03.10.2022
Il caro bollette minaccia anche il mondo dello sport. Il grido d’allarme delle società bassanesi in occasione della garnde festa annuale in Parco Ragazzi del '99: «Risparmiare sui consumi e alzare le tariffe non basta: senza aiuti, attività a rischio»
Bassano Notizie del 03.10.2022 TG Completo
IL LUTTO. ADDIO A PIETRO FABRIS, UNA VITA PER BASSANO Per tutti i bassanesi era il “Senatore”, ma per Bassano Pietro Fabris era molto di più. Il sindaco che guidò la città per quasi 8 anni, da fine 1967 al luglio ’75. Il pilastro della politica locale, quando il peso di Bassano in Veneto cresceva fino a riaccendere il sogno di ergersi a provincia. La memoria storica di un’intera comunità, coltivata nel ruolo di Presidente del Comitato per la storia di Bassano. Il Senatore se n’è andato alle soglie degli 88 anni, nella sua casa a pochi passi dal centro, circondato dall’affetto della moglie Rossella e dei figli Maria Elena, Antonella, Francesca e Luigi. Fino all’ultimo, ha continuato a dispensare consigli, stimoli, ricordi. Un anno fa esatto, Piero Fabris era in platea alla cerimonia ufficiale per la rinascita del Ponte. Quel Ponte che lui stesso inaugurò dopo un altro restauro, post-alluvione del ’66. Dal municipio, il cursus honorum nella Democrazia Cristiana lo portò prima in Regione come consigliere e assessore, poi a Palazzo Madama, dove visse la fine della Prima Repubblica passando al Partito Popolare e infine al Cdu. Chiusa l’esperienza in Parlamento, mise a disposizione tutta la sua passione e l’esperienza accumulata, alla guida delle case di riposo e in molte altre vesti. Nella sua ultima intervista, disse che della “vecchia” politica gli mancava soprattutto la concezione del sacrificio come rinuncia individuale in nome di un bene comune e superiore.
CALCIO. BASSANO SBANDA NEL DERBY: KO COL CAMISANO Quattro pareggi di fila e qualcuno di questa sequenza di ics si stava cominciando a stufare. Così ieri il Bassano ha perso facendo rimpiangere persino quei pareggi che nessuno voleva più. Eccola qui la prima sconfitta stagionale, dolorosissima perchè avvenuta al Mercante dinanzi alla propria gente per mano del Camisano nel derby e perché, pare una battuta dirlo, ieri come minimo il pari ci stava tutto. Ma nel calcio vince chi segna ed ha pure ragione e il Camisano grazie all'inzuccata di Chimento ha bollato al minuto 27 della ripresa lo 0-1 del blitz dopo che il Bassano era stato murato splendidamente dal portiere ospite Corà pochi minuti prima sui incursione di Zuin. E i giallorossi, privi di chiunque, del bomberissimo Lukamovic, degli infortunati Marchiori, Sandrini e Gashi e che prima del via hanno perso anche Minozzo e più avanti Perosin dopo neppure mezzora , avrebbero anche un mucchio di attenuanti. Ma il loro calcio avvolgente e geometrico diventa sterile se non si tira mai in porta. Ergo per adesso c'è solo da lavorare abbassando la testa sul manubrio sapendo però che questo gruppo deve alzare il livello temperamentale in queste categorie. Se palleggi e basta sei spacciato.
CALCIO. CARTIGLIANO PIRATA A BELLUNO Formato export, il Cartigliano è quasi implacabile. Scorribanda a Mestre 15 giorni fa, gran pirateria ieri a Feltre. Il Carti da viaggio è una sentenza, il poker calato nel covo del Dolomiti è impressionante: 2-4 che non ammette repliche. E allora spazio subito al film della partita: tempo 6 minuti e un tiro a giro meraviglia di Barzon inchioda lo 0-1 Cartigliano sotto l'incrocio. Ma una gran giocata del gioiellino di casa, Alex Cossalter, impatta il duello al 42' per l'1-1 dell'intervallo. Ma nella ripresa la reazione del Cartigliano è furente: all'11 la capocciata perentoria su corner dell'ex Pippo Stevanin vale l'1-2 Cart e, allo stesso modo i bianchi bassanesi stampano l'1-3: minuto 31 e sempre di testa su calcio d'angolo stavolta è Buson ad essere impccabile sul secondo palo: 1-3 e pare in carrozza. E invece al 90' spaccato Artioli la riapre a rombalzo su presa difettosa del giovanissimo portiere Melone col tocco dell'2-3 che riporta in quota i bellunesi. E invece in pieno recupero al 93 la fuga per la vittoria è quella di Gianmarco Scappin che in campo aperto sigla il 2-4 della sicurezza e della staffa.
