ROMANO. INFARTO SUL CAMION, TRE POLIZIOTTI SALVANO LA VITA ALL'AUTISTA COL DEFIBRILLATORE Gli hanno salvato la vita dopo un infarto mentre si trovava lungo la statale 47. Il fatto martedì 20 febbraio alle 12:30. Un camionista si trova sul cavalcavia della ss47 all’uscita di Romano Nord. Un automobilista si accorge che l’uomo ha accostato sul ciglio all’ultimo momento ed è accasciato sul volante. Chiama i soccorsi e la centrale operativa del Commissariato di Polizia di Bassano invia immediatamente una pattuglia che si trova nelle vicinanze. Gli agenti agli ordini del commissario Carlo Dalla Costa comprendono la gravità della situazione e contattano il 118. Nell’attesa dell’arrivo dei mezzi dei sanitari prendono il defibrillatore che hanno in auto. L’uomo è ormai cianotico così gli agenti iniziano le procedure di rianimazione. Il Vicesovrintendente Eros Rosin, l’agente scelto Michele Piscitelli e l’agente Vincenzo Pellicanò in contatto con il personale della centrale operativa del 118 tengono in vita il camionista per i successivi 10 minuti, fino all’arrivo dell’ambulanza e dell’automedica. Il personale del Suem 118 trasporta l’uomo al San Bassiano. A salvare la vita all’autista la prontezza e la formazione degli agenti che grazie al defibrillatore in dotazione sono riusciti a compiere le manovre di rianimazione. Il plauso per i 3 agenti arriva anche dal Governatore del Veneto Luca Zaia che dice: «Esprimo il mio plauso e la mia ammirazione a questi agenti, tempestività e professionalità ancora una volta sono gli ingredienti con cui le nostre forze dell’ordine sono riuscite a salvare una vita».
MAROSTICA. URLA DI AIUTO DAL BOSCO, RICERCHE SENZA ESITO «Ho sentito gridare più volte aiuto dal bosco». È iniziata con questa segnalazione una lunga notte di apprensione e frenetiche ricerche tra Pradipaldo e Marostica. Il sindaco di Marostica Matteo Mozzo ha subito allertato Protezione civile e Associazione Nazionale Carabinieri con le squadre cinofile. Decine i soccorritori mobilitati, tra volontari, vigili del fuoco, agenti di polizia locale e militari. Via Erta è stata anche chiusa al traffico. Le ricerche sono state interrotte alle tre, in attesa di eventuali denunce di scomparsa.
ASIAGO. ANZIANA "SOFFOCATA" CON GLI SPAGHETTI PER L'EREDITA', NIPOTE ARRESTATA PER OMICIDIO IN SICILIA Era scomparsa dalla casa di Riposo di Asiago a dicembre del 2022 senza lasciare nessun preavviso. Maria Basso era stata portata dalla figlia di una cugina di 58 anni a Catania. L’ottantenne non aveva figli ed era in possesso di un ingente patrimonio fra conti correnti, immobili e gioielli. A denunciare il fatto i suoi eredi diretti che si erano presentati dai Carabinieri ipotizzando la circonvenzione di incapace. L’anziana pochi giorni dopo il viaggio era morta ad Aci Castello in Sicilia. L’ipotesi era che l’anziana fosse stata convinta con l’inganno a trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza e poi indotta a cambiare il testamento. Nel documento Maria Basso aveva lasciato tutto ai poveri. Ma dopo la scomparsa dalla casa di riposo l’80enne aveva revocato la nomina di una procuratrice speciale che la seguiva da anni indicando al suo posto la 58enne che poi era diventata la testamentaria universale, in modo da impadronirsi della cospicua eredità della donna. La procura di Vicenza aveva così aperto un‘inchiesta disponendo la riesumazione della salma e l’autopsia. Dalle indagini è emerso che a provocare la morte della prozia 80enne sarebbe stata una pronipote della vittima, ora arrestata dai Carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto dei militari dell’arma della compagnia di Acireale e di Asiago. La donna è stata posta ai domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico e accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato. La pronipote infatti avrebbe fatto ingerire all’80enne del cibo che l’anziana non avrebbe dovuto mangiare dovendosi alimentare solo di omogeneizzati. Fondamentali le dichiarazioni della 80enne acquisite in punto di morte dai Carabinieri, il giorno prima del decesso. Maria Basso era stata portata fuori a pranzo dalla pronipote e aveva mangiato un piatto di spaghetti e un dolce che be avrebbero poi provocato la morte. La pronipote agli arresti domiciliare si professa innocente affermando che aveva somministrato alla prozia il cibo spezzettato. L’interrogatorio di garanzia dell’indagata è stato fissato per il prossimo 28 febbraio.
