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14.09.2024

ASIAGO. "ANZIANA UCCISA CON GLI SPAGHETTI", VIA AL PROCESSO ALLA PRONