AUTOVELOX SUL COSTO, A CANOVE CONSEGNATE 78 MULTE IN UN GIORNO Residenti e pendolari furiosi in altopiano contro l’autovelox sulla strada del costo. Centinaia le multe arrivate in pochi giorni ai cittadini. 78 multe consegnate in un solo giorno ai residenti della frazione di Canove di Roana. Centinaia e centinaia quelle che hanno ricevuto i pendolari che dall’altopiano scendono in pianura lungo la provinciale 349. Sono furiosi i cittadini di Asiago, sulla strada del costo è impossibile viaggiare dopo l’installazione di un autovelox e l’abbassamento del limite di velocità a 70 chilometri all’ora. Basta una distrazione e scatta la sanzione. Gli autovelox sono stati installati per cercare di frenare la corsa delle moto che scambiano la provinciale per una pista dove poter correre a tutto gas.
PARTONO DA NOVE GLI AIUTI PER LE SCUOLE ALLUVIONATE La scuola materna di Nove e il comune hanno organizzato una raccolta di materiale per le scuole di Cesena e per il museo di Faenza colpiti dall’alluvione. PartIranno nel fine settimana con carta, pannolini e giochi. La protezione civile di Nove li porterà in due scuole materne paritarie di Cesena, le più colpite dall’alluvione della Romagna. Il comitato genitori della scuola materna di Nove insieme al comune ha organizzato la raccolta di materiale, alcuni volontari sono andati anche a spalare acqua e fango nei territori colpiti dall’alluvione. Il sindaco di Nove ha scritto una lettera al sindaco di Faenza. Ha dato la sua disponibilità ad ospitare le opere del museo Zauli e del museo Tramontini danneggiati dall’acqua. La città è stata fortemente colpita dall’alluvione ed è legata al comune di Nove da una lunga amicizia in quanto comuni soci fondatori dell’associazione italiana Città della Ceramica.
MINACCE E INTERCETTAZIONI, BRAMEZZA DELUSO DALLA POLITICA Un intreccio tra politica, sanità e informazione. E’ quanto emerge nell’articolo apparso oggi nel Gazzettino che parte dalla vicenda di Giovanni Jannacopulos, patron di Rete Veneta e Antenna Tre accusato di minacce continuate a pubblico ufficiale e di atti persecutori ai danni del direttore generale dell’ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza attraverso una campagna denigratoria. Dalle intercettazioni della Guardia di Finanza di Bassano emergono anche i nomi di due componenti del consiglio regionale: il vicepresidente leghista Nicola Finco e il Capogruppo del partito democratico Giacomo Possamai ora sindaco di Vicenza. La posizione dei due politici è stata archiviata su richiesta del Pm Serena Chimichi, ma i finanzieri avevano ipotizzato per entrambi il concorso con l’imprenditore nel reato di istigazione alla corruzione. Parte offesa il governatore Luca Zaia. Né Finco né Possamai sono indagati, ma dalle telefonate tra i due e Giovanni Jannacopulos emergerebbe un’alleanza fra i due esponenti politici. Nicola Finco avrebbe presentato delle specifiche interrogazioni in consiglio regionale contro la gestione dell’ulss 7 Pedemontana, Giacomo Possamai avrebbe dovuto raccogliere consensi dai sindaci a lui vicini, poi dalle parole ai fatti bisogna vedere che cosa effettivamente ci sia stato. Dalle telefonate con i due consiglieri regionali emergerebbe che il patron televisivo si sarebbe rapportato con toni perentori, impartendo ordini e direttive sulle strategie da assumere e sui comportamenti da attuare tanto da indurre Nicola Finco a contrapporsi alla linea politica del suo partito pur di assecondare le richieste di Giovanni Jannacopulos.
MADAME E I MODA' SUL PALCO DEL “BASSANO MUSIC PARK” Banco di prova, un anno fa, era stato il concerto di Elisa che per la tappa zero del suo tour aveva scelto proprio Parco ragazzi del '99. Ora, ad un anno di distanza, proprio il polmone verde della città ospita un'intera rassegna: il Bassano MusicPark, nuovo progetto musicale targato amministrazione comunale e 2 Punti eventi. Quattro gli ingredienti del festival: il dj set set di Luciano Gaggia con esibizione live dei Liveplay e il party anni '90 più grande d'Italia saranno i due eventi gratuiti che faranno da cornice ai due grandi concerti dell'estate bassanese, di cui Tva è mediapartner. Il primo, il 22 giugno, vedrà protagonisti i modà Il mese successivo, lunedì 26 luglio, sarà invece la volta di Madame, la vicentina Francesca Calearo, uno dei fenomeni musicali del momento.
