24.04.2024
Un 35enne di Mussolente è stato arrestato dai Carabinieri perché trovato con 190 grammi di Marijuana e 2.200 euro in contanti. Luomo si trova ai domiciliari.
Stava fumando uno spinello all’interno della sua auto parcheggiata al Parco della Vittoria a Mussolente quando è passata una pattuglia dei Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Bassano. I militari dell’arma hanno notato il conducente mentre tentava di disfarsi di una canna fumata parzialmente gettandola nel tappettino dell’auto. ...L’uomo, un 35enne misquilese, era visibilmente agitato per questo i Carabinieri hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito dell’abitacolo della vettura. All’interno di un marsupio di stoffa appoggiato sul sedile i militari hanno rinvenuto una bustina di 7 grammi contenente marijuana. L’uomo aveva con sé nel portafoglio 250 euro in banconote di piccolo taglio. I Carabinieri hanno così deciso di perquisire la sua abitazione all’interno della quale hanno trovato 55 grammi di marijuana in un sacchettino trasparente stipati in un bidone di plastica nella sua camera da letto. All’interno di un armadietto metallico è stata trovata una busta contenente 1.950 euro in banconote di vario taglio ed alcuni cristalli di metanfetamina, la cosiddetta MdMA del peso di 3 grammi. Nell’armadio tra i suoi vestiti l’uomo aveva nascosto dieci confezioni di tabacco sfuso perfettamente sigillate con all’interno oltre un etto di marijuana e 20 grammi di erba in una scatola di cartone per le scarpe. In tutto 190 grammi di marijuana e 2.200 euro in contanti ritenuti provento di un’attività di spaccio. Il 35enne è stato così arrestato e il Gip ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Bassano Notizie del 24.04.2024 TG Completo
HOCKEY. BASSANO ORGOGLIO E CORAGGIO, MA NON BASTA Nell'hockey pista, in garauno de quarti di finale playoff scudetto non basta una prova orgogliosa all'Ubroker Bassano contro la regina Forte dei Marmi Non basta il Bassano in edizione speciale, che mette alle corde la regina annunciata Forte dei Marmi attaccando dall'inizio alla fine con slancio e intensità. Il cast stellare dei versiliesi si salva con esperienza, mestiere e le giocate da campione di taluni suoi fuoriclasse, ma l'Ubroker cade in piedi e a petto in fuori, tra l'altro penalizzato sul più bello da due grossolani errori arbitrali, un rigore e una punizione di prima non concessi sul 2-1 per i toscani, più un palo pieno di Pozzato a portiere battuto che sta ancora vibrando. Ma un epilogo almeno ai supplementari i giallorossi l'avrebbero meritato indiscutibilmente. Invece Chicco Rossi, sbocciato al Roller ha bollato lo 0-1 ospite, il veterano Samu Amato ha impattato su assistenza di Pozzato l'1-1 e un attimo prima dell'intervallo un gol d'autore dalla distanza dell'ex Fede Ambrosio ha timbrato l'1-2 della pausa. Nella ripresa Bassano si è catapultato in avanti, non ha avuto due penalty sacrosanti, il palo gli ha negato il 2-2 e sulla sirena finale Galbas in contropiede ha firmato l'1-3. Sabato garadue in Toscana, l'Ubroker vuol provare a stare dentro la serie dei quarti di finale playoff scudetto. Ma si guadagna intanto gli applausi di coach Roberto Zonta
BASSANO. “PRIMA I VENETI”: CINQUE SU 188 LE FAMIGLIE NON RESIDENTI DA 5 ANNI Prima i Veneti lo slogan di Luca Zaia per quanto riguarda l’assegnazione delle case popolari, legge bocciata dalla corte costituzionale. A Bassano le famiglie non residenti in Veneto da 5 anni sarebbero 5 su 188. Il Presidente del Veneto Luca Zaia continua nella sua battaglia di “Prima i Veneti” nell’assegnazione delle case popolari. Dopo la sentenza della corte costituzionale il Governatore prova con una soluzione alternativa, quella di agire sui punteggi che vengono assegnati ai vari parametri aumentando il peso della residenzialità come requisito. Comunque l’obbligo dei 5 anni di residenza in Veneto metterebbe fuori dalla graduatoria solo 5 nuclei familiari su 188 a Bassano. All’interno delle domande presentate al bando del 2022 sono 143 su 188 quelle di cittadini italiani, 45 di extracomunitari e 29 di cittadini che abitano fuori Bassano e il comune di Bassano ha già iniziato ad aumentare i punteggi di alcune famiglie giovani e numerose. Sono 59 quelle composte da una persona, 30 da due persone e 24 da tre. 75 invece i nuclei familiari composti da 4 o più persone, quindi con almeno due figli. Gli alloggi comunali Erp a Bassano sono 285, 192 assegnati e 93 sfitti. Dopo l’emergenza covid ci sono sempre più sfratti e la richiesta di appartamenti è elevatissima.
