24.01.2024
Venti coltellate, alla tempia destra, al torace, al braccio sinistro e alla mano destra con cui ha cercato di afferrare la lama impugnata dal suo assassino. Quella decisiva che gli ha perforato un polmone causandogli la morte per emorraggia interna, gli è stata sferrata alle spalle. Quasi certamente mentre stava cercando di fuggire dal suo aguzzino. E' questo quanto è emerso dall'autopsia effettuata ieri pomeriggio sul corpo di Bledar Dedja, il 39enne albanese trovato senza vita domenica mattina ...in un boschetto di via Colli nella frazione di Paderno in comune di Pieve del Grappa.
L'anatomopatologo Alberto Furlanetto ha circoscritto anche l'orario del decesso, avvenuto tra le 16.15, orario dell'ultima telefonata alla cognata, e le 19.30. Confermata anche l'arma del delitto, che al momento però non è ancora stata ritrovata: si tratta di una lama di grandi dimensioni, in grado di affondare in profondità. Solo nei prossimi giorni, invece, si avranno gli esiti degli esami di laboratorio sui campioni di liquidi corporei e di tessuti prelevati dalla salma e inviati al Ris di Parma che permetteranno di dire con certezza se poco prima di essere accoltellato Bledar Dedja abbia avuti rapporti sessuali, cosa che rafforzerebbe l'ipotesi del delitto passionale.
Sotto la lente, oltre alle telefonate e ai messaggi inviati e ricevuti dal 39enne c'è ora anche la sua Mercedes classe B. Se conosceva il suo assassino non è escluso che possa essere salito sulla sua auto e possa aver lasciato qualche impronta o il suo dna.
Bassano Notizie del 24.01.2024 TG Completo
ROSA'/CASSOLA. ATTENTATI INCENDIARI NELLA NOTTE, IN FIAMME DUE PIZZERIE Il primo raid incendiario alle 5 di mattina nella pizzeria di via Mazzini a Rosà. I malviventi sono entrati e hanno dato fuoco al bancone e ad alcuni tavolini utilizzando presumibilmente della benzina. Quasi due ore dopo l’attentato incendiario alla pizzeria Da Cuti di via Papa Giovanni 23° a Cassola. In questo caso non sono riusciti a entrare nel locale e hanno appiccato fuoco ai tavolini e alla tenda all’esterno del ristorante anche in questo caso utilizzando del liquido infiammabile. Due attentati probabilmente messi a segno dalla stessa mano, una intimidazione in puro stile malavitoso ai danni dello stesso proprietario. Proprio una settimana prima nella pizzeria di Cassola c’era stato un tentato raid incendiario dove i malviventi erano stati messi in fuga dalle urla della padrona dell’immobile che era stata svegliata dai colpi di mazza contro il vetro antisfondamento della porta d’ingresso. Grazie all’intervento dei titolari della pizzeria questa mattina è stata evitata la tragedia in quanto i padroni dell’immobile dormivano al piano superiore. I malviventi hanno cercato di entrare nel locale di Cassola utilizzando un piede di porco, ma non ci sono riusciti. Il gestore della pizzeria dirige da due anni e mezzo il ristorante, al centro di precedenti controversie chiuse da una recente sentenza del tribunale. Poco più di un mese fa aveva inaugurato la pizzeria di Rosà. I vigili del fuoco arrivati a Rosà e Cassola dal distaccamento di Bassano, Cittadella e da quello volontario di Thiene con tre autopompe e due autobotti, hanno spento le fiamme evitando un incendio generalizzato di tutta la struttura. Le cause di entrambi gli incendi sono al vaglio del Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale dei vigili del fuoco, che stanno eseguendo i sopralluoghi. Sono anche in corso le indagini dei carabinieri di Bassano.