BORSO. SI SENTE MALE E I SUOI CANI GLI SALVANO LA VITA Stava lavorando dietro casa a Borso del Grappa, quando a causa di un malore ha perso conoscenza ed è caduto a terra. I suoi due cani da caccia si sono accorti che qualcosa non andava e hanno iniziato ad abbaiare insistentemente attirando l’attenzione della moglie del 76enne che era in casa. La donna ha avvisato il 118. Sul posto sono intervenuti con automedica e ambulanza i sanitari del Suem di Pedemontana Emergenza e hanno stabilizzato l’uomo. E’ stato poi trasportato al pronto soccorso di Castelfranco dove le sue condizioni sono iniziate a migliorare. BASSANO. TENTA IL SUICIDIO, SALVATO DUE VOLTE DALLA POLIZIA Ha minacciato di farla finita per due volte in appena tre giorni, ma il pronto intervento della polizia ha scongiurato che portasse a termine le sue intenzioni. Il primo episodio è accaduto nel pomeriggio di lunedì quando l'uomo, un 46enne in stato di forte alterazione psicofisica, si è presentato armato al pronto soccorso del San Bassiano. Durante una visita ha estratto un coltello e dopo averlo appoggiato sull'avambraccio sinistro ha minacciato di tagliarsi le vene. Il pronto intervento degli agenti del commissariato lo ha convinto a deporre l'arma e a farsi aiutare. Solo oggi, però, il 46enne ha tentato nuovamente un gesto estremo minacciando di gettarsi sotto ad un treno sui binari della tratta Bassano-Venezia in quartiere Ca' Baroncello. Anche in questo caso il pronto intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio.
ROMANO. INCIDENTE IN VIA SPIN, FERITO UN 40ENNE E' stato operato nella notte per ridurre una frattura all'omero il 40enne bassanese rimasto ferito attorno alle 21 di ieri nello scontro tra la sua Peugeot e un pick up avvenuto lungo la schiavonesca marosticana in territorio comunale di Romano. L'uomo, dopo aver trascorso diverse ore nella rianimazione del san Bassiano, questo pomeriggio è stato trasferito nel reparto di ortopedia. Lo schianto, rilevato ieri dai carabinieri, ha riportato alla ribalta la pericolosità di quel tratto di via Spin che, nel passato, ha registrato numerosi incidenti dall'esito mortale. Un lungo rettilineo, con alcune leggere semi curve, troppo spesso percorso a velocità elevata tanto che nel passato le amministrazioni in carica avevano posizionato un autovelox poi disinstallato dalla burocrazia. Proprio a Romano, in queste settimane, gli autovelox sono al centro di una polemica dopo la decisione del comune di posizionare i controlli in un tratto della Valsugana che ha già visto fioccare centinaia di multe. “Volete solo fare cassa”, l'accusa rivolta al comune da parte di chi suggerisce invece di installare gli apparecchi in zone più pericolose come la stessa via Spin. L'unico obiettivo del comune – ribadisce il sindaco – è quello di ridurre la velocità sulle strade cittadine, a partire dalla statale certo ma anche in molte altre arterie periferiche.
VALROVINA: «INTERVENTO COMPLESSO E RISCHIOSO» La frazione bassanese di Valrovina, ieri, ha corso davvero un serio pericolo. La dinamite ritrovata fortuitamente nel sottotetto di un'abitazione in contrà Chiesa poteva provocare danni inenarrabili. La conferma è stata data, ad operazione conclusa, dalle autorità e dagli stessi artificieri intervenuti ieri dal distaccamento di Verona. 40 candelotti di dinamite, contenente nitroglicerina, conservati in 4 diverse casse datate almeno mezzo secolo. Una quantità di esplosivo capace di far saltare in aria mezza Valrovina ma messa in sicurezza in tempo record: meno di 6 ore tra la segnalazione al commissariato e il momento del brillamento e senza creare panico tra i residenti e neppure tra i piccoli alunni della scuola primaria, circa un'ottantina fatti evacuare per sicurezza. L'operazione di bonifica, ieri, si è conclusa solo dopo le 18 quando l'esplosivo è stato fatto scoppiare in sicurezza all'interno dell'ex cava di Rossano, dove il materiale è arrivato dopo un viaggio tutt'altro che semplice.
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