19.11.2022
L’esortazione di Luca Zaia riecheggia ancora dal Castello al Ponte, tredici mesi e mezzo dopo il taglio del nastro. La giunta Pavan, come risaputo, ci stava già pensando e adesso è pronta a mettere in moto ufficialmente l’iter per promuovere il Monumento Nazionale nell’olimpo dei Patrimoni Unesco.
Più di cento gli invitati all’incontro di lunedì pomeriggio al museo civico: in primis la Regione, che ha stanziato 20 mila euro per avviare la procedura, ma anche la Provincia e gli altri ...Comuni con cui fare squadra, e poi categorie economiche e professionali, alpini, associazioni, scuole, consigli di quartiere, tecnici ed esperti coinvolti nel restauro. A tutti verrà presentato lo studio di fattibilità redatto dalla Fondazione Santagata con il supporto del professor Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale Andrea Palladio.
Un paio le ipotesi sulle basi degli input già ricevuti dal Ministero. Il Comune deve candidare non il Ponte in sé, ma una delle sue peculiarità: ad esempio il fatto che sia palladiano, o ligneo, o coperto, agganciandosi con altri siti meglio ancora se fuori dall’Italia, già inflazionata di beni Unesco.
Bassano Notizie del 19.11.2022 TG Completo
CITTADELLA. L'ULTIMO TESTIMONE DELL'ORRORE NAZISTA COMPIE 100 ANNI Enrico Vanzini ha compiuto 100 anni. Prigioniero per 7 mesi nel campo di concentramento di Dachau è l’ultimo Sonderkommando italiano riconosciuto. Lo hanno festeggiato a Santa Croce Bigolina, paese dove vive da decenni. Per il suo centesimo compleanno l’amministrazione comunale di Cittadella gli ha consegnato la civica benemerenza. Enrico Vanzini canta l’inno d’Italia con la mano destra sul cuore. Le sue condizioni di salute sono ottime, l’anno scorso gli hanno rinnovato la patente di guida per due anni. Ogni giorno passa al bar della frazione a leggere il giornale. Lui che ha visto il peggio che l’uomo possa fare quando rimuoveva i corpi dalle camere a gas. Ora tutte queste atrocità le racconta ai giovani quando li incontra nelle scuole. Quest’esperienza Vanzini non la raccontò a nessuno, nemmeno alla moglie. Iniziò a parlarne quindici anni fa e ora lo testimonia ai giovani invitandoli a vivere la giovinezza in modo sano.
CALCIO. DOMENICA DI INCROCI PERICOLOSI L'obiettivo dichiarato è muovere sempre la classifica. In serie D il Cartigliano, forte di una situazione di graduatoria assolutamente tranquilla per il momento, mira a raccogliere punti in ogni occasione, anche domani alle 14.30 in casa, allo stadio amico Fair Play dinanzi all'ostico Portogruaro che procede una lunghezza più sotto rispetto agli uomini di coach Alessandro Ferronato e che vanta una recente apparizione una manciata di anni fa pure in serie B. Il Carti è a metà del guado tra la zona playoff e quella playout e un risultato positivo comunque nelle sue corde, allontanerebbe i pericoli in ogni caso e avvicinerebbe le posizioni che contano oltreché irrobustire il proprio cammino. In Eccellenza invece, il Bassano rinfrancato dal successo infrasettimanale di Vigasio che ha riportato i giallorossi nella griglia playoff per la promozione, il traguardo fissato in estate, sono attesi domani alle 14.30 alla seconda trasferta di fila, ancora nel Veronese, stavolta sul Garda contro il Garda, compagine temibile che rincorre punti salvezza e per questo ancora più arcigna e agguerrita. Nel Bfc rientra capitan Pellizzer, mentre è in forte dubbio Chia, il giocatore attualmente più forte del mazzo., più no che sì al momento e questa è un'assenza di quelle che pesano. Ma la ciurma di Glerean insegue ugualmente il gran colpo che le consentirebbe di viaggiare in prima classe con le migliori. L'Eurocassola che invece quel piazzamento playoff vuole riprenderselo alla stessa ora ospita la Belfiorese, interlocutore scorbutico ma alla portata dei blaugrana per ricominciare ad abitare l'alta classifica e non smettere di lasciarsi cullare e sognare in grande stile.
BASSANO. MILLE GIOVANI SCIENZIATI NEL LABORATORIO DEL FUTURO Vicenza Making Future approda a Bassano per il gran finale: dopo le tappe nel capoluogo e a Valdagno, la città del Grappa accoglie l’iniziativa promossa da Confindustria. Un migliaio gli studenti tra i 7 e i 12 anni iscritti alla due giorni bassanese nel cuore del centro. Sei i laboratori sviluppati da Pleiadi per avvicinare i bambini a meccanica, biologia, chimica, elettronica, sperimentando ad esempio la realtà aumentata e la robotica. Stimoli fertili, in un territorio che vede imprese fornire sistemi di navigazione satellitare alla Nasa.
