09.11.2022
La Superstrada Pedemontana pronta nel 2023. Torna a ribadirlo il Governatore Zaia, dopo un incontro a Roma con il neo ministro alle infrastrutture Matteo Salvini. 94 chilometri e mezzo e 36 comuni attraversati tra Vicenza e Treviso, è la più grande infrastruttura in cantiere in Italia, la più attesa dal sistema imprenditoriale veneto.
Sicuramente importante per il futuro, sia per la riduzione del traffico lungo la rete stradale ordinaria, sia per lo sviluppo produttivo ed economico, ad oggi però pochi, ...anzi pochissimi, i veicoli che la utilizzano, la maggior parte mezzi pesanti. È quanto emerge anche dall’indagine sulla superstrada pedemontana veneta affidata all’Università Bicocca di Milano da Confartigianato Vicenza. Che ha evidenziato anche la frammentarietà del territorio di un’opera che punta alla sostenibilità, ma che non può integrarsi in modo autonomo nel tessuto sociale ed economico, e deve essere adattata a un territorio in forte crescita e sviluppo.
Un’opera fondamentale - dicono da Confartigianato - per la crescita economica del territorio e per ridurre il traffico sulla rete ordinaria, agevolando così i trasporti di merci e lavoratori. Ma gli artigiani non hanno dubbi poi sul fatto che, per garantire la sostenibilità economica dell’opera, vadano sfruttati anche i flussi turistici. E per questo tornano a ribadire i costi troppi alti dei tragitti rispetto alla viabilità ordinaria.
Bassano Notizie del 09.11.2022 TG Completo
LA SVOLTA. CENTRALINA, ACCORDO IN VISTA: "ERA ORA" Accordo in vista per chiudere il contenzioso sul progetto della centralina idroelettrica a nord del Ponte degli Alpini. Ha fatto subito il giro delle due sponde del Brenta, dei social e delle colonne dei quotidiani la notizia anticipata ieri sera in esclusiva dal nostro tg: c’è chi la spiaggetta dei bassanesi l’ha vista sempre sbarrata. La ditta Belfiore ’90 mantiene il massimo riserbo, in attesa della bozza definitiva della transazione che dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda. Risolutivo, un possibile indennizzo a favore dell’impresa che vide approvato da Regione e Provincia il controverso progetto della centralina idroelettrica, prima dello stop imposto dalla battaglia giudiziaria con il Comune di Bassano e con altri ricorrenti, fin davanti al Tribunale Superiore delle Acque. L’assessore Andrea Zonta conta di chiudere la partita prima della prossima udienza.
SAN LAZZARO. A SCUOLA IN SICUREZZA CON LA CICLOPISTA Una ciclopista lunga quasi 800 metri e cinque anni: tanti ne sono passati da quando il consiglio comunale diede il via libera alla variante urbanistica. Un’attesa dilatata dal contenzioso con un privato per un esproprio. 600 mila euro il costo dell’opera, compreso il rifacimento dell’illuminazione pubblica lungo via Melagrani. Una prima risposta alle richieste di San Lazzaro, che adesso attende certezze sul futuro dell’area agricola di via Riva Bianca. Se i giovani della zona sud di Bassano ora possono raggiungere in sicurezza il Centro Studi, il pulmino è una scelta pressoché obbligata per i 17 alunni di Marchesane e Rondò Brenta, dirottati alla Bellavitis di via Colombare dopo la chiusura della scuola media Don Gnocchi. Disagi mitigati da una decisione della giunta: un contributo alle famiglie copre le spese del trasporto.
IL TERREMOTO. SCOSSE FINO A BASSANO: "QUI RISCHIO PIU' ALTO" Il terremoto al largo della costa adriatica ha fatto tremare pure il Veneto. Dalle Marche la drammatica testimonianza di Elena Campagnolo, originaria di Rosà, assessore all’ambiente di Senigallia: uno tra i Comuni più prossimi all’epicentro del terremoto di magnitudo 5.5 sulla costa adriatica avvertito fin nel Bassanese alle 7 e 7 minuti. La prima, violentissima scossa di uno sciame ancora senza fine. Dopo le piogge di calcinacci, ecco spuntare crepe nelle pareti e le scuole sono rimaste chiuse. In Veneto, tante le chiamate ai vigili del fuoco ma nessun danno, riferisce l’assessore alla Protezione civile Giampaolo Bottacin, che esprime vicinanza alle Marche, già ferite dalla recente alluvione. Esperienze che devono essere di monito per il Veneto: «Nell’area pedemontana in particolare - avverte Mattia Bertin, esperto di terremoti e di pianificazione e gestione delle emergenze dell'Università IUAV di Venezia - il rischio è del 25% più elevato rispetto alla media nazionale».