BASSANO. MAGDI CRISTIANO ALLAM: "SOLTANTO UN MIRACOLO PUO' SALVARE L'ITALIA" «Un miracolo per l’Italia», Paese che, nonostante tutto, può ancora ambire a diventare il numero uno al mondo per qualità della vita. Lo invoca Magdi Cristiano Allam nel suo ultimo libro, presentato a Bassano su iniziativa del Club Inner Wheel presieduto da Maria Rosa Pellizzari. Da esperto di questioni mediorientali, il giornalista di origine egiziana vede ancora lontana la pace a Gaza.
BASSANO. PIOGGIA, ADDIO CARRI. POCA NEVE, GIA' CHIUSO IL CENTRO FONDO ENEGO-MARCESINA Rovinerà il week-end in pianura e non risolleverà la stagione in montagna, dove la quota neve in partenza è fissata a 1400 metri. Il peggioramento meteo del week-end non promette nulla di buono, e non tanto per l’entità dei fenomeni, quanto per le conseguenze. La pioggia attesa pure per domenica ha indotto la Pro Bassano ad annullare definitivamente la sfilata dei carri allegorici, già rinviata per la stesso motivo l’11 febbraio. «Speriamo in un 2025 più fortunato», si augurano gli organizzatori. Lo stesso auspicio dei gestori del Centro Fondo Enego-Marcesina, costretti ad annunciare la chiusura anticipata del comprensorio salvo nuove e abbondanti nevicate. «Pioggia e caldo non ci hanno permesso di raggiungere gli standard di qualità e sicurezza», spiegano su Facebook. Oltre cinque milioni di euro i fondi che il Comune di Enego si prepara a investire per impianti di risalita e piste da fondo.
NOVE. DROGA IN AUTO E A CASA, GIOVANE DI 23 ANNI ARRESTATO Una dose di cocaina nei pantaloni, un pezzetto di hashish dentro un pacchetto di sigarette infilato nella tasca del giubbotto e altre cinque dosi dello stesso stupefacente nascoste negli indumenti. È la droga scoperta dai carabinieri del Radiomobile di Bassano perquisendo un 23enne di Nove, fermato sere fa a bordo di un’utilitaria assieme a un amico. Nella camera da letto della sua abitazione, i militari hanno trovato altri 80 grammi di hashish e diverso materiale per il confezionamento. Per il 23enne è scattato l’arresto, convalidato dal giudice che ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora. PIAZZOLA SUL BRENTA. DIECI CLANDESTINI NEI LABORATORI CINESI: DENUNCE E MAXI SANZIONI Dieci stranieri irregolari in Italia, di età compresa tra i 26 e i 51 anni, cinque donne e altrettanti uomini, tutti cinesi a parte un bengalese. Li hanno scoperti i carabinieri della Compagnia di Cittadella e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Padova, durante i maxi controlli contro lo sfruttamento del lavoro nero scattati nei giorni scorsi in due laboratori tessili dell’Alta Padovana. I dieci clandestini sono stati denunciati, così come i titolari delle aziende, entrambi cinesi e residenti a Piazzola sul Brenta. Alle imprese sono state inflitte ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo di 170 mila euro. CARMIGNANO DI BRENTA. UN NUOVO COMANDANTE PER I CARABINIERI Promozione in caserma a Carmignano di Brenta: il maresciallo Alessandro Cappetta ha assunto la guida della stazione carabinieri. 28 anni, trevigiano di Catslefranco, ricopriva già il ruolo di vicecomandante dallo scorso giugno.
