02.11.2024
Le predazioni in montagna, ai danni di allevamenti e malghe, tra il 2022 e il 2023 sono aumentate. A dirlo è la regione Veneto che ha fornito i dati ufficiali relativi a quanti sono stati nei due anni gli animali uccisi o feriti dai lupi sulle nostre montagne. Il numero assoluto parla di 616 uccisioni nel 2022, salite a 757 nel 2023 in attesa di avere i dati di quest'anno. A Verona, sui lessini e nelle altre alture scaligere, le ...predazioni più corpose con 333 capi uccisi nel 2023, cento in più rispetto all'anno precedente; subito dopo i 282 animali predati nel bellunese in un anno, e i 139 ammazzati nel vicentino, tra l'altopiano di asiago e le altre malghe della provincia. Numeri che fanno riflettere e che sono alla base della polemica che si è scatenata in queste ore, dopo che il senato ha approvato un emendamento sulla legge quadro della montagna che dà la possibilità di uccidere i predatori, e in particolare i lupi. La legge ora dovrà passare alla camera, in attesa che i ministeri di ambiente e agricoltura decidano il numero massimo, regione per regione, di capi che si potranno abbattere. In attesa di tutto ciò però la polemica si è già innescata. I firmatari dell'emendamento si dicono soddisfatti. La LAV invece passa al contrattacco annunciando una battaglia serrata contro il provvedimento. In attesa di capire l'esito della battaglia tra favorevoli e contrari al provvedimento, restano i numeri. Pecore e capre, sia nel 2022 che nel 2023 sono state le prede preferite. 367 uccise nel 2022, 467 e quindi 100 in più nel 2023. 201, tra mucche e tori invece, i bovini ammazzati nel 2023, una trentina in più rispetto all'anno precedente. Morti anche 79 cavalli lo scorso anno, cifra che nel 2022 si era fermata a 52.
TG Veneto News
1a Edizione del 02.11.2024
TG Completo
NEONATO PICCHIATO E SEVIZIATO, IL PAPA' ARRESTATO IN OSPEDALE Un neonato di cinque mesi è ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Padova dopo essere stato seviziato e picchiato dal giovane padre. L’uomo di 22 anni è stato arrestato ed ora si trova in carcere nel capoluogo patavino accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate. E’ stata la polizia di Padova a far emergere la vicenda, polizia che è stata allertata dagli stessi medici. Il piccolo infatti era ricoverato da qualche giorno per degli accertamenti, nonostante le cure le sue condizioni erano in peggioramento e sul piccolo corpicino c’erano segni inequivocabili di percosse. Gli uomini della squadra mobile grazie ad alcuni appostamenti e con l’ausilio di alcune microtelecamere posizionate nella stanza dove il neonato era ricoverato hanno scoperto quello che il 22 enne faceva al figlio durante l’orario di visite, convinto di non essere osservato. Immagini inequivocabili dell’orrore: percosse, sevizie e maltrattamenti di ogni genere. Tanto che le condizioni del neonato sono rapidamente peggiorate. Per il 22 enne è scattato l’arresto immediato proprio in ospedale. Ora l’uomo è in carcere mentre il neonato sta lottando tra la vita e la morte.
LUPI E PREDAZIONI, NUMERI IN AUMENTO TRA VERONA E BELLUNO Le predazioni in montagna, ai danni di allevamenti e malghe, tra il 2022 e il 2023 sono aumentate. A dirlo è la regione Veneto che ha fornito i dati ufficiali relativi a quanti sono stati nei due anni gli animali uccisi o feriti dai lupi sulle nostre montagne. Il numero assoluto parla di 616 uccisioni nel 2022, salite a 757 nel 2023 in attesa di avere i dati di quest'anno. A Verona, sui lessini e nelle altre alture scaligere, le predazioni più corpose con 333 capi uccisi nel 2023, cento in più rispetto all'anno precedente; subito dopo i 282 animali predati nel bellunese in un anno, e i 139 ammazzati nel vicentino, tra l'altopiano di asiago e le altre malghe della provincia. Numeri che fanno riflettere e che sono alla base della polemica che si è scatenata in queste ore, dopo che il senato ha approvato un emendamento sulla legge quadro della montagna che dà la possibilità di uccidere i predatori, e in particolare i lupi. La legge ora dovrà passare alla camera, in attesa che i ministeri di ambiente e agricoltura decidano il numero massimo, regione per regione, di capi che si potranno abbattere. In attesa di tutto ciò però la polemica si è già innescata. I firmatari dell'emendamento si dicono soddisfatti. La LAV invece passa al contrattacco annunciando una battaglia serrata contro il provvedimento. In attesa di capire l'esito della battaglia tra favorevoli e contrari al provvedimento, restano i numeri. Pecore e capre, sia nel 2022 che nel 2023 sono state le prede preferite. 367 uccise nel 2022, 467 e quindi 100 in più nel 2023. 201, tra mucche e tori invece, i bovini ammazzati nel 2023, una trentina in più rispetto all'anno precedente. Morti anche 79 cavalli lo scorso anno, cifra che nel 2022 si era fermata a 52.
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