27.09.2023
Si è presentato davanti al gip di Treviso questa mattina e ha risposto per mezz’ora alle domande del giudice. Sergio De Zen nell’interrogatorio di garanzia ha confermato di aver accoltellato domenica mattina la moglie, Manuela Bittante di 77 anni, perché non sopportava più di vederla in quelle condizioni. Davanti al gip il 74enne si è assunto tutta la responsabilità per quella coltellata al fianco sinistro, ferita che l’ha portata alla morte avvenuta la mattina dopo. Al termine dell’interrogatorio il giudice ...ha confermato la misura cautelare in carcere chiesta dal pubblico ministero. Manuela Bittante aveva avuto un ictus lo scorso luglio. Da quel giorno era rimasta in uno stato vegetativo, mezza paralizzata, capace solo di scrivere delle lettere in dei foglietti e comunicare attraverso quei simboli. La donna la sera prima era stata dimessa dall’ospedale e portata a casa. Sergio De Zen avrebbe dovuto sopportare quella situazione per mesi o per anni e non ha retto, come confermano le testimonianze degli amici con cui aveva parlato la sera prima. L’anziano si trova nel carcere di Treviso da domenica pomeriggio. E’ stanco e provato. Piange spesso. Nessuno a Maser si sarebbe aspettato una dramma del genere.
Ora il legale dell’uomo, l’avvocato Sabrina Dei Rossi chiederà che venga effettuata una perizia psichiatrica per capire se in quel momento fosse lucido e in possesso di tutte le sue facoltà. Secondo l’avvocato questa vicenda mette in evidenza le responsabilità politiche. Manca una medicina di territorio che aiuti le famiglie in difficoltà a partire da quelle che non possono permettersi di pagare l’assistenza in una struttura privata.
Bassano Notizie del 27.09.2023 TG Completo
VALBRENTA. PRIME DUE FAMIGLIE DI MIGRANTI OSPITATE A CISMON Due famiglie di profughi ospitate a Valbrenta, nella frazione di Cismon del Grappa. Un nucleo famigliare della costa d’Avorio e uno dalla Tunisia. Sono i primi migranti arrivati del bassanese da quando è iniziata l’emergenza dei richiedendo asilo. Un appartamento quello messo a disposizione dal comune che prima era utilizzato da una famiglia di Siriani che sono stati poi allocati in un’altra destinazione. In Italia i migranti arrivati da gennaio sono oltre 130mila e la Prefettura da tempo aveva ricevuto la disponibilità di 4 comuni nel territorio. A Mussolente manca ancora il sopralluogo per valutare il numero di richiedenti asilo che verranno alloggiati nell’appartamento messo a disposizione dal comune. Asiago sta aspettando un 16enne non accompagnato e ha dato la disponibilità per altri 4 ragazzi. Cassola al momento non ha spazio, ma è pronto a mettersi a disposizione. Intanto prende forma il progetto che il comune di Valbrenta sostiene dando la disponibilità alla Prefettura.
TEZZE SUL BRENTA. AZIENDA FERMA DA DUE MESI DOPO LA GRANDINE A due mesi dalla tempesta che ha devastato 1.700 edifici a Tezze sul Brenta e ha causato 71 milioni di danni la situazione è ancora tragica per le attività produttive. Questa è la Iri Srl di Campagnari. Tutto si è fermato a quel 19 luglio. E’ diventato difficile anche fare un preventivo per la sistemazione di quella copertura di 10mila metri quadri. Piove ancora dentro l’azienda e i macchinari si sono rovinati. Ci vorrà più di un milione di euro solo per sistemare al copertura. 20 i dipendenti dell’azienda fermi a casa. Se dovessero licenziarsi e cercare un altro lavoro non resterebbe altro da fare che portare i libri contabili in tribunale per il fallimento. E c’è tutto l’indotto che è bloccato con i fornitori che chiamano la proprietà preoccupati per il loro futuro. Loro non hanno più fiducia nelle istituzionIl governo ha stanziato per l’emergenza 8.300.000 euro per tutto il Veneto. Quindi i fondi utilizzati per comperare i teli di nylon per coprire i tetti e poco altro. Fino a quando non verrà nominato il commissario che dovrà dare delle direttive sulla presentazione delle domande e le verifiche che il comune dovrà fare non è possibile fare nessuna attività. La maggior parte delle abitazioni sono state sistemate comunque, ma alcune attività produttive sono in ginocchio.
