23.02.2024
È un minorenne il presunto assassino di Bledar Dedja, il 39enne albanese, ucciso a coltellate nel pomeriggio del 20 gennaio, in un boschetto di via Colli a Paderno del Grappa. Oggi il fermo del ragazzo, appena 17enne e residente nello stesso comune in cui i è consumato il delitto. Da giorni i carabinieri del Comando provinciale di Treviso, erano sulle tracce del giovane sul cui fermo, vista l'età dell'indagato, procede ora la Procura dei Minori.
Ad incastrare il ...diciassettenne sarebbero stati i dialoghi telefonici intrattenuti con la vittima sul cui telefono si sono concentrate per settimane le attenzioni degli investigatori.
Cosa sia accaduto quel pomeriggio, in quella zona appartata della Pedemontana trevigiana, non è ancora stato spiegato. Fin dal primo giorno gli inquirenti hanno scelto di seguire la pista passionale. Una pista verso la quale gli aveva indirizzati la stessa moglie del 39enne, ammettendo di aver assoldato in passato un investigatore privato per luce sulla doppia vita dell'uomo.
Il corpo senza vita di Dedja era stato trovato la mattina del 21 gennaio da un amico, che si era messo alla sua ricerca nel pomeriggio precedente quando dell'albanese si erano perse le tracce dopo il lavoro. Il 39enne era a terra con i pantaloni abbassati, colpito al corpo da oltre una decina di coltellate. Quella fatale gli aveva perforato un polmone.
Bassano Notizie del 23.02.2024 TG Completo
ASIAGO. CERTIFICAZIONE BIOLOGICA PER I PASCOLI DELL'ALTOPIANO 4.800 ettari di pascolo certificati. È il primo caso in Europa e riguarda proprio l’Altopiano dei Sette Comuni. Una certificazione biologica di gruppo dei pascoli montani. Un modo per valorizzare il patrimonio a livello naturale e turistico. La certificazione riguarderà l’area dove sorgono le 76 malghe di proprietà pubblica e alcuni pascoli privati. Una misura di grande efficacia per la salvaguardia della fertilità e per la tutela della biodiversità. Ci sarà anche la possibilità di estendere questo sistema ad altre colture certificando altri 4.800 ettari di prati. Un esempio unico in Italia e in Europa di territorio biologico.
ASIAGO. CIBO LETALE PER LA PROZIA, IL PIANO DIABOLICO PER UCCIDERLA «Non desiderava altro che si verificasse la morte dell’anziana per poter raggiungere l’obiettivo finale ovvero appropriarsi di tutti i suoi beni essendo stata nominata sua unica erede universale». È quanto riporta l’ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari con l’accusa di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato per Paola Pepe. La 58enne aveva portato la prozia Maria Basso da una casa di riposo di Asiago a Catania. L’80enne era scomparsa dal centro residenziale Giovanna Maria Bonomo nel dicembre del 2022 e poi era morta pochi giorni dopo, il 16 dicembre, in Sicilia. Secondo la procura la pronipote avrebbe dato da mangiare all’80enne un piatto di spaghetti che avrebbe provocato una infiammazione ai polmoni causata dall’ingresso di sostanze estranee. L’80enne non poteva mangiare nulla che non fosse frullato. Maria Basso era figlia di un impresario edile ed era stata assunta al ministero degli Esteri. Aveva lavorato in Australia e in America. Non aveva figli e aveva messo da parte oltre 300mila euro e gioielli che custodiva in un istituto di credito. Per i suoi 80 anni il 4 settembre del 2022 aveva organizzato una festa in cui aveva conosciuto la pronipote. Poi il 5 dicembre aveva firmato un testamento dichiarando Paola Pepe erede universale. Poi la scomparsa dalla casa di riposo e il viaggio a Catania dove ha trovato la morte. Il giorno prima di morire Maria Basso aveva raccontato ai carabinieri che stava bene a Catania, ad Asiago faceva troppo freddo e i parenti andavano a farle visita pochissimo. Questo è quanto riporta l’ordinanza di custodia cautelare. Ciò non toglie che secondo l’inchiesta del gruppo “fasce deboli-codice rosso” della procura di Catania la pronipote avesse abusato dello stato di infermità della persona offesa che aveva devoluto l’eredità ai Salesiani di Torino prima di nominare Paola Pepe erede universale.
