13.05.2024
La possibile mano di un ex della mala del Brenta dietro alcune rapine dei mesi scorsi nel Bassanese. La presunta firma di Achille Pozzi, l’esperto degli assalti ai blindati, come lo definì a suo tempo Felice Maniero. La Squadra Mobile della Questura di Padova l’ha fermato il 23 aprile alla guida di un furgone rubato, mentre preparava il blitz in una banca di Camisano.
Lo stesso furgone ripreso e intercettato da targa system e telecamere di videosorveglianza nei luoghi di ...alcuni colpi su cui stanno indagando i carabinieri di Bassano. In particolare, l’agguato del 17 aprile al laboratorio orafo Due Elle di Casoni di Mussolente: al ritorno in ditta con una borsa di oro grezzo, un dipendente venne minacciato da due banditi armati di pistola, che gli intimarono di consegnare i duecento grammi di metallo prezioso prima di scappare su un furgone con targa contraffatta.
Achille Pozzi, 64 anni, è stato arrestato venti giorni fa nel Padovano assieme a un complice: stava tornando a recuperare due pistole nascoste sotto una catasta di legna, dopo un sopralluogo davanti a una banca di Camisano scelta come bersaglio. Pistole in precedenza già scovate e sequestrate dalla Polizia, che seguiva gli spostamenti di Pozzi grazie a una rilevatore Gps installato sul furgone. A bordo del mezzo, maschere, una parrucca e chiodi a tre punte. Un veicolo comparso anche sui teatri di altre rapine messe a segno nelle ultime settimane in provincia di Padova.
Bassano Notizie del 13.05.2024 TG Completo
BASSANO. ALPINI ANCORA SUL PONTE: "UNA TAPPA OBBLIGATA" All'indomani della lunga sfilata che ha chiuso solo a tarda notte la 95^ adunata di Vicenza il ponte degli alpini questa mattina era ancora affollato di penne nere. Per molti una tappa obbligata nella città che si onora oggi di esserne la patria. Per loro la proposta lanciata da Zaia di una nuova adunata a Bassano è assolutamente da condividere.
CALCIO. BASSANO SBANCA TREVISO E CONQUISTA LA FINALE PLAY-OFF Toh, la squadra cotta, stracotta, secondo qualcuno troppo frettoloso, già pronta per il carrello dei bolliti, ha fatto la pelle al Treviso al Tenni nel primo turno dei playoff conquistando l'accesso alla finale secca di domenica alle 16 al Mercante contro il Campodarsego che a sua volta ha steso a sorpresa Belluno in esterna guadagnandosi l'ultimo atto. Chi vince conquista i playoff che, lo ribadiamo, non mettono in palio la promozione in C ma determinano la graduatoria dei ripescaggi in Lega Pro. Ma vincerli come impresa sportiva sarebbe comunque paragonabile a un salto di categoria, agonisticamente parlando. In ogni caso il Bassano, che dopo la flessione umanamente fisiologica di aprile era ritenuto da molti scoppiatissimo, ha vinto invece anche questa, di nuovo al Tenni e persino in rimonta contro una formazione favoritissima ma piegata in stagione tre volte su tre, non sarà mica un caso. E lo ha fatto da squadrone di rango: che sotto fuori casa dopo 10 minuti con la rete trevigiana di Posocco ha pareggiato un attimo prima dell'intervallo con l'inzuccata di giustezza di Luca Forte su angolo di Paulinho e infine, ha affrescato il gran colpo a metà ripresa col bomber Taiwo: punizione di Fagan, respinta del portiere e a rimbalzo balzo proprio di Taiwo a correggere di testa l'1-2. Poi, sana gestione del vantaggio e approdo in porto. Missione compiuta, ennesima gemma di una stagione indimenticabile e adesso faccia a faccia con Campodarsego in un duello senza padroni da 50 per cento a testa. Ma Bassano può contare sulla gente del Mercante. La sua gente.
ELEZIONI. SEMPRE MENO ASPIRANTI SINDACI, CORSA SOLITARIA PER CINQUE CANDIDATI Cinque corse solitarie su 16 Comuni al voto tra il Bassanese e l’Altopiano. Mai così tanti candidati unici. Fare il sindaco è sempre più un onere e sempre meno un onore. Anche il Parlamento ne ha preso atto, abbassando dal 50 al 40 per cento più uno degli elettori il quorum per evitare il commissariamento. Salvo cataclismi, Luca Vendramin è già certo del terzo mandato a Pianezze, Edoardo Tomasetto del secondo a Pozzoleone e Francesco Dalmonte del bis a Pove del Grappa, come pure Antonella Corradin a Lusiana Conco e Luca Ferazzoli a Valbrenta: gli ultimi due arriveranno a 20 anni ininterrotti da sindaco contando le esperienze pre-fusioni. E governare senza opposizione non è un vantaggio.