L’ALLARME. IL CARO BOLLETTE RISCHIA DI FERMARE LO SPORT Il caro bollette minaccia anche il mondo dello sport. Il grido d’allarme delle società bassanesi in occasione della garnde festa annuale in Parco Ragazzi del '99: «Risparmiare sui consumi e alzare le tariffe non basta: senza aiuti, attività a rischio»
IL DRAMMA. “CHIEDO PERDONO PER MIO FRATELLO STEVE” Non si dà pace Stefano Quintino, uno dei due fratelli di Steve, il 19enne di Riese Pio X che in un raptus di follia, lo scorso sabato, ha rapinato tre donne delle loro le auto e provocato una serie di incidenti, finendo per travolgere ed uccidere un pensionato 67enne di Loria, Mario Piva, la cui unica colpa è stata quella di trovarsi in sella alla sua bici nel momento sbagliato in via Vivaldi a San Zenone degli Ezzelini. il 19enne, che ha ricevuto la visita del suo avvocato, è recluso in isolamento in carcere a Treviso, sorvegliato a vista. Il timore di inquirenti e familiari è che possa compiere gesti autolesionisti. Resta invece un mistero cosa possa essere accaduto sabato, cosa abbia scatenato una tale follia, inziata con una frase premonitrice lasciata alla mamma. Da qualche tempo, rientrato a casa dopo un periodo di lavoro in Germania, Steve Quintino era strano: diceva di sentirsi in pericolo, perseguitato. Un atteggiamento che aveva allarmato la madre ma non i fratelli. Di una cosa Stefano è certo, suo fratello non voleva fare del male a nessuno e in merito alla possibilità che Steve, sabato, potesse essere sotto l'effetto di stupefacenti non ha dubbi. Stefano chiede scusa per il dolore provocato dal fratello ma non manca di mandare un messaggio anche ai rappresentanti delle istituzioni chiedendo loro di non stigmatizzare l'accaduto sui social, da dove fin dalle ore successive al dramma sono iniziati ad arrivare insulti e minacce.
LA TRAGEDIA. MOTO CONTRO AUTO, MUORE A 43 ANNI Nuovo dramma sulle strade della Pedemontana. Un 48enne di Altivole, Giuseppe Polloni, ha perso la vita in un incidente stradale, poco prima delle 15, nella zona industriale di Asolo. L’uomo stava viaggiando in sella alla sua moto, che si è schiantata contro una Lancia Y in via Fermi: la dinamica del terribile incidente è al vaglio della polizia locale. Il 48enne è morto pressoché sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate. All’arrivo di medico e infermieri del Suem di Crespano, per lui non c’era nulla da fare. Alla volta di Asolo si era alzato in volo anche l’elisoccorso di Treviso, ma l’intervento è stato annullato. In precedenza, l’elicottero si era diretto invece a Semonzo di Borso del Grappa, per recuperare una giovane parapendista che si è schiantata in fase di atterraggio. Molto gravi le ferite riportate nell’impatto: la ragazza, originaria della Repubblica Ceca, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello. La prognosi è riservata.
BASSANO. FOLLA IN PROCESSIONE, PREGHIERE CONTRO LA CRISI In tantissimi, anche quest'anno, sono arrivati a San Fortunato per prendere parte alla processione della Beata Vergine del Rosario, un rito che a San Fortunato, frazione di Bassano, si rinnova da 143 anni. Era il 1879 quando una terribile pestilenza colpì la città di Bassano, spingendo i fedeli dell'antica borgata a chiedere un voto alla Madonna del rosario affinché li proteggesse dalla malattia. E oggi, dopo due anni di cerimonie in forma ridotta a causa del Covid, sono stati in tantissimi ad invadere il cuore di San Fortunato per pregare e rinnovare la tradizione. Per alcuni è diventata una tradizione, per altri una festa a cui non mancare.
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