MAROSTICA. "C'E' UNA FUGA DI GAS", FINTI TECNICI DERUBANO 92ENNE Ancora ladri in azione a Marostica, alcuni con modalità davvero subdole, come l’inesistente emergenza messa in scena dai due individui che hanno suonato al campanello di una 92enne in via Dante Alighieri: con tanto di divisa e falso tesserino, hanno detto di dover intervenire per una fuga di gas. E in effetti nella cucina dell’abitazione ha cominciato a diffondersi uno strano odore. Ma, da quanto ricostruito, si trattava di una sostanza spruzzata dagli impostori per simulare la perdita. E così, approfittando dello scompiglio creato, mentre un malfattore distraeva l’anziana, l’altro la derubava di tutti i soldi a tiro. Cade davvero a proposito, l’appuntamento promosso per mercoledì 28 febbraio alle 15 nella sede Confcommercio di via Campo Marzio: un incontro pubblico con i vertici dei carabinieri, per imparare a difendersi da truffe e raggiri. Classici ladri acrobati, invece, quelli che all’ora di cena sono penetrati in una casa di via Vecellio, sempre a Marostica. Dopo essersi arrampicati sulla grondaia, hanno rotto il vetro di una finestra per sganciare la maniglia. Una volta dentro, hanno messo a soqquadro cassetti e armadi, ma, forse disturbati dal rientro dei proprietari, sono fuggiti a mani vuote.
CALCIO. BASSANO, IL VIVAIO VOLA Un settore giovanile riorganizzato cinque anni fa e che adesso sta letteralmente prendendo il volo. Bassano gonfia il petto non solo con la prima squadra ma anche con un vivaio da lustrarsi gli occhi, che rende orgolgioso il responsabile dell'area giallorossa, Giannantonio Tessarolo. E anche le squadre femminili del Bassano danno un mucchio di soddisfazioni, come conferma il coordinatore Antonio Bergamo.
CASSOLA. CAPPATO: "PROSEGUIREMO LA BATTAGLIA DI STEFANO GHELLER" Parla Marco Cappato, leader dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di cura e ricerca scientifica: «Porteremo avanti la battaglia di Stefano Gheller sul fine vita».
CASSOLA. LUNEDI' I FUNERALI DI GHELLER, ATTESO ANCHE ZAIA Si terranno lunedì alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, a Cassola, i funerali di Stefano Gheller, il 51enne simbolo della battaglia per il fine vita in Veneto, scomparso nel pomeriggio di ieri all'ospedale San Bassiano dove era ricoverato da settimane a seguito di alcune complicanze sopraggiunte dopo un contagio al Covid. A presiedere la cerimonia funebre sarà monsiglior Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza, da sempre vicino a Stefano, con cui aveva stretto un rapporto di vera amicizia e che anche ieri è voluto essergli accanto nelle ultime ore della sua vita. Il vescovo emerito ha incontrato in più occasioni Gheller, cui un'estate aveva regalato anche la possibilità di una vacanza al mare. Spesso i due si sono confrontati sul senso della vita e sulla volontà manifestata da Stefano di potervi mettere fine quando la sofferenza fosse diventata troppo grande. Tante le persone attese lunedì per i funerali di Stefano Gheller e tra loro non mancheranno neppure il governatore Luca Zaia e l'assessore regionale Manuela Lanzarin. E proprio alla regione si rivolge oggi anche Marco Cappato simbolo da anni della lotta per la libertà di scelta.
ALTOPIANO. NEVE SULLE PISTE, 30 CENTIMETRI IN QUOTA: SI TORNA DI NUOVO A SCIARE La prima vera neve di febbraio è arrivata e intensa. Questo il video postato dal sito Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa mentre salgono in cima al Massiccio. Sebbene nevichi appena al di sopra dei mille metri è dai 1.500 che troviamo un manto bianco consistente nelle Prealpi. E anche in Altopiano la situazione non è da meno. Dal centro di Asiago dove ha piovuto tutto il giorno è facile distinguere la linea di demarcazione che distingue il limite della neve. Molta la neve in tutti i comprensori. Qui siamo alle Melette all’arrivo della seggiovia. Già in mattinata a 1.600 metri erano trenta i centimetri di neve. Da Campomulo a Val Maron dal Monte Corno a Campolongo. Poi le Melette, il Verena e Kaberlaba. È tornata la neve nelle piste da sci e ci si prepara per una nuova stagione.