BASSANO QUARTA CITTA’ PIU’ RICCA IN PROVINCIA, FOZA L’ULTIMA 25.827 euro è il reddito medio dei cittadini di Bassano dichiarato nel 2023, con anno di imposta 2022. Sono i dati pubblicati dal ministero dell’economia e delle finanze e mettono in evidenza qual è la distribuzione del reddito in tutta la penisola. I comuni più ricchi sono caratterizzati da una colorazione di rosso più intensa. In cima alla classifica in Italia Portofino in provincia di Genova con 90.610 euro di media. Se guardiamo la mappa dell’Italia vediamo che la concentrazione dei comuni più ricchi è in pianura padana e in alto Adige. Se ci concentriamo nella provincia di Vicenza, vediamo che Bassano è al 4° posto e supera di poco il capoluogo. In questa schermata vediamo Bassano al centro della mappa e attorno tutti i comuni dell’hinterland. Il secondo comune con il reddito più alto nel bassanese è Pove del Grappa con 25.621 euro ad abitante. Maglia nera per Foza con 16.360 euro. Così come la maggior parte dell’altopiano. A nord di Bassano infatti si concentrano i comuni con una colorazione più tenue che equivale a redditi più bassi. Un’area vasta che va dal basso Trentino fino alla Valbelluna. Nessun comune del Veneto è nei primi trenta a livello nazionale. 17 comuni della top 30 provengono dalla Lombardia. L’80% del totale dei contribuenti hanno un’imposta netta e redditi fino a 35 mila euro e dichiarano il 37% dell’imposta totale. Il carico fiscale resta in gran parte sulle spalle del restante 20 per cento dei contribuenti che dichiara redditi superiori a 35 mila euro e dichiara il 63% dell’imposta netta totale.
TROVATI 190 GRAMMI DI MARIJUANA, 35ENNE DI MUSSOLENTE ARRESTATO Un 35enne di Mussolente è stato arrestato dai Carabinieri perché trovato con 190 grammi di Marijuana e 2.200 euro in contanti. Luomo si trova ai domiciliari. Stava fumando uno spinello all’interno della sua auto parcheggiata al Parco della Vittoria a Mussolente quando è passata una pattuglia dei Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Bassano. I militari dell’arma hanno notato il conducente mentre tentava di disfarsi di una canna fumata parzialmente gettandola nel tappettino dell’auto. L’uomo, un 35enne misquilese, era visibilmente agitato per questo i Carabinieri hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito dell’abitacolo della vettura. All’interno di un marsupio di stoffa appoggiato sul sedile i militari hanno rinvenuto una bustina di 7 grammi contenente marijuana. L’uomo aveva con sé nel portafoglio 250 euro in banconote di piccolo taglio. I Carabinieri hanno così deciso di perquisire la sua abitazione all’interno della quale hanno trovato 55 grammi di marijuana in un sacchettino trasparente stipati in un bidone di plastica nella sua camera da letto. All’interno di un armadietto metallico è stata trovata una busta contenente 1.950 euro in banconote di vario taglio ed alcuni cristalli di metanfetamina, la cosiddetta MdMA del peso di 3 grammi. Nell’armadio tra i suoi vestiti l’uomo aveva nascosto dieci confezioni di tabacco sfuso perfettamente sigillate con all’interno oltre un etto di marijuana e 20 grammi di erba in una scatola di cartone per le scarpe. In tutto 190 grammi di marijuana e 2.200 euro in contanti ritenuti provento di un’attività di spaccio. Il 35enne è stato così arrestato e il Gip ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
BASSANO. UN TEATRO PER LA CITTA’, LE PROPOSTE DEI CANDIDATI 21 milioni di euro per il recupero del teatro Astra di viale dei Martiri, 18 milioni per la realizzazione di un teatro al posto del polo museale Santa Chiara all’ex caserma Cimberle Ferrari e 12 milioni di euro per un nuovo teatro su una parte del parcheggio le piazze. Queste sono le proposte lanciate nei mesi scorsi dal Comune di Bassano. Intanto sul tetto del Teatro Astra c’è stato un nuovo cedimento con uno squarcio di 5 metri squadri. Sentiamo cosa vorranno fare i 5 candidati sindaco per la situazione dei teatri.
NOVE. PADRE AUGUSTO PARINETTO, IL RELIGIOSO DI PIEVE DEL GRAPPA MARTIRE DELLA LIBERTÀ Un martire della libertà. Ecco chi è padre Augusto Parinetto, il religioso scalabriniano, originario di Pieve del Grappa, pestato a sangue nel 1945 a Nove dai militi della X Mas. Era la notte del 1 marzo quando le camicie nere fecero irruzione nella canonica. Stavano cercando don Luigi Panarottto e i partigiani a cui i religiosi davano rifugio. Tra questi anche Gaetano Bressan, detto Nino. In quella notte di violenza Padre Augusto non tradì nessuno. Morì tre mesi dopo il pestaggio per le conseguenze riportate. La nipote Josefina ha ricostruito tutta la drammatica vicenda dello zio. Ci sono voluti 30 anni di ricerche di archivio, testimoniane e interviste. Un lungo lavoro per restituire alla memoria collettiva una storia ancora poco nota. Nella ricostruzione di Josefina Parinetto anche l’incontro con Flavia Pigatto, staffetta partigiana di Marostica che per prima soccorse il giovane religioso. Ben prima dei fatti di Nove, padre Augusto era già entrato in contatto con i partigiani del Grappa
NOVE. PADRE AUGUSTO PARINETTO, IL RELIGIOSO DI PIEVE DEL GRAPPA MARTIRE DELLA LIBERTÀ
BASSANO. AVEVA RUBATO 30 MILA EURO,CONDANNATA COLF INFEDELE Era la vigilia di Natale del 2017 quando Cristina Lorga, moldava di 30 anni, colf in una famiglia della Bassano bene, residente a pochi passi dai giardini Parolini, approfittando della fiducia accordatagli dai datori di lavoro, si era introdotta nella loro camera da letto rubando gioielli e telefoni cellulari per un valore di almeno 30 mila euro. Dopo la denuncia della padrona di casa, la moldava era stata rinviata a giudizio con l'accusa di furto aggravato, poi la condanna con pena sospesa a un anno e nove mesi di reclusione, e al pagamento delle spese legali.
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