servizi di guardiania dell’azienda di trasporti Avm Actv e e la direttrice di Immobiliare veneziana. Ma c’era anche chi si opponeva, tra questi lo stesso comandante dei Vigili, lo scomparso avvocato civico e il dirigente responsabile di gare e contratti. Le intercettazioni raccontano di scontri pesanti. Con una dirigente che non è convinta dell’operato dell’assessore è lui stesso a intervenire: “gli interessati sono incazzati come belve” per poi tranquillizzare i suoi sodali “ho pettinato la bambola”. E ancora un’altra dirigente sente parlare di mance in denaro dai 5 ai 10 mila euro, per portare in porto l’affare, si oppone e dice che: “Boraso è assessore alla mobilità ma fa il mediatore immobiliare di fatto”. E ancora “Renato non puoi” e lui che replica: “non ti preoccupare, faccio io. Do una mano a tutti. Alla fine però la dirigente sembra non opporre resistenza e finirà ai domiciliari.
L'OPPOSIZIONE SCENDE IN PIAZZA E INSISTE : "DIMISSIONI" Le opposizioni non si fermano! E dopo aver insistito ripetutamente per bloccare il consiglio comunale di mercoledì chiedendo prima un chiarimento, in aula, da parte del sindaco Luigi Brugnaro, annunciano che mercoledì prossimo, 24 luglio, in Campo Santa Margherita andrà in scena una manifestazione per protestare contro quella che le minoranze definiscono “mancanza di chiarezza” da parte del sindaco sull'indagine per corruzione che lo vede coinvolto. Una mobilitazione organizzata dalle forze politiche di opposizione e da alcuni comitati cittadini di Venezia per far sentire la propria voce. In attesa di ulteriori sviluppi, e con alle porte un redentore che inevitabilmente sarà unico e attesissimo, ma non per i classici motivi, il consiglio comunale di queste ore ha approvato il bilancio, con la maggioranza in aula e il Partito Democratico, forza di opposizione, presente per vigilare. Ma presente anche per dar vita ad un'ulteriore azione. La richiesta di un'assemblea straordinaria nella quale, auspicano, il sindaco si presenterà, ben prima del prossimo 9 settembre. Data nella quale poche ore fa lo stesso Brugnaro, con una nota, ha annunciato che sarà pronto a parlare. Aspettare due mesi per ascoltarlo, replicano però le opposizioni, è decisamente troppo. La città, concludono, aspetta spiegazioni ben prima di allora.
CALDO, STATO DI ALLERTA PER DISAGIO FISICO A causa del gran caldo che sta interessando il Veneto, fino a tutto domani il Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione ha dichiarato lo "Stato di Allarme Climatico per Disagio Fisico". Grazie ai consigli dei medici, che si ripetono ogni anno, il numero di accessi in ospedale per colpo di calore a Verona si è quasi azzerato, negli ultimi anni. Ma bi-sogna mantenere alta l'attenzione verso gli anziani, soprattutto se assumono molti farmaci.
LA NOTTE DI VENDITTI CHIUDE IL SUMMER FESTIVAL Gran finale con l’ennesimo tutto esaurito per il Marostica Summer Festival: in più di 4000 in piazza per Antonello Venditti, che ha celebrato i 40 anni di uno dei suoi brani più celebri, “Notte prima degli esami”.
CONTRO GLI ANNEGAMENTI SUL GARDA INFORMAZIONE E PREVENZIONE Tre vittime in pochi giorni nelle acque del Garda. Il timore che possa essere rovinata l’immagine del lago. Già da tempo, però, gli enti fanno prevenzione.
CAFONI CONTRO LA STATUA DI GIULIETTA Interverrà quanto prima l'Amia per ripulire le mura interne del cortile di Giulietta dalle decine e decine di gomme da masticare attaccate dai visitatori. Un gesto di inciviltà in uno dei luoghi simbolo della città, visitato ogni giorno da migliaia di turisti.
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