02.04.2022
Allevamenti in difficoltà, alimentare le vacche è troppo costoso e nel trevigiano c’è chi, per restare aperto, è costretto ad abbattere alcuni capi. Grido d’allarme alle istituzioni, l’appello ai nostri microfoni e le parole di uno degli allevatori in difficoltà a causa dei rincari dei costi delle materie prime. Una situazione per la quale servono misure urgenti con l'obiettivo di aiutare il settore a ripartire e a non soccombere.
TG Agricoltura del 02.04.2022 TG Completo
CON LA PIOGGIA RIPARTONO LE SEMINE DI MAIS Dopo la siccità, il ritorno della pioggia ha reso nuovamente favorevoli le condizioni per la semina del mais con la possibilità, anche in virtù dello sblocco da parte dell’unione europea di un ulteriore 5% di aree coltivabili, di avere quantità superiori di cereale rispetto al passato. Un momento delicato, vista anche la situazione bellica in Ucraina e le ridotte quantità di cereali in arrivo dall’estero, con l’agricoltura italiana che diventa più che mai fondamentale. Critica la situazione degli allevamenti che hanno bisogno di mais e al tempo stesso però avrebbero bisogno di riuscire a ridurre le proprie spese aumentando i guadagni anche solo per sopravvivere. L’Italia importa circa la metà del mais di cui ha bisogno e a preoccupare, tra le altre cose, sono anche le speculazioni in atto in questo settore.
GIORNATA REGIONALE DEI COLLI VENETI. SUCCESSO E GRANDE PARTECIPAZIONE Grande successo per la giornata regionale dei colli veneti celebrata lo scorso 27 marzo. Il progetto, nato con la precisa volontà di valorizzare il patrimonio naturalistico, storico, culturale, sportivo ed enogastronomico dei Colli Veneti, la cui ricchezza è composta da un mosaico di paesaggi unici, piccoli borghi, remote chiesette, antichi mestieri, tradizioni popolari e prodotti tipici, ha visto migliaia di persone partecipare alle oltre 200 iniziative sorte in tutte le province della regione per promuovere il territorio. Dodici le aree valorizzate in occasione della giornata che ha preso il via al Castello di Conegliano. Colli euganei, montello e colli asolani, colli del Garda, le colline moreniche, la valpolicella e la valpantena, le colline del prosecco di conegliano e valdobbiadene, torricelle, le colline dell’est veronese, i colli berici, i territori della pedemontana e le colline delle prealpi vicentine.
ALLEVAMENTI ALLO STREMO, “ABBATTIAMO I CAPI” Allevamenti in difficoltà, alimentare le vacche è troppo costoso e nel trevigiano c’è chi, per restare aperto, è costretto ad abbattere alcuni capi. Grido d’allarme alle istituzioni, l’appello ai nostri microfoni e le parole di uno degli allevatori in difficoltà a causa dei rincari dei costi delle materie prime. Una situazione per la quale servono misure urgenti con l'obiettivo di aiutare il settore a ripartire e a non soccombere.
L'ANTICA FIERA DI LONIGO RIPARTE IN PRESENZA TRA AGRICOLTURA, STORIA E NOVITA' Dopo un’edizione saltata nel 2020 e una proposta eccezionalmente in Luglio nel 2021, a causa della situazione pandemica da Covid, dal 25 al 28 Marzo 2022 è tornata al suo periodo consueto la storica Fiera di Lonigo, giunta al 536mo appuntamento e proposta nel comune vicentino di Lonigo. Tradizione e innovazione, nonché un grande desiderio di tornare alla normalità, hanno caratterizzato l'evento che ancora una volta si è confermato tra i più importanti e frequentati del Veneto grazie a un programma capace di accontentare i gusti di tutte le età con mostre, approfondimenti, spettacoli, stand gastronomici, musica e luna park. Ma soprattutto come sempre il Parco Ippodromo è ridiventato per l'occasione un'importante vetrina per conoscere le novità legate alle macchine agricole e ai prodotti dell'artigianato mentre il Centro cittadino è stato arricchito da sei Corti espositive, ovvero: la Corte Arte e Sapori, la Corte degli Alpini, il Borgo degli Artisti, la Corte dei Fiori, la Corte delle Auto e la Corte del Gusto. Non è mancata la possibilità di visitare il Santuario della Madonna dei Miracoli, dove nel 1486 sarebbe avvenuto il prodigio che ha dato il via alla Fiera, divenuta poi famosa nell’800 per l’esposizione e il commercio di cavalli. Nella mattinata di sabato 25 da via Ognibene ha preso il via il tradizionale corteo con il Gruppo Filarmonico di Lonigo e autorità per inaugurare ufficialmente la Fiera.
ECCO LA PIOGGIA, DOPO OLTRE CENTO GIORNI DI SICCITA' Dopo oltre cento giorni di siccità e assenza totale di pioggia, il Veneto ha accolto con il sorriso il ritorno della pioggia che nei giorni scorsi è tornata a bagnare i campi di tutta la nostra regione, mettendo fine ad una siccità che durava oramai da troppo tempo. Pioggia quantomai necessaria per ridare vigore alle colture e riportare a livelli meno critici rispetto al passato i fiumi ma anche i vari canali e le derivazioni fondamentali per portare l’acqua nei campi e avere risorse per irrigare il territorio. La delicatezza del momento è comunque evidente sul fronte delle problematiche che, comunque, la pioggia ha inevitabilmente portato. A seconda dell’intensità con cui le precipitazioni si sono abbattute in Veneto, e in generale anche in Italia, l’agricoltura ha dovuto fare i conti con colture danneggiate dalla violenza dell’acqua o primizie e in generale frutta e verdura il cui sviluppo, a causa dell’abbassamento delle temperatura, si è fermato in alcune aree anche del nostro territorio. Le conseguenze si vedranno da qui alle prossime settimane, anche perché c’è bisogno di capire se questi giorni di pioggia saranno solo l’inizio di un periodo più perturbato o se la siccità tornerà ad attanagliare il Veneto a partire dal mese di aprile.
ASPARAGI PROTAGONISTI NEI CAMPI. LE ECCELLENZE DEL VENETO NON PASSANO DI MODA Tempo di asparagi e il Veneto, su questo fronte, non ha nulla da invidiare al resto d’Italia. Asparagi che tornano anche protagonisti di rassegne espositive ed enogastronomiche dopo i problemi causati negli anni scorsi dalla pandemia. L’asparago bianco di bassano dop è il principe della tavola dal 19 marzo, giorno di san giuseppe, fino al prossimo 13 giugno in cui si ricorda sant’antonio. In questo periodo riparte l’iniziativa a tavola con l’asparago bianco di bassano dop con degustazioni e piatti speciali da gustare in tredici ristoranti distribuiti nel vicentino e, anche se in minima parte, nell’asolano. A proposito di asparagi, oltre al bianco bassanese il Veneto spostandosi in provincia di Treviso offre altre tipologie importanti. Dall’asparago di Badoere, sia bianco che verde e insignito nel 2010 del riconoscimento IGP, a quello di Cimadolmo, primo asparago in europa a fregiarsi dell’indicazione geografica protetta. C’è poi anche l’asparago di Conche, nei pressi di Codevigo in provincia di Padova. Eccellenze, Bassano, Badoere, Cimadolmo e Conche, che dalla terra arrivano alle tavole in questo periodo, grazie al lavoro dei produttori e alla capacità del nostro territorio di diffonderne segreti e qualità.
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