BASSANO. FORZA ITALIA PRESENTA LA SQUADRA: "CANDIDATI DI BUON SENSO" Mariano Scotton, l'ex centravanti, oggi come lui stesso si è definito, regista del centro alla bassanese dopo il passo a lato a favore del candidato sindaco Nicola Finco, ha schierato la sua squadra. Quella dei 24 candidati pronti a vestire la maglia di Forza Italia alle prossime amministrative bassanesi di giugno. 12 uomini e 12 donne capitanate proprio dall'attuale assessore allo sport e all'istruzione e dal presidente del consiglio comunale Chiara Tessarollo. Insegnanti, imprenditori, professionisti, dipendenti pubblici, molti dei quali impegnati da anni nel mondo dell'associazionismo. Tra loro alcuni nomi noti come l'ex sindaco di Pove Orio Mocellin, l'amministratore unico di Farmacie Bassano Aldo Zambon e l'ex presidente di Rondò Brenta Giorgio Tartaggia. Alla presentazione della lista anche il segretario regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, che ha motivato così la nascita di questa coalizione di centro.
ALPINI. ZAIA: "RIPORTIAMO L'ADUNATA A BASSANO" È ormai già calato il buio quando davanti alla tribuna delle autorità in viale Roma passano le penne nere della Montegrappa. In migliaia sono arrivate da tutto il Bassanese, capitanate da decine di sindaci, per prendere parte a quella che è già stata ribattezzata l'Adunata dei Record. Tocca ad Asiago aprire le cinque sezioni vicentine. Gli alpini dell'Altopiano portano con sè il loro simbolo: quella Colonna Mozza eretta in vetta all'Ortigara, dove nel 1920 venne organizzata la prima Adunata nazionale della storia. In centinaia sono arrivati a Vicenza anche dalla città degli scacchi che ha preso parte alla 95^ Adunata nazionale con le sue divise tricolori e tutti i suoi veci accompagnati da un mezzo militare. Ancora una volta, dunque, il territorio bassanese ha risposto presente alla chiamata alpina, pronto a diventare di nuovo protagonista di un'Adunata Nazionale come auspicato dallo stesso Governatore del Veneto Luca Zaia.
BASSANO. LA MINI NAJA DIVIDE IL GOVERNO MA UNISCE I CITTADINI Il possibile ritorno della leva obbligatoria divide il Governo: il Ministro Salvini annuncia un progetto di legge per reintrodurre una sorta di servizio civile, per l'esponente di Fratelli d'Italia, alla guida della Difesa, il Paese ha bisogno invece di un esercito di professionisti, ragion per cui la vecchia naja sarebbe da bocciare. Una diatriba, quella sul possibile ritorno della leva o sull'introduzione di un servizio civile universale, che torna d'attualità ogni anno in occasione di un'adunata Alpina e che se divide la politica, sembra invece unire i cittadini.
BASSANO. RAPINE A MANO ARMATA, L'OMBRA DELL'EX MALA DEL BRENTA La possibile mano di un ex della mala del Brenta dietro alcune rapine dei mesi scorsi nel Bassanese. La presunta firma di Achille Pozzi, l’esperto degli assalti ai blindati, come lo definì a suo tempo Felice Maniero. La Squadra Mobile della Questura di Padova l’ha fermato il 23 aprile alla guida di un furgone rubato, mentre preparava il blitz in una banca di Camisano. Lo stesso furgone ripreso e intercettato da targa system e telecamere di videosorveglianza nei luoghi di alcuni colpi su cui stanno indagando i carabinieri di Bassano. In particolare, l’agguato del 17 aprile al laboratorio orafo Due Elle di Casoni di Mussolente: al ritorno in ditta con una borsa di oro grezzo, un dipendente venne minacciato da due banditi armati di pistola, che gli intimarono di consegnare i duecento grammi di metallo prezioso prima di scappare su un furgone con targa contraffatta. Achille Pozzi, 64 anni, è stato arrestato venti giorni fa nel Padovano assieme a un complice: stava tornando a recuperare due pistole nascoste sotto una catasta di legna, dopo un sopralluogo davanti a una banca di Camisano scelta come bersaglio. Pistole in precedenza già scovate e sequestrate dalla Polizia, che seguiva gli spostamenti di Pozzi grazie a una rilevatore Gps installato sul furgone. A bordo del mezzo, maschere, una parrucca e chiodi a tre punte. Un veicolo comparso anche sui teatri di altre rapine messe a segno nelle ultime settimane in provincia di Padova.
MAROSTICA. SPACCIO NEI PARCHI AI GIOVANI, SCATTA IL BLITZ: FRATELLI NEI GUAI Incontravano i loro coetanei al parco per rifornirli di stupefacenti. 18 e 19 anni, l’età dei due giovanissimi spacciatori sorpresi dai carabinieri della Sezione Radiomobile con quasi 20 grammi di hashish nell’area verde di via Mattesco, a Marostica. A casa i ragazzi nascondevano due buste di marijuana, pastiglie di ecstasy, un bilancino di precisione. Entrambi sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio. Nel fine settimana un altro blitz è scattato nel parco di via Montello, e pure qui i militari dell’Arma hanno sequestrato dell’hashish a un 19enne. Anche l’amministrazione ha alzato la guardia.
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