CASSOLA. ADDIO A STEFANO GHELLER, PALADINO DELLA BATTAGLIA SUL FINE VITA Si è spento oggi pomeriggio all’ospedale San Bassiano Stefano Gheller il paladino della battaglia per il fine vita in Veneto. Da settimane il 51enne era ricoverato al San Bassiano. In una nota l’ulss 7 Pedemontana spiega che Stefano Gheller è deceduto in seguito a complicanze sopraggiunte alla patologia che ne aveva determinato il ricovero. È stato assistito dall’equipe di Cure Palliative che si è adoperata per ridurre la sua condizione di sofferenza. Lunedì 11 dicembre Stefano Gheller era stato ricoverato nel reparto di pneumologia del San Bassiano per una polmonite subentrata in seguito al covid. Dopo 20 giorni era stato dimesso perché le sue condizioni erano migliorate. Il 18 gennaio un nuovo ricovero, sempre in pneumologia. Stefano Gheller aveva già confermato la volontà di non essere sottoposto a terapie invasive quindi ha rifiutato il ricovero in rianimazione. La situazione del 51enne è peggiorata lentamente fino a precipitare nel fine settimana. Accanto a lui la sorella Cristina, affetta dalla stessa patologia di Stefano e Ornella, l’amica di una vita che non l’hanno lasciato un attimo. Stefano Gheller è stato il primo cittadino Veneto a chiedere a un’azienda sanitaria di avviare l’iter burocratico che gli aveva permesso di ricorrere alla morte volontaria medicalmente assistita. A marzo del 2022 aveva preso la sua decisione e aiutato dall’associazione Luca Coscioni aveva avviato le pratiche. Gheller era affetto da una grave forma di distrofia muscolare, a 15 anni fu costretto alla sedia a rotelle per l’aggravarsi della sua malattia e da 20 anni era costretto ad utilizzare un respiratore artificiale. Nonostante le difficoltà a luglio aveva formalizzato all’Ulss 7 la richiesta di suicidio medicalmente assistito. A settembre l’azienda sanitaria aveva accolto la sua richiesta. Quando le sue sofferenze fossero diventate impossibili avrebbe potuto mettere fine alla sua vita. Aveva reagito così quando aveva ottenuto la sua vittoria. Dopo la sua decisione erano state molte le persone che avevano deciso di andare a trovarlo, dai vescovi del territorio, a Marco Cappato fino alla visita del presidente della Regione Luca Zaia che proprio a Gheller aveva chiesto aiuto per la creazione sulle coste venete di una spiaggia accessibile anche ai disabili gravi e gravissimi. Questa la sua ultima intervista, sabato 17 gennaio, il giorno prima del suo ultimo ricovero. Quel giorno aveva commentato il voto in Consiglio Regionale sul fine vita.
CASSOLA. L'ULTIMA INTERVISTA DI GHELLER: "FINE VITA, IN ITALIA SERVE UNA LEGGE" L'ultima intervista Stefano Gheller l'ha rilasciata a TvA Vicenza sabato 17 gennaio, il giorno prima del suo ricovero. Quel giorno commentò al nostro microfono il voto in Consiglio Regionale che aveva bocciato la legge sul fine vita.
MAROSTICA. SI ALZA IL SIPARIO SUL NUOVO POLITEAMA In dirittura d'arrivo a Marostica i lavori di ristruttrazione dello storico Teatro Politeama. L'Associazione Teatris presenta intanto la nuova stagione di spettacoli all'Oratorio Don Bosco.
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