29.04.2023
Non c’è due senza tre. Dopo il no di Comune e Provincia alle pratiche Agb e Meb, la sorte pare segnata anche per la terza ditta interessata all’area San Lazzaro, la Brunello Domenico. Il verdetto arriverà martedì, nell’ultima puntata di «una bruttissima storia che si ripete», come l’ha riassunta il presidente del Raggruppamento bassanese di Confindustria Vicenza. «L’ennesima vittoria del sistema anti-impresa che vede nella burocrazia il più forte dei suoi alleati»: così l’ha definita Alessandro Bordignon, che osserva: «Dopo ...mesi di confronto su ambiente, lavoro e sostenibilità, un progetto promosso nel merito anche dalla Soprintendenza rischia di andare all’aria per questioni di carte».
Il pedante formalismo contestato da Bordignon si è tradotto in un no tecnico per l’utilizzo dello Sportello Unico, in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale.
Se le imprese vorranno portare avanti la loro proposta, dovranno seguire un percorso molto più lungo, «incompatibile con le scadenze di deroga previste dal tribunale», sottolinea Bordignon. «Quando poi le aziende e i lavoro scappano - conclude il presidente degli industriali bassanesi - inutile piangere sul latte versato».
Bassano Notizie del 29.04.2023 TG Completo
BASSANO. AREA SAN LAZZARO, COMUNE E PROVINCIA VERSO IL TERZO NO Non c’è due senza tre. Dopo il no di Comune e Provincia alle pratiche Agb e Meb, la sorte pare segnata anche per la terza ditta interessata all’area San Lazzaro, la Brunello Domenico. Il verdetto arriverà martedì, nell’ultima puntata di «una bruttissima storia che si ripete», come l’ha riassunta il presidente del Raggruppamento bassanese di Confindustria Vicenza. «L’ennesima vittoria del sistema anti-impresa che vede nella burocrazia il più forte dei suoi alleati»: così l’ha definita Alessandro Bordignon, che osserva: «Dopo mesi di confronto su ambiente, lavoro e sostenibilità, un progetto promosso nel merito anche dalla Soprintendenza rischia di andare all’aria per questioni di carte». Il pedante formalismo contestato da Bordignon si è tradotto in un no tecnico per l’utilizzo dello Sportello Unico, in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale. Se le imprese vorranno portare avanti la loro proposta, dovranno seguire un percorso molto più lungo, «incompatibile con le scadenze di deroga previste dal tribunale», sottolinea Bordignon. «Quando poi le aziende e i lavoro scappano - conclude il presidente degli industriali bassanesi - inutile piangere sul latte versato».
LE GAFFE DI "OPEN TO MERAVIGLIA": IL PONTE DI BASSANO E' ANCORA IN RESTAURO Italia. Open to meraviglia. È questo lo slogan scelto dal Ministero del Turismo per la campagna di promozione del Bel Paese, affidata all'immagine della Venere di Botticelli e che da giorni sta facendo discutere. Non solo per il costo milionario dell'operazione ma soprattutto per l'enorme quantità di errori contenuti nel sito italia.it, il mega portale del Governo che ambisce, nelle sue dichiarate intenzioni, a fornire agli utenti tutte le informazioni utili per conoscere e visitare al meglio il nostro paese. Il lungo elenco di strafalcioni promozionali non ha certo risparmiato neppure Bassano a partire dall'immagine scelta per raccontarla: quella del ponte monumento nazionale certo, a cui il sito peraltro non dedica una specifica pagina, limitandosi a poche righe di descrizione senza mai citare Palladio, ma lo scatto pubblicato risale al periodo di pieno restauro con tanto di ture ancora in bella vista. Nessun cenno al Castello degli Ezzelini come alla storia raccontata da viale dei Martiri e Tempio ossario. Tra i pochi luoghi citati troviamo invece l'Archivio di Stato, Il Museo degli alpini chiamato erroneamente “Piccolo Museo del Ponte degli Alpini” e il museo della grappa Poli. Pagina a sé per il Museo Civico corredata da una decina di foto, metà delle quali non si riferiscono, però, alla collezione cittadine ma ad opere esposte durante la recente mostra canoviana, come l'Endimione dormiente di provenienza britannica e il Laocoonte di proprietà dei Musei Vaticani. Sulle bontà gastronomiche del territorio nessun accenno se un brevissimo elenco di ristoranti locali, tra cui un tipicissimo sushi bar, e una lezione di pizza tenuta da uno chef veronese. Ma se Bassano piange non è che alle altre città del comprensorio vada meglio: Castelfranco Veneto finisce in provincia di Vicenza, mentre Cittadella nemmeno compare, se con un delle sue storiche torri, quella di Malta. Nessun cenno all'incredibile anello delle mura e tra le foto, immagini che non le rendono certo grazia, tra cui quella di un ignaro turista che chissà se saprà mai di essere diventato il simbolo di una città murata. E allora, forse non resta che riderci su, come Ponteveciogram che ha trasformato così l'immagine di Bassano.