PIEVE DEL GRAPPA. OMICIDIO DI PADERNO, FERMATO L'ASSASSINO: E' UN MINORENNE È un minorenne il presunto assassino di Bledar Dedja, il 39enne albanese, ucciso a coltellate nel pomeriggio del 20 gennaio, in un boschetto di via Colli a Paderno del Grappa. Oggi il fermo del ragazzo, appena 17enne e residente nello stesso comune in cui i è consumato il delitto. Da giorni i carabinieri del Comando provinciale di Treviso, erano sulle tracce del giovane sul cui fermo, vista l'età dell'indagato, procede ora la Procura dei Minori. Ad incastrare il diciassettenne sarebbero stati i dialoghi telefonici intrattenuti con la vittima sul cui telefono si sono concentrate per settimane le attenzioni degli investigatori. Cosa sia accaduto quel pomeriggio, in quella zona appartata della Pedemontana trevigiana, non è ancora stato spiegato. Fin dal primo giorno gli inquirenti hanno scelto di seguire la pista passionale. Una pista verso la quale gli aveva indirizzati la stessa moglie del 39enne, ammettendo di aver assoldato in passato un investigatore privato per luce sulla doppia vita dell'uomo. Il corpo senza vita di Dedja era stato trovato la mattina del 21 gennaio da un amico, che si era messo alla sua ricerca nel pomeriggio precedente quando dell'albanese si erano perse le tracce dopo il lavoro. Il 39enne era a terra con i pantaloni abbassati, colpito al corpo da oltre una decina di coltellate. Quella fatale gli aveva perforato un polmone.
BASSANO. PAVAN, IL CENTRODESTRA TEME L'EFFETTO BOOMERANG Il centrodestra lo aveva ampiamente sottovalutato, ma il prematuro accantonamento di Elena Pavan rischia di abbattersi come un boomerang su una campagna elettorale tutta in salita. A tal punto che, nel perfetto stallo alla messicana tra la Lega ferma su Nicola Finco e Fratelli d’Italia che reclama la nuova leadership della coalizione, qualcuno, nel partito di Giorgia Meloni, mediterebbe addirittura la mossa più spiazzante: appoggiare la lista civica con cui la sindaca uscente è pronta a ricandidarsi. Ipotesi, che, ovviamente, non trova la minima conferma dai portavoce ufficiali. A dir poco delusa per il trattamento ricevuto dai vertici leghisti, Elena Pavan ha iniziato a incassare la solidarietà anche degli antagonisti storici, dal Pd all’ex vice Roberto Marin, che si dimise proprio perché in rotta di collisione con lei. Il benservito senza alcun riguardo potrebbe diventare un pesantissimo argomento a scapito di chi ha sostenuto Elena Pavan in questi anni. Tant’è, infatti, che qualcuno vedrebbe la marcia indietro come il male minore. E chi, nei corridoi del municipio, scommette che alla fine il centrodestra dovrà ricompattarsi sull’attuale primo cittadino, oggi ha qualche elemento in più per ritenerlo ancora plausibile.
VICENZA. PIZZIOL: "STEFANO GHELLER SI BATTEVA PER IL SUICIDIO ASSISTITO MA AMAVA LA VITA" I funerali di Stefano Gheller saranno celebrati da monsignor Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza, negli ultimi anni divenuto amico di Stefano Gheller: «Si batteva per il suicidio medicalmente assistito ma amava profondamente la vita».
BASSANO. POCHI AUTOBUS NEL POMERIGGIO, CAOS TRASPORTI AL CENTRO STUDI Sono già trascorsi cinque mesi dall'inizio dell'anno scolastico ma a Bassano, quello del trasporto degli studenti, resta un problema ancora aperto. Sono decine, infatti, i ragazzi costretti ad attendere ore, dopo l'uscita da scuola, prima di riuscire a salire su un autobus che possa riportarli a casa. All'origine del problema, la scelta di un numero sempre maggiore di scuole di distribuire le lezioni su 5 giorni, la cosiddetta settimana corta, che implica più lezioni in fascia pomeridiana e di conseguenza un aumento degli studenti che necessitano di un passaggio dopo le 15. Orari alla mano, le tratte più carenti attualmente sono quelle dirette verso Romano e San Michele e quella in direzione di Tezze, Nove e Cartigliano. L'Ucg, il comitato che rappresenta i genitori, ha sollevato il problema ma al momento risposte concrete non sono arrivate. Un contributo dei comuni interessati, dunque, potrebbe aiutare a tamponare almeno per quest'anno la situazione, ma in vista del prossimo anno scolastico serviranno ulteriori riflessioni.
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