POLITICA. L’AUTONOMIA PASSA IN SENATO, IN AULA IL LEONE DI SAN MARCO Il leone di San Marco sventola tra i banchi di palazzo Madama. A tenere in mano la bandiera della Liga Veneta la senatrice di Tezze sul Brenta Mara Bizzotto. Ieri è arrivato il via libera al Senato dell’autonomia differenziata delle Regioni. La riforma Calderoli è passata in aula e ora il Ddl passa alla camera per il via libera definitivo. La lega spera di incassare prima delle Europee il via libera della Camera forte del patto di maggioranza. L’obiettivo sarà poi la firma dell’intesa ovvero il contratto che stabilirà quante competenze dallo stato italiano verranno trasferite con gradualità al Veneto. ietà
CASTELLO DI GODEGO. ROGO NELLA NOTTE, QUATTRO FAMIGLIE EVACUATE Le travi carbonizzate, il tetto devastato. È quello che si vede da una finestra delle case di via Alberon a Castello di Godego distrutte nel rogo di ieri sera. Il giorno dopo il dramma è un via vai di persone all’esterno delle abitazioni. I residenti che da ieri sera sono stati evacuati e hanno trovato riparo da parenti e amici. I vicini di casa che hanno dapprima chiamato i soccorsi e poi hanno dato i primi aiuti a coloro che hanno perso la casa. Le fiamme dapprima hanno intaccato il tetto e sono state causate probabilmente da una canna fumaria. Poi il fuoco si è esteso alle altre case a schiera. Non ci sono stati feriti nel rogo. 4 le famiglie evacuate e 7 persone. Sul posto immediato l’intervento di cinque squadre dei vigili del fuoco con una trentina di uomini, impegnati per ore. Le squadre dei pompieri sono arrivate da Cittadella, Treviso, Castelfranco, Asolo e Bassano. Alcuni uomini del 115 hanno lavorato tutta la notte per la messa in sicurezza e per domare gli ultimi focolai, che continuavano ad alimentarsi con il legno.
CALCIO. SERIE B, CITTADELLA JELLATO ASPETTA LA SAMP Un primo tempo esemplare, eppure Cittadella a Terni è rimasto a secco. Strano ma vero, un palo, una traversa e una nitida chance dopo un quarto d'ora di gioco, roba che se al 20' fosse stato 0-3 per il Citta non ci sarebbe stato nulla da dire, parole di Roberto Breda, il tecnico degli umbri che tra l'altro risiede a Pove. E invece alla fine l'ha spuntata la Ternana che una volta agguantata dai granata a fine primo tempo, poi in avvio di ripresa ha ciabattato un tiro con l'ottimo Pereiro e quel tiro si è tramutato in assist per il nuovo vantaggio ternano. A conferma che non era proprio destino quel pomeriggio per gli uomini di Gorini. Poi una rete da applausi dello stesso Pereiro ha chiuso di fatto i conti e pazienza. Ma la prova del Citta è stata ugualmente robusta e convincente e un ko dopo tre mesi filati di striscia positiva può anche essere messo in conto. La zona playoff per il momento resta in sicurezza, il secondo posto della promozione diretta rimane a soli 3 punti e domenica alle 16.15 al Tombolato va in scena la partitissima con la Sampdoria di Andrea Pirlo, altro big match colmo di fascino da pienone come col Palermo. Ma se raccoglie il bottino, poi il Citta ricomincia a correre alla grande.
PIEVE DEL GRAPPA. OMICIDIO DI PADERNO, IL COLPO MORTALE SFERRATO ALLE SPALLE Venti coltellate, alla tempia destra, al torace, al braccio sinistro e alla mano destra con cui ha cercato di afferrare la lama impugnata dal suo assassino. Quella decisiva che gli ha perforato un polmone causandogli la morte per emorraggia interna, gli è stata sferrata alle spalle. Quasi certamente mentre stava cercando di fuggire dal suo aguzzino. E' questo quanto è emerso dall'autopsia effettuata ieri pomeriggio sul corpo di Bledar Dedja, il 39enne albanese trovato senza vita domenica mattina in un boschetto di via Colli nella frazione di Paderno in comune di Pieve del Grappa. L'anatomopatologo Alberto Furlanetto ha circoscritto anche l'orario del decesso, avvenuto tra le 16.15, orario dell'ultima telefonata alla cognata, e le 19.30. Confermata anche l'arma del delitto, che al momento però non è ancora stata ritrovata: si tratta di una lama di grandi dimensioni, in grado di affondare in profondità. Solo nei prossimi giorni, invece, si avranno gli esiti degli esami di laboratorio sui campioni di liquidi corporei e di tessuti prelevati dalla salma e inviati al Ris di Parma che permetteranno di dire con certezza se poco prima di essere accoltellato Bledar Dedja abbia avuti rapporti sessuali, cosa che rafforzerebbe l'ipotesi del delitto passionale. Sotto la lente, oltre alle telefonate e ai messaggi inviati e ricevuti dal 39enne c'è ora anche la sua Mercedes classe B. Se conosceva il suo assassino non è escluso che possa essere salito sulla sua auto e possa aver lasciato qualche impronta o il suo dna.