JANNACOPULOS, INDAGINI CHIUSE: “MINACCE E ATTI PERSECUTORI A BRAMEZZA” Concluse le indagini sul caso Jannacopulos. Nelle scorse ore le fiamme gialle, hanno notificato l'avviso emesso dalla Procura di Vicenza ad entrambe le parti in causa: il patron di Medianordest, Giovanni Jannacopulos e il direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza. Le accuse nei confronti dell'editore televisivo sono di minaccia a pubblico ufficiale e atti persecutori, capo d'imputazione, il secondo che rappresenta la vera novità di questa fase. Stando alla Pm Serena Chimichi, infatti, le minacce e molestie messe in atto da Jannacopulos nei confronti di Bramezza, per mezzo di continui servizi televisivi, avrebbero provocato al direttore generale un perdurante e grave stato di ansia per l'assenza di libertà e serenità del proprio operato, tale da causargli insonnia ed ipertensione fino a mutare le abitudini di vita costringendolo ad assumere farmaci e limitare le proprie frequentazioni. A partire dalla notifica l’indagato ha 20 giorni di tempo per presentare memorie o documenti, richiedere ulteriori indagini, rilasciare dichiarazioni spontanee o chiedere un nuovo interrogatorio. Trascorsi i termini il pm deciderà se andare a processo, richiedere nuove indagini o chiudere il caso. Nel frattempo, si attendono le motivazioni della Suprema Corte, che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura contro l’annullamento dell’interdizione di Jannacopulos dall’attività di editore.
LADRI SENZA CUORE: RAZZIA ALLA CONCA D'ORO, DEPREDATI I DISABILI Hanno agito tra l'una e le quattro di notte. Con un furgone hanno raggiunto la zona delle serre e senza esitare hanno preso di mira il loro obiettivo: questo ricovero attrezzi, che hanno svuotato dopo aver forzato la serratura. Non un ricovero attrezzi qualunque ma quello della Conca d'oro Onlus, la fattoria sociale ai confini tra Bassano e Pove, che da anni utilizza la produzione agricola, l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità. Ventimila euro l'ammontare del danno. Dal ricovero sono sparite diverse attrezzature tra cui decespugliatori, un atomizzatore e persino un motocoltivatore. L'idea che si è fatto Fabio Comunello è che chi ha agito conoscesse bene la realtà di Conca d'oro. Grande il dispiacere per quando accaduto. E non solo per danno economico subito. Per l'Onlus Conca d'oro il difficile arriverà adesso. Le attrezzature rubate dovranno essere riacquistate.
AUSCHWITZ, VICENZA E GLI USA: CALABRESI VIAGGIA NELLA MEMORIA Una nonna sopravvissuta ad Auschwitz, cinque numeri tatuati sul braccio nel campo di concentramento, un nipote che scopre il suo passato e promette: “Sarò la tua memoria”. È una storia che passa anche per Vicenza, quella che racconta Mario Calabresi nel suo ultimo libro. Joshua, il nipote, era accanto all’ex direttore di Repubblica, a Palazzo Roberti, per parlare del suo viaggio nel tempo e nello spazio, che lo ha visto portare la testimonianza di nonna Andra nelle scuole americane e immedesimarsi nella sua esperienza di bambina prigioniera nel lager. Dimenticare è più facile che ricordare, ma Joshua dimostra che la memoria può camminare anche sulle gambe delle nuove generazioni.
CALCIO. CITTADELLA A BARI, CARTIGLIANO AL DERBY In serie B lunedì incandescente per il Cittadella che l'1 maggio alle 15 sarà di scena a Bari, nel catino della terza forza del torneo, alla ricerca di indispensabili punti salvezza. Granata in totale emergenza : out il lungodegente Raul Asencio, Giraudo, Crociata e Lores Varela appiedati dal giudice sportivo, Gorini studia una mediana di sostanza e fisicità e davanti si affiderà ai guizzi, alla qualità e alla velocità del talentino Ambrosino per inseguire il colpo gobbo. Sapendo che in ogni caso, comunque vada, le tre gare da non toppare saranno le tre seguenti, Bari è un jolly da provare semmai a non sprecare. In serie D poco più di una passerella di gloria per il Cartigliano. I playoff sono un approdo poco più che aritmetico, mentre la salvezza è cosa fatta e allora a mente sgombra gli uomini di Alessandro Ferronato andranno in campo domani pomeriggio alle 15 a Montecchio Maggiore in un match che in ottica sopravvivenza interessa solo i padroni di casa che devono provare a schivare la zona playout. Motivazioni dunque diametralmente opposte, anche se siamo certi che il Carti non regalerà nulla a chicchessìa e starùà dentro al match sino in fondo.
SAN ZENONE. PIAZZA DEL DONATORE, VIA AI LAVORI La riqualificazione del centro di San Zenone degli Ezzelini parte dall’area a sud del municipio, da tanti anni in attesa di interventi. Primo colpo di benna e prima pietra simbolicamente posata per la nuova piazza del Donatore. Il primo passo di un piano di recupero più ampio, per rilanciare il cuore del paese nella sua vocazione sociale e aggregativa.
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