03.04.2023
Il giallo di Ariano nel Polesine. Si attende l’esito dell’autopsia conferita oggi al medico legale per fare luce sulla morte della giovane mamma di origini marocchine, trovata in fin di vita in casa. A lanciare l’allarme “mamma sta morendo” i suoi due figli di otto e undici anni scesi in strada, gridando. La donna di 31 anni è morta il giorno dopo in ospedale. La dinamica ancora tutta da chiarire. “è stato un incidente”, sostiene il marito che era fuori ...casa, al lavoro come operaio agricolo. Mentre il vicino nonché padrone dell’appartamento dove la famiglia vive da sei anni sostiene che la donna sia caduta, sbattendo violentemente la stessa. Personaggio chiave nella vicenda ancora avvolta nel mistero, è stato lui il primo ad accorrere, chiamato dai bimbi con cui giocava tutti i giorni e che lo consideravamo come un nonno: “stava senza mangiare, digiunava per il Ramandam, - ha dichiarato l’uomo - andava in svenimento, barcollava, è morta perché ha sbattuto la testa sui fornelli”. Ma nella testa di Rkia è stato trovato un proiettile, rilevato dalla Tac in ospedale a Rovigo. Un calibro 6.35 o un calibro 22. Uno sparo, dunque c’è stato. La Procura sta procedendo con il reato di omicidio volontario. In casa sono state sequestrate diverse armi. I carabinieri avrebbero trovato quattro fucili, e una pistola. C’è la pista dell’incidente, un colpo esploso per sbaglio. Solo ipotesi al momento. Mentre sembra escludersi che qualcuno sia entrato in quella casa di campagna, isolata, con intendo di uccidere. Nulla di sospetto nel passato della giovane mamma. Non è ancora stata trovata l’arma che ha esploso il proiettile trovato nel cranio di Rkia. Da quando è stato lanciato l’allarme, dai due bimbi, al momento del sopralluogo della polizia giudiziaria, è passata più di un’ora. L’autopsia potrà aggiungere ulteriori elementi utili alle indagini. In paese pochi li conoscevano, tranne il padrone di casa, non avevano stretto legami.
TG Veneto News
1a Edizione del 03.04.2023
TG Completo
VINO E SALUTE, ESPERTI A CONFRONTO Vino e salute: tutti contro le etichette irlandesi. Fa discutere il via libera di Bruxelles alla normativa irlandese: d'ora in avanti su vini, birre e liquori si potranno incollare etichette per segnalare i possibili rischi per la salute dei consumatori. Ne hanno parlato al Vinitaly in un Convegno. Tra gli ospiti anche il ministro Tajani
AUTOPSIA SUL CORPO DI RKIA, IL GIALLO DEL PROIETTILE IN TESTA Il giallo di Ariano nel Polesine. Si attende l’esito dell’autopsia conferita oggi al medico legale per fare luce sulla morte della giovane mamma di origini marocchine, trovata in fin di vita in casa. A lanciare l’allarme “mamma sta morendo” i suoi due figli di otto e undici anni scesi in strada, gridando. La donna di 31 anni è morta il giorno dopo in ospedale. La dinamica ancora tutta da chiarire. “è stato un incidente”, sostiene il marito che era fuori casa, al lavoro come operaio agricolo. Mentre il vicino nonché padrone dell’appartamento dove la famiglia vive da sei anni sostiene che la donna sia caduta, sbattendo violentemente la stessa. Personaggio chiave nella vicenda ancora avvolta nel mistero, è stato lui il primo ad accorrere, chiamato dai bimbi con cui giocava tutti i giorni e che lo consideravamo come un nonno: “stava senza mangiare, digiunava per il Ramandam, - ha dichiarato l’uomo - andava in svenimento, barcollava, è morta perché ha sbattuto la testa sui fornelli”. Ma nella testa di Rkia è stato trovato un proiettile, rilevato dalla Tac in ospedale a Rovigo. Un calibro 6.35 o un calibro 22. Uno sparo, dunque c’è stato. La Procura sta procedendo con il reato di omicidio volontario. In casa sono state sequestrate diverse armi. I carabinieri avrebbero trovato quattro fucili, e una pistola. C’è la pista dell’incidente, un colpo esploso per sbaglio. Solo ipotesi al momento. Mentre sembra escludersi che qualcuno sia entrato in quella casa di campagna, isolata, con intendo di uccidere. Nulla di sospetto nel passato della giovane mamma. Non è ancora stata trovata l’arma che ha esploso il proiettile trovato nel cranio di Rkia. Da quando è stato lanciato l’allarme, dai due bimbi, al momento del sopralluogo della polizia giudiziaria, è passata più di un’ora. L’autopsia potrà aggiungere ulteriori elementi utili alle indagini. In paese pochi li conoscevano, tranne il padrone di casa, non avevano stretto legami.
IL BLU, IL GELATO E UN BRUNCH PER “CASA INDI” Il dopo di noi. Il pensiero che grava sulle famiglie di ragazzi disabili. A Treviso una raccolta fondi per l’acquisto di una casa destinata a un gruppo di ragazzi autistici. L’occasione per presentare il progetto è stata un brunch organizzato nella giornata internazionale della consapevolezza sull’autismo.
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