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25.07.2022

UCCIDE L'AMICO, CARCERE DOPO LA FUGA

Indizi gravi e solidi sulle sue responsabilità. Proprio per questo nelle scorse ore il gip di Rovigo ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri nei confronti di Mohammed Bensoltana, il cittadino marocchino di 31 anni ritenuto responsabile dell’omicidio avvenuto a Lendinara, nel rodigino, la notte del 10 luglio scorso. In quell’occasione a perdere la vita, ferito mortalmente da una coltellata ad una gamba, fu un connazionale dell’uomo, Alasri Abdennebi, 30enne intervenuto durante una rissa tra ...il 31enne e una terza persona nel tentativo di placare gli animi tra i due. Uno scontro scoppiato all’interno di un casolare all’interno del quale abitavano e lavoravano cinque braccianti marocchini in via Ca’Mignola bassa. Poco dopo le tre, la lite scoppiata per futili motivi, durante la quale oltre alle urla e agli insulti spuntò anche il coltello ritenuto dagli inquirenti l’arma del delitto. In seguito all’uccisione, Mohammed Bensoltana aveva provato a fuggire facendo perdere le proprie tracce per alcune ore, fino a quando le forze dell’ordine riuscirono a rintracciarlo il giorno successivo all’interno di un bar di Bovolone, in provincia di Verona. Fermato dai carabinieri, nei confronti dell’uomo era stato emesso un fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura della repubblica di rovigo al quale è seguito quindi, nelle scorse ore, il secondo provvedimento da parte del gip di rovigo ancor più restrittivo, con l’uomo che rimane in carcere alla luce delle indagini e delle prove raccolte in queste due settimane e che ne hanno quindi aggravato ulteriormente la posizione. Fondamentali in occasione dell’omicidio, le testimonianze degli altri inquilini dell’appartamento che fornirono dettagli precisi sull’identità dell’uomo in fuga, trovato poco dopo.

Servizi 25 Luglio 2022

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