Bassano Notizie del 02.03.2024 TG Completo
CALCIO. CITTADELLA E BASSANO, DOMENICA DI SUSSULTI Domenica di brividi ed emozioni su due fronti. In serie B alle 16.15 al Tombolato il Cittadella riceve il Pisa per arrestare l'emorragia di sconfitte, ben 7 di fila e preservare la preziosissima posizione playoff. Anche un punto sarebbe d'oro per arginare la crisi e ripartire perchè è evidente che non è più un problema tecnico – il Citta non ha mai toppato la prestazione sinora – quanto essenzialmente emotivo., Gorini ritrova capitan Branca e Pavan, forse quest'ultimo già dall'inizio, ancora ai box Vita. Serve la scintilla mentale, i granata però preparano una gara d'assalto, non dissennato, ma di sicuro attacco, anche perchè se ti difendi e basta poi le prendi di certo e finisci vittima della paura. Ci vorrà anche la passione di chi ama questi colori per dare un calcio a un mese abbondante da incubo. In serie D invece, altro duello chiave per il Bassano che attende domani alle 14.30 al Mercante i bresciani dell'Atletico Castegnato per sancire il definitivo approdo salvezza con largo larghissimo anticipo e dare la scalata al tesoro dei playoff adesso che i giallorossi viaggiano a un solo punto dal secondo posto. Gara che si annuncia molto fisica ed agonistica sul terreno pesante e Pontarollo che recupera tutti quanti incluso Seno che seppur a mezzo servizio dopo un mese di stop siederà in panchina. I lombardi cercano punti sopravvivenza ma il Bfc in totale fiducia ha una voglia matta di prolungare la sua serie sì e suggellare un percorso che finora profuma di capolavoro.
CODICE AZZURRO, DIMEZZATI GLI INGRESSI INOPPORTUNI I codici bianchi nei pronti soccorsi dell’ulss 7 erano oltre il 66 per cento dei 145mila accessi registrati. Con l’introduzione del codice azzurro, progetto pilota regionale che riguarda gli ospedali di Bassano e Asiago, sono calati al 30 per cento. Dopo i primi 8 giorni i codici azzurri sono stati 23,2 per cento che hanno ridotti i bianchi al 45,2 per cento. Tenendo conto dei pazienti inviati al fast track specialistico si riducono al 30 per cento. I codici bianchi si concentrano maggiormente nelle ore diurne e sono proprio questi gli orari in cui si trovano più facilmente gli specialisti. Dopo i primi 8 giorni le persone visitate entro i 90 minuti per i codici azzurri sono dell’81 per cento. Mentre i codici bianchi visitati entro un’ora e mezza sono il 65 per cento. I primi dati di valutazione clinica saranno disponibili verso la fine di aprile. Un progetto di questo tipo potrebbe dare informazioni utili sul fabbisogno di medici ed aiutare a gestire l’attuale situazione di crisi. I medici di emergenza urgenza vengono quindi indirizzati ai codici più impegnativi, i codici bianchi possono essere gestiti in altro modo.
CORSE FOLLI SULLA NEVE: “METTONO A REPENTAGLIO LA LORO VITA” Si difendono i giovani che nel week end a velocità folli hanno percorso la strada innevata che va da le Melette a Campomulo. Macchine di trasverso lanciate a più di 120 chilometri orari in una strada di montagna a doppio senso, con il rischio che qualcuno possa arrivare dal senso opposto. Quella bravata è stata condannata da molti residenti dell’altopiano. Le forze dell’ordine sono state messe al corrente dei video in cui si vedono le auto sfrecciare sulla neve e i volti e i nomi dei protagonisti sono ben riconoscibili. In quell’area ci sono delle telecamere di videosorveglianza e le loro immagini sono state analizzate per circostanziare gli estremi della vicenda. L’amministrazione di Gallio spiega che il personale della polizia locale in servizio in comune non è sufficiente a coprire il turno di notte per controllare quel tratto di strada. “Siamo d’accordo che i giovani si possono divertire – ha spiegato Francesco Rossi, assessore del comune di Gallio delegato alle politiche giovanili – ma questo deve avvenire lontano dalle piste da sci e non deve mettere in pericolo l’incolumità di loro stessi e degli altri”.
E’ IL MOMENTO” CANDIDA GIANNI ZEN: “UNA BOCCATA DI ARIA PULITA E’ il momento cala l’asso e candida alle amministrative di giugno Gianni Zen. La lista civica nata da 50 persone per lo più under 35 ha scelto l’ex parlamentare e storico preside del Brocchi. Che Gianni Zen fosse pronto a candidarsi era fuori dubbio che a sostenerlo siano stati i giovani di “è il momento” e non un partito tradizionale è stata una sorpresa. Ad annunciare il nome di Gianni Zen durante la conferenza stampa e l’incontro con gli abitanti del centro storico e di Margnan è Manuel Remonato, il portavoce del gruppo. Da subito Zen si commuove. La decisione di candidare Gianni Zen è stata presa in modo democratico. La decisione è stata quella di correre come lista civica e di non entrare in altre coalizioni. Davanti al simbolo di partito e alla ideologia il gruppo metterà la relazione.