ULSS 7. "LA VERITA' DALLE INDAGINI PER TORNARE UN'ECCELLENZA" Dallo scorso maggio hanno avviato una raccolta firme in più comuni del comprensorio per raccogliere i malumori dei cittadini nei confronti della sanità locale e chiedere alla Regione il miglioramento delle prestazioni e la riduzione delle liste d'attesa. Inevitabile, dunque, chiedere al coordinamento dei consiglieri comunali, gruppi politici e gruppi civici dell'area vasta bassanese un opinione sull'inchiesta della guardia di Finanza che da un paio di settimane sta scuotendo il San Bassiano. In attesa che le indagini facciano il loro corso, prosegue la battaglia del coordinamento per una sanità migliore che ha portato finora a raccogliere 3500 firme. Buona parte di queste sono state consegnate in Regione, ma l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, fa sapere di non averle mai ricevute. Assessore alla sanità che come il Governatore Zaia e lo stesso direttore generale dell'Ulss 7 Carlo Bramezza sono stati invitati a portare il loro saluto al convegno dal titolo “Sanità pubblica e sociale in Veneto: c'è ancora futuro?” organizzato per sabato 26 novembre a Marostica.
PEDEMONTANA. MENO TRAFFICO E PIU’ SVILUPPO, MA COSTA TROPPO La Superstrada Pedemontana pronta nel 2023. Torna a ribadirlo il Governatore Zaia, dopo un incontro a Roma con il neo ministro alle infrastrutture Matteo Salvini. 94 chilometri e mezzo e 36 comuni attraversati tra Vicenza e Treviso, è la più grande infrastruttura in cantiere in Italia, la più attesa dal sistema imprenditoriale veneto. Sicuramente importante per il futuro, sia per la riduzione del traffico lungo la rete stradale ordinaria, sia per lo sviluppo produttivo ed economico, ad oggi però pochi, anzi pochissimi, i veicoli che la utilizzano, la maggior parte mezzi pesanti. È quanto emerge anche dall’indagine sulla superstrada pedemontana veneta affidata all’Università Bicocca di Milano da Confartigianato Vicenza. Che ha evidenziato anche la frammentarietà del territorio di un’opera che punta alla sostenibilità, ma che non può integrarsi in modo autonomo nel tessuto sociale ed economico, e deve essere adattata a un territorio in forte crescita e sviluppo. Un’opera fondamentale - dicono da Confartigianato - per la crescita economica del territorio e per ridurre il traffico sulla rete ordinaria, agevolando così i trasporti di merci e lavoratori. Ma gli artigiani non hanno dubbi poi sul fatto che, per garantire la sostenibilità economica dell’opera, vadano sfruttati anche i flussi turistici. E per questo tornano a ribadire i costi troppi alti dei tragitti rispetto alla viabilità ordinaria.
MONTE GRAPPA. VANDALISMI NEI CANTIERI DI VAIA L'ultimo episodio risale solo a pochi giorni fa quanto i titolari dell'azienda agricola e boschiva Cremasco, con sede a Lepre, sul Massiccio del Grappa al loro arrivo in cantiere si sono trovati davanti a questa scena: il grande escavatore lasciato in località Monte Rivon era stato pesantemente danneggiato. Rotti i vetri e parabrezza, i cavi elettrici e diverse tubature del mezzo manomessi o tagliati. Danni per oltre diecimila euro e purtroppo non il primo vandalismo registrato in poco più di 12 mesi dall'azienda, gestita dal marito e dal figlio della titolare della storica Locanda al Lepre, sopravvissuta ai danni di Vaia e tra le poche realtà commerciali rimaste sul massiccio. Già nei mesi scorsi l'azienda aveva subito altri atti intimidatori come l'inserimento di trucioli di ferro nel serbatoio della cippatrice o tra le scaglie di legno destinate ad essere macinate. Episodi che sono stati denunciati ai carabinieri della stazione di Solagna. Dopo la denuncia potrebbero essere attivati controlli ma forse potrebbero non bastare.
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