08.11.2024
Spaccio e di droga alla stazione ferroviaria di Treviso. Quasi una trentina di giovanissimi segnalati dalla Guardia di Finanza. Arrivavano nella Marca da tutto il Nordest. I minorenni sono stati consegnati ai genitori, mentre due maggiorenni che avevano una sessantina di grammi di droga sono stati denunciati. L'operazione è stata resa possibile grazie ai due cani antidroga in dotazione alle Fiamme gialle.
TG Veneto News
1a Edizione del 08.11.2024
TG Completo
UN PAPPAGALLO PER AMICO Quando si parla di animali da compagnia si pensa spesso solo al cane e al gatto. anche un pappagallo cenerino può però avere un rapporto davvero simbiotico con la sua proprietaria.
“SUO FIGLIO E’ IN CARCERE”, RAGGIRO DA 300MILA EURO Un 46enne napoletano che aveva truffato una coppia di anziani a Padova, sottraendo loro 300mila euro tra denaro e monili, è stato arrestato a Roma, a bordo di un treno diretto a Napoli, grazie ad un'operazione congiunta della squadra mobile della Questura di Padova e del compartimento Polfer del Lazio. La tecnica utilizzata dal malvivente, e da un complice, era il classico raggiro del "falso incidente ad un familiare", in questo caso architettato in due fasi: una prima telefonata all'anziano per un inesistente reato collegato ad una vettura a lui intestata, con cui l'avevano convinto a recarsi subito al comando dei Carabinieri; una seconda chiamata, quando la moglie era rimasta sola in casa, per dirle che il figlio era stato arrestato e che serviva pagare subito una cauzione, attendendo che un fantomatico incaricato del Tribunale passasse per casa a ritirare denaro e gioielli per un valore di 300mila euro. Cosa che poi, terrorizzata, l'anziana ha effettivamente fatto. Capito di essere stata truffata, la coppia ha allertato la Questura di Padova. L'azione immediata degli agenti, e la descrizione puntuale del truffatore fornita dalla donna, ha permesso agli agenti di appurare che il malvivente, dopo essersi allontanato con il bottino estorto, si era allontanato dalla città con un treno diretto a Napoli. Attivato così il compartimento Polfer del Lazio, con la descrizione del truffatore - mezza età, vestito di scuro con uno zaino in spalla, marcato accento campano - i poliziotti hanno individuato e bloccato dopo alcune il 46enne sul treno in sosta alla stazione di Roma Termini. Ieri mattina il giudice del tribunale di Roma ha convalidato l'arresto e ha disposto per l'uomo la misura della custodia in carcere. Stamane a Padova, negli uffici della Questura, i poliziotti della Mobile e i loro colleghi della Polfer di Roma procederanno alla restituzione del denaro e dei gioielli all'anziana coppia di padovani, che nel frattempo hanno già espresso il loro forte ringraziamento alla polizia.
FIUME DI DROGA IN STAZIONE, SEGNALATI TRENTA RAGAZZINI Spaccio e di droga alla stazione ferroviaria di Treviso. Quasi una trentina di giovanissimi segnalati dalla Guardia di Finanza. Arrivavano nella Marca da tutto il Nordest. I minorenni sono stati consegnati ai genitori, mentre due maggiorenni che avevano una sessantina di grammi di droga sono stati denunciati. L'operazione è stata resa possibile grazie ai due cani antidroga in dotazione alle Fiamme gialle.
LUPI. COPPIA AVVISTATA A MAROSTICA, SI TEME IL BRANCO Una coppia di lupi corre tra campi e case, nuovo avvistamento a Marostica: ma gli esemplari in zona sono almeno sette, cresce la paura.
IL TRAM SUBITO, IL SOGNO DEI PADOVANI Arrivano fiumi di richieste tra i cittadini di Padova che, dopo un sondaggio svolto dal comune, dichiarano l'importanza di nuove attività culturali come manifestazioni artistiche e nuove biblioteche. Anche l'animazione sociale, le iniziative a sostegno delle famiglie che hanno bisogno, lo sviluppo alla comunità sono temi caldi. Si aspira a una città più “green”, ancora parchi e spazi verdi, un punto di incontro per isolarsi dal caos di tutti i giorni. Infatti i lavori delle nuove linee del tram sembrano non finire mai, la strada è ancora lunga e i padovani desiderano un'unica cosa.
L'ANOMALIA E LA NORMA, UNA MOSTRA CONTRO I PREGIUDIZI Scheletri, fossili, collezioni di insetti e tanti esseri mitologici. Come il cranio di un elefante nano o un vitello bicefalo, che raccontano, la somiglianza di alcune gravi patologie, alimentando dei lontani miti dell'antichità. Tutto questo, per lanciare il messaggio di inclusione e consapevolezza dell'unicità di ogni essere umano, nella mostra : “L'anomalia e la norma” al museo MUSME di Padova. Alla scoperta di un percorso che unisce la società con la medicina, attraversando una serie di lunghe tappe nella storia che, si sono soffermate sulla trasformazione del rapporto tra l'anomalia e la normalità. Un'occasione unica per andare “oltre” a tanti temi ancora incompresi e riflettere attraverso lo stile scientifico con un intrattenimento 2.0. Oggi, quelle che vengono definite anomalie sono sinonimo di singolarità di ogni essere umano : “Crediamo fortemente nella valenza di questo progetto espositivo” afferma Barbara Degani, presidente di Fondazione MUSME”. Un itinerario coinvolgente attraverso le varie stanze illustrative come la : “Stanza delle meraviglie”, un'esposizione interattiva che accoglierà i visitatori fino al 9 maggio 2025. Con l'obbiettivo di indagare sul personale concetto di normalità, contro i pregiudizi sociali e anche culturali perché : l'anomalia è la norma.
ELEONORA MORTA IN STRADA, DOTTORESSA INDAGATA PER OMICIDIO Per la morte di Eleonora Chinello, la giovane studentessa di 14 anni travolta e uccisa a Sant'Angelo di Piove da un'auto mentre, in sella alla sua bici, stava andando a prendere il bus per andare a scuola, c'è una dottoressa indagata. Anna Maria Lamanna, intervenuta sul posto, che avrebbe dovuto soccorrere la ragazzina è ora accusata di interruzione di pubblico servizio, omissione di atti d'ufficio e omicidio colposo. Sarebbe arrivata con l'ambulanza insieme a due infermiere e avrebbe detto a queste ultime “Fate voi”. Il medico si sarebbe rifiutato di agire e non avrebbe prestato le cure necessarie, secondo la denuncia delle infermiere stesse.
TRAGEDIA AI CARAIBI, STUDENTE MUORE ANNEGATO Dai banchi del liceo Brocchi di Bassano era passato alle aule dell’Università di Oxford, dove si era distinto tra gli studenti più brillanti. Una promettente carriera accademica, soprattutto una vita ancora tutta davanti, tragicamente travolta e spazzata via dalle acque del Mar dei Caraibi. Un paradiso che si è tramutato in trappola mortale per Antonio Gato, 21enne cresciuto a San Zenone degli Ezzelini con la famiglia, originaria del Togo e in seguito trasferitasi a Pagnano d’Asolo. Parlava cinque lingue e, per perfezionare la conoscenza del francese, stava frequentando un periodo di studi nell’arcipelago di Guadalupa. Fatale la nuotata con gli amici di fronte alla spiaggia di Malendure. Antonio non è più riemerso dalle onde. Un elicottero ha individuato il suo corpo soltanto la mattina dopo, a 25 metri da riva. Sconvolta e affronta la comunità del Saint Catherine’s College di Oxford: compagni e docenti della facoltà di lingue medievali e moderne lo ricordano come un ragazzo d’oro e un allievo modello, impegnato su più fronti. Da alunno del Brocchi, conquistò la finale nazionale delle Olimpiadi della danza con il gruppo della scuola. Antonio Gato lascia i genitori, un fratello e tre sorelle. I funerali si terranno sabato 9 novembre, alle ore 10, nella chiesa di San Zenone.
"MORTE ALLE SPIE", RISTORATORE MINACCIATO Intimidazione a Veronetta. Su una vetrata di ristorante è comparsa la scritta "morte alle spie", che appare una minaccia per residenti e lavoratori che hanno sollecitato la retata contro lo spaccio e la criminalità della zona. La digos indaga.
PAESE IN BALIA DEI PREDONI: "RIACCENDIAMO LE TELECAMERE" Diego Mossolin è solo l’ultima vittima della lunga scia di furti che ha colpito Nove più di altri comuni negli ultimi giorni. Alla famiglia Mossolin è andata bene. La figlia, rincasando, ha messo in fuga i malviventi. In via Sandri un residente ha sorpreso e fatto scappare due ladri che stavano entrando nella sua abitazione. Forse gli stessi avvistati poco prima anche in via Munari. Nove vuole far partire al più presto i controlli di vicinato. Ed è corsa contro il tempo per riaccendere le telecamere spente ormai da un paio d’anni per questioni burocratiche.
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