PIEVE DEL GRAPPA. NO DEL CONSIGLIO ALL'HUB MIGRANTI Il consiglio comunale in questione è quello di Pieve del Grappa e l'unico punto all'ordine del giorno discusso ieri era la contrarietà del comune alla possibile apertura di un hub per l'accoglienza dei migranti all'interno dell'ex istituto in via Orfanotrofio appartenente alle Suore di Maria Bambina. Un'eventualità che, come ribadito più volte ieri dal sindaco Annalisa Rampin al momento risulta assolutamente esclusa Il primo cittadino ha confermato l'interessamento della Prefettura nei confronti della struttura religiosa che per dimensioni e spazi potrebbe soddisfare il bisogno di accoglienza, se non fosse che sull'ex istituto religioso pesano diversi vincoli e soprattutto notevoli problemi strutturali. Nei giorni scorsi il sindaco ha ricevuto anche formalmente rassicurazioni da parte dello stesso Prefetto di Treviso. I migranti a Pieve non arriveranno.
CICLISMO. IL PONTE DI BASSANO SI ILLUMINA DI ROSA PER IL GIRO Il tappone del Giro sul Grappa, penultima e decisiva frazione della corsa è in scaletta sabato 25 maggio, ma in realtà il Giro per Bassano e non solo comincia già domani con 4 mesi di anticipo. Sì perchè domani dalle 18 alle 22, per quattro ore intere il Ponte degli Alpini si colorerà di rosa, la tonalità simbolo dell'evento, in ossequio all'iniziativa Italia in Rosa che contemporaneamente tratteggerà di rosa un monumento delle città sedi di tappa alla prossima kermesse. Le immagini suggestive del Ponte illuminato, fotografato per l'occasione da Cesare Gerolimetto e degli altri monumenti saranno veicolate nei giorni seguenti su ogni piattaforma e testata nazionale con risonanza ed appeal turistico garantito.
VALBRENTA. STATALE CHIUSA, I COMMERCIANTI: “SERVE LA VALDASTICO NORD” Poche ore e in Valbrenta arriverà una nuova ordinanza. La terza firmata in meno di due settimane dal sindaco Luca Ferazzoli e che, come promesso, allargherà le maglie del passaggio sulla vecchia strada comunale in destra Brenta. Semaforo verde per tutti in orario notturno, mentre di giorno a potranno passare i residenti di Valbrenta e dei piccoli comuni confinanti o i lavoratori che, risiedendo nei comuni dell'Unione Montana del Bassanese e della comunità trentina di Valle, abbiano una motivata ragione di farlo. Una scelta che, dopo le preoccupazioni dei giorni scorsi oggi vede anche l'approvazione dell'associazione commercianti. L'emergenza c'è e la soluzione tampone è da considerarsi valida. Ma il problema oggi è un altro: trovare una soluzione definitiva alla viabilità della Valbrenta magari realizzando la tante volte sognata Valdastico Nord.
ROSA'. GATTI MORTI NEI SACCHI, ENPA: “CHI HA VISTO CI CONTATTI” Macabro ritrovamento all'incrocio tra via Cassola e via Montello a Rosà. All'interno di tre diversi sacchetti di plastica sono stati rinvenuti già privi di vita altrettanti gatti, con molta probabilità, visto l'aspetto sano e ben nutrito, felini abituati alla vita in famiglia. Il ritrovamento è stato denunciato ai Carabinieri che hanno effettuato i rilievi sul posto in attesa che sui corpi dei tre animali vengano effettuate le autopsie. La sezione bassanese di Enpa, l'associazione protezione animali, lancia un appello chiedendo di essere contattata da chiunque possa avere notizie utili a comprendere cosa possa essere accaduto ai tre gatti. RUBA LA MERCE E FUGGE, 53ENNE DENUNCIATO PER RAPINA Dovrà rispondere dell'accusa di rapina impropria un 53enne di Bassano che nella tarda mattina del 5 gennaio ha rubato del cibo in un supermercato in quartiere San Vito, ferendo un addetto all'antitaccheggio per guadagnarsi la fuga. Il 53enne era convinto di essere riuscito a farla franca dopo aver asportato alcuni generi alimentari dagli scaffali nel negozio ma una volta uscito è stato raggiunto dal commesso del supermercato. Invece di ammettere le proprie responsabilità il ladro ha spinto l'addetto prima di darsi alla fuga. Rintracciato dai carabinieri è stato denunciato. UBRIACO SBANDA CON L'AUTO E PROVOCA UN INCIDENTE Percorreva via Bassanese, in comune di Cassola, quando ha perso il controllo della sua auto, invadendo la corsia opposta, finendo per collidere contro un autoarticolato. All'arrivo dei carabinieri è stato sottoposto al test alcolimetrico, risultato positivo con un tasso superiore alla media. Per questa ragione un 57enne di Romano è stato denunciato, la sua patente di guida ritirata e la sua auto sottoposta a sequestro.
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