CITTADELLA. ETRA, APPALTI REGOLARI: INDAGINE ARCHIVIATA Nessuna irregolarità nella gestione degli appalti di Etra finiti sotto la lente della Guardia di Finanza. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale: turbativa d’asta in merito a tre procedure di affidamento risalenti al periodo 2020-2022, l’ipotesi di reato che l’anno scorso aveva fatto scattare le perquisizioni nella sede della multiutility a Cittadella e Bassano e l’iscrizione di due ex dirigenti nel registro degli indagati. Accuse ora cadute, per il sollievo del presidente di Etra, Flavio Frasson.
IN TRE A PROCESSO PER L’INCENDIO IN CUI PERSE LA VITA UN PENSIONATO Un incendio con un fronte di 50 metri con il tetto dell’abitazione e della Caserma dei Carabinieri di Asiago che aveva bruciato per ore. Era accaduto il 21 marzo del 2020 in piena pandemia. Per quel rogo davanti al giudice a maggio finiranno tre persone, il dipendente comunale responsabile dei lavori che una ditta stava svolgendo nell’immobile andato in fiamme, il legale rappresentante dell’impresa edile esecutrice dei lavori e un 85enne inquilino nell’immobile bruciato. Quella notte nel rogo perse la vita Bruno Rela, pensionato di 76 anni che viveva nella casa. Ecco cosa ci aveva detto il coordinatore Speciale dei Vigili del Fuoco in quell’occasione. Le fiamme sarebbero divampate a causa del surriscaldamento di un camino e si propagarono lungo tutta la travatura in legno del tetto. L’allarme era stato dato dalla figlia della vittima deceduto per l’inalazione del monossido di carbonio, come sostiene l’accusa. Secondo le indagini l’85enne finito a processo non avrebbe ascoltato la moglie che lo aveva invitato a chiamare i vigili del fuoco perché secondo lui avrebbero fatto dei danni con l’acqua. Se avesse chiamato i soccorsi probabilmente la tragedia non sarebbe accaduta.
LA FURIA OMICIDA DEL 17ENNE SCATENATA DALLE FOTO SULLA APP GAY Per mesi aveva frequentato il mondo gay degli appuntamenti clandestini. Dopo l'incontro con Bledar Dedjia, il 39enne albanese ucciso in un boschetto di Paderno, aveva anche aperto un suo profilo Grindr, la app dedicata agli incontri omossessuali. Ma di quel mondo, il 17enne reo confesso dell'omicidio del giardiniere, non ne voleva più sapere. Aveva cancellato la foto e il profilo su Grindr ed era tornato alla sua vita di sempre, tra gli amici e i compagni di classe, convinto che quel capitolo della sua vita fosse ormai completamente chiuso. Invece qualcuno nei giorni precedenti al delitto gli avrebbe riferito che sulla app di incontri erano spuntati nuovamente il suo profilo e numerose sue foto. A quel punto lui non avrebbe avuto dubbi: per lui era stato Bledar Dejia, l'uomo che per primo lo aveva introdotto in quel mondo. Così ha organizzato un nuovo incontro e questa volta ci è andato armato di coltello. Cosa sia accaduto quel pomeriggio per spingere il ragazzo ad accoltellare il 39enne fino ad ucciderlo va ancora chiarito: l'albanese si è rifiutato forse di cancellare quel profilo? o stava ricattando il 17enne? Al momento questo non è ancora trapelato ma il motivo di quella irrefrenabile rabbia e violenza, potrebbe già essere stato raccontato dal giovane al Pm Parolin della Procura dei Minori che l'ha ascoltato per oltre 6 ore negli ultimi giorni e a cui ha riferito dove aveva nascosto le chiavi dell'auto di Dedjia, ritrovate non lontano dal boschetto di via dei Colli.
LINEA BASSANO-TRENTO, NUOVA AGGRESSIONE AL CAPOTRENO Seconda aggressione in pochi giorni ai danni di un capotreno della linea sostitutiva Bassano-Trento. L'episodio, questa volta, è accaduto nel tratto trentino tra Villazano e Povo. Come da prassi, il capotreno stava controllando i biglietti quando è stato spinto con violenza e fatto cadere da un passeggero sprovvisto di biglietto che gli ha strappato di mano la propria carta d'identità fornita per redigere il verbale. Il responsabile del gesto sarebbe lo stesso uomo che aveva offeso, afferrato per la testa e spinto contro l'autobus un altro capotreno, in questo caso una donna, in servizio sulla stessa linea sostitutiva nella serata di domenica scorsa. Il personale di Trentino- Trasporti ha proseguito comunque la corsa per evitare ritardi agli altri passeggeri e solo una volta terminata la tratta ha sporto denuncia. L'autore della violenza è sceso alla fermata di Pergine facendo perdere le proprie tracce. L'accaduto è stato denunciato dai sindacati degli autoferrotranvieri che visto il ripetersi di simili episodi chiedono l'apertura di un tavolo permanente per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
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