MASER. DE ZEN MEZZ’ORA DAVANTI AL GIUDICE: RESTA IN CARCERE PER OMICIDIO Si è presentato davanti al gip di Treviso questa mattina e ha risposto per mezz’ora alle domande del giudice. Sergio De Zen nell’interrogatorio di garanzia ha confermato di aver accoltellato domenica mattina la moglie, Manuela Bittante di 77 anni, perché non sopportava più di vederla in quelle condizioni. Davanti al gip il 74enne si è assunto tutta la responsabilità per quella coltellata al fianco sinistro, ferita che l’ha portata alla morte avvenuta la mattina dopo. Al termine dell’interrogatorio il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere chiesta dal pubblico ministero. Manuela Bittante aveva avuto un ictus lo scorso luglio. Da quel giorno era rimasta in uno stato vegetativo, mezza paralizzata, capace solo di scrivere delle lettere in dei foglietti e comunicare attraverso quei simboli. La donna la sera prima era stata dimessa dall’ospedale e portata a casa. Sergio De Zen avrebbe dovuto sopportare quella situazione per mesi o per anni e non ha retto, come confermano le testimonianze degli amici con cui aveva parlato la sera prima. L’anziano si trova nel carcere di Treviso da domenica pomeriggio. E’ stanco e provato. Piange spesso. Nessuno a Maser si sarebbe aspettato una dramma del genere. Ora il legale dell’uomo, l’avvocato Sabrina Dei Rossi chiederà che venga effettuata una perizia psichiatrica per capire se in quel momento fosse lucido e in possesso di tutte le sue facoltà. Secondo l’avvocato questa vicenda mette in evidenza le responsabilità politiche. Manca una medicina di territorio che aiuti le famiglie in difficoltà a partire da quelle che non possono permettersi di pagare l’assistenza in una struttura privata.
CASSOLA. AURORA ZONTA, VOLTEGGI D'ORO AI MONDIALI IN SUDAFRICA Aurora Zonta lo aveva promesso. Dal Sudafrica tornerò con una medaglia aveva detto solo poche settimane prima di partire per i campionati del mondo di ginnastica artistica riservati agli atleti con disabilità intellettivo-relazionale. In realtà, Aurora, dal Sudafrica è tornata con ben 4 medaglie al collo confermando quanto di buono aveva messo in mostra a Rimini lo scorso giugno quando aveva conquistato il titolo di campionessa italiana. In Sudafrica Aurora, allenata da Ilaria Lago, è salita quattro volte sul podio fermandosi per due volte sul terzo gradino con il bronzo nel concorso generale e alle parallele. Un argento è invece quanto conquistato nel volteggio fino a laurearsi campionessa mondiale nella specialità più temuta: quella della trave. Con i successi di Aurora Zonta, la società Junior 2000 completa un'annata incredibile per il settore special gym che lo scorso giugno aveva visto anche Filippo Bordignon conquistare 6 medaglie alle special olimpics di Berlino.
BASSANO. CONDONO EDILIZIO, LA PROPOSTA DIVIDE I CITTADINI Fa discutere anche nel bassanese la proposta avanzata dal ministro Salvini di una sanatoria edilizia che, sanando difformità e piccoli abusi, rappresenterebbe per l'esponente leghista «un vantaggio per lo Stato che incassa e per milioni di cittadini che potrebbero stare più tranquilli». Guai però a giudizio di Viero parlare di un vero e proprio condono Diversa l'opinione di altri sindaci come quello di Cassola. Per Aldo Maroso che definisce ogni tipo di sanatoria un'offesa ai cittadini rispettosi delle regole e un invito all'evasione. Ad ogni modo, nel bassanese, gli edifici interessati dalla moratoria non sarebbero moltissimi. Qualche dubbio su un nuovo condono arriva anche dal professionisti del settore che parlano di un iniziativa che rischia di rivelarsi poco utile. Al contrario se invece la nuova sanatoria dovesse interessare i grandi abusi il rischio di vedere condonati alcuni ecomostri è reale.