BASSANO. IL PONTE TRA I BENI UNESCO, PARTE LA CORSA L’esortazione di Luca Zaia riecheggia ancora dal Castello al Ponte, tredici mesi e mezzo dopo il taglio del nastro. La giunta Pavan, come risaputo, ci stava già pensando e adesso è pronta a mettere in moto ufficialmente l’iter per promuovere il Monumento Nazionale nell’olimpo dei Patrimoni Unesco. Più di cento gli invitati all’incontro di lunedì pomeriggio al museo civico: in primis la Regione, che ha stanziato 20 mila euro per avviare la procedura, ma anche la Provincia e gli altri Comuni con cui fare squadra, e poi categorie economiche e professionali, alpini, associazioni, scuole, consigli di quartiere, tecnici ed esperti coinvolti nel restauro. A tutti verrà presentato lo studio di fattibilità redatto dalla Fondazione Santagata con il supporto del professor Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale Andrea Palladio. Un paio le ipotesi sulle basi degli input già ricevuti dal Ministero. Il Comune deve candidare non il Ponte in sé, ma una delle sue peculiarità: ad esempio il fatto che sia palladiano, o ligneo, o coperto, agganciandosi con altri siti meglio ancora se fuori dall’Italia, già inflazionata di beni Unesco.
CRONACA. IN FUGA CON IL BOTTINO FERISCONO CARABINIERE: DUE ARRESTI Viaggiavano su un’auto rubata pochi giorni fa a Colceresa. A bordo la refurtiva di parecchi colpi: tablet, pc portatili, scarpe, cellulari, contanti, gratta e vinci, prodotti alimentari. Sono ritenuti i responsabili di una serie di furti avvenuti tra il Bassanese e la zona di Schio, i due giovani finiti in manette giovedì scorso: un moldavo di 25 anni e un 27enne di nazionalità italiana, fermati dai carabinieri della sezione operativa di Bassano al termine di un inseguimento che si è concluso nelle vicinanze di un semaforo. I malviventi hanno tentato allora la fuga a piedi. Per bloccarli un militare è rimasto ferito, fortunatamente in modo lieve. Arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, i due ventenni sono stati denunciati anche per furto e ricettazione.
MAROSTICA. RESIDENTI "IN CAMPO" CONTRO IL PARCHEGGIO Decine e decine di persone insieme per dire no a un nuovo parcheggio a Campo Marzio a Marostica. Hanno delimitato con un nastro l’area che dovrebbe accogliere le macchine di insegnanti e genitori degli studenti che da gennaio andranno nello spazio dell’oratorio Santa Maria Assunta per permettere l’adeguamento sismico del vecchio edificio scolastico. Posti auto che dovrebbero essere sistemati con dello stabilizzato. Per i residenti l’area verde è intoccabile perché è un patrimonio storico che esiste dai tempi della serenissima. È da più di un mese che il comitato di quartiere ha chiesto di parlare con il sindaco per esporre i loro suggerimenti per evitare conflitti e polemiche. La preoccupazione è che il progetto sia definitivo. Franco Guerra per 40 anni presidente del quartiere lo ricorda quand’era un bosco littorio nel dopoguerra. Per anni i residenti di Campo Marzio hanno lottato perché non diventasse un parcheggio di camion e autobus. Ora sono pronti a tutto per il loro polmone verde.
IL CASO. “SI È TENUTO IL RISARCIMENTO PER LA MORTE DEL COGNATO” Ha incassato e tenuto un milione di euro di un risarcimento che era destinato a suo cognato, vittima di un incidente mortale sul lavoro. La vicenda riguarda il titolare dell’azienda dove l’operaio lavorava. La tragedia avvenne a Ramon di Loria nel marzo del 2018. Roberto Romanò, 54 anni, di Tezze sul Brenta, venne travolto e schiacciato da un sacco carico di sassi che stava trasportando. Un anno dopo la tragedia la compagnia assicuratrice versò un milione di euro sul conto di Dino Trentin, 62enne di Tezze sul Brenta, titolare della società “centro Veneziane”, cifra che doveva poi essere girata ai familiari del cognato. Due giorni dopo il maxi risarcimento, invece di trasferire la somma ai parenti della vittima, il titolare dell’azienda spostò sul proprio conto corrente e su quello della figlia l’intero importo. Un mese dopo i soldi vennero trasferiti con assegni e bonifici ad alcuni avvocati. Subito dopo Dino Trentin cancellò la ditta dal registro delle imprese senza neppure metterla in liquidazione e intestò alla figlia e al suo convivente alcuni immobili di valore. I familiari di Roberto Romanò, increduli per non aver ancora ricevuto il risarcimento per la morte del familiare, si rivolsero a Giesse, gruppo specializzato nel risarcimento di gravi incidenti sul lavoro. Venne sporta denuncia alla Guardia di Finanza che in breve tempo riuscì a ricostruire l’intero percorso del milione di euro. Lo scorso 15 ottobre a conclusione della causa civile il giudice ha condannato Dino Trentin al pagamento di 1.300.000 euro per aver causato il sinistro che ha comportato la morte del cognato. E proprio ieri il tribunale di Treviso ha condannato lo stesso Trentin alla pena di quattro mesi di reclusione per non aver messo a disposizione del lavoratore attrezzature idonee per evitare l’infortunio.
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