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04.02.2025

BOOM DI CODICI BIANCHI NEI PRONTO SOCCORSO: “PAGANO I CITTADINI”

Boom di codici bianchi nei pronto soccorso del Veneto, un’anomalia costosa per i cittadini. E’ l’osservazione posta dai consiglieri regionali del Pd che hanno proposto anche una mozione. I consiglieri chiedono investimenti sul personale sempre più in sofferenza per il grande numero di accessi e di rivedere l’assegnazione dei codici bianchi e dei codici verdi.
In Veneto i codici bianchi sono il 54,99 per cento mentre nelle altre regioni sono meno della metà. Un gap che viene ...però eliminato se consideriamo i codici bianchi e quelli verdi insieme. E qui le percentuali sono praticamente identiche. La differenza sta però nel pagamento. I codici bianchi pagano il costo fisso di 25 euro, salvo esenzioni, più il ticket per le prestazioni ambulatoriali. Il numero dei codici bianchi è in crescita negli anni. Anche al San Bassiano ogni anno aumenta dal 3 al 6 per cento.
Il Veneto non è comunque diverso nella differenziazione tra pazienti critici e pazienti ambulatoriali, spiega il primario del pronto soccorso, cambia il modello di triage regionale. E questo modello è oggettivo in tutta la Regione, dovunque vadano i cittadini ricevono un triage corretto.
Secondo i consiglieri del Pd la situazione della sanità veneta deve essere modificata a monte. Dalle liste d’attesa che rappresentano un’emergenza irrisolta ai medici di famiglia che dovrebbero filtrare e contenere gli accessi in pronto soccorso. Per questo i cittadini preferiscono un’estenuante attesa al pronto soccorso piuttosto che aspettare mesi per una visita specialistica.

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