GALLIO: IL 26 OTTOBRE IL BOMBA DAY, EVACUATA STOCCAREDDO Giovedì 26 ottobre: è questa la data stabilita per il bomba day di Gallio, il giorno in cui gli artificieri arriveranno nella frazione di Stoccareddo per estrarre l'ordigno dall'abitazione di via Colfuste in cui lo scorso primo giugno perse la vita Riccardo Baù. Il 30enne, lo ricorderete, stava lavorando al restauro della sua abitazione quando un'improvvisa esplosione fece saltare in aria una parete travolgendolo senza lasciargli scampo. A provocarla lo scoppio di un ordigno bellico scambiato da Baù per una banale tubatura. I controlli successivi al dramma permisero di rinvenire un secondo ordigno nelle pareti della palazzina di via Colfuste che sarà dunque oggetto del prossimo intervento di bonifica. Giovedì 26 tra le 7 e le 7,45 tutti i 300 abitanti della frazione di Stoccareddo saranno evacuati. Dalle 8 invece tre artificieri si alterneranno per cercare di estrarre la bomba dalla parete utilizzando solamente un martello e uno scalpello. Un'operazione particolarmente delicata e pericolosa. Solo una volta liberato, l'ordigno verrà fatto brillare in luogo sicuro. Il comune, in accordo con la Prefettura, ha già elaborato il piano di assistenza ai cittadini, mettendo a disposizione la palestra in cui verrà fornito ai presenti un pasto caldo. In caso di necessità saranno anche ricavati alcuni letti nella Rsa, mentre i più piccoli potranno andare regolarmente a scuola nella vicina Gallio. Le operazioni di bonifica dovrebbero terminare attorno alle 16.
BASSANO. PONTE CHIUSO, NESSUN RISTORO AI COMMERCIANTI DANNEGGIATI Nessun aiuto ai commercianti danneggiati dalla chiusura del ponte nuovo. Il consiglio comunale ha bocciato la mozione presentata dalle minoranze che proponeva sgravi fiscali o esenzioni per i negozianti che a causa dei lavori in corso sul ponte della vittoria hanno visto diminuire drasticamente i loro introiti. Una bocciatura arrivata con il no della maggioranza che questa volta però non ha potuto contare Riccardo Torre, storico commerciante cittadino, uscito dall'aula prima del voto. Una decisione simile, ricordano le minoranze, è stata presa in tempi recenti anche dal comune di Schio. Per il vicesindaco Andrea Zonta il voto della maggioranza si fonda su ben altre motivazioni.
MASER. DE ZEN MEZZ’ORA DAVANTI AL GIUDICE: RESTA IN CARCERE PER OMICIDIO Si è presentato davanti al gip di Treviso questa mattina e ha risposto per mezz’ora alle domande del giudice. Sergio De Zen nell’interrogatorio di garanzia ha confermato di aver accoltellato domenica mattina la moglie, Manuela Bittante di 77 anni, perché non sopportava più di vederla in quelle condizioni. Davanti al gip il 74enne si è assunto tutta la responsabilità per quella coltellata al fianco sinistro, ferita che l’ha portata alla morte avvenuta la mattina dopo. Al termine dell’interrogatorio il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere chiesta dal pubblico ministero. Manuela Bittante aveva avuto un ictus lo scorso luglio. Da quel giorno era rimasta in uno stato vegetativo, mezza paralizzata, capace solo di scrivere delle lettere in dei foglietti e comunicare attraverso quei simboli. La donna la sera prima era stata dimessa dall’ospedale e portata a casa. Sergio De Zen avrebbe dovuto sopportare quella situazione per mesi o per anni e non ha retto, come confermano le testimonianze degli amici con cui aveva parlato la sera prima. L’anziano si trova nel carcere di Treviso da domenica pomeriggio. E’ stanco e provato. Piange spesso. Nessuno a Maser si sarebbe aspettato una dramma del genere. Ora il legale dell’uomo, l’avvocato Sabrina Dei Rossi chiederà che venga effettuata una perizia psichiatrica per capire se in quel momento fosse lucido e in possesso di tutte le sue facoltà. Secondo l’avvocato questa vicenda mette in evidenza le responsabilità politiche. Manca una medicina di territorio che aiuti le famiglie in difficoltà a partire da quelle che non possono permettersi di pagare l’assistenza in una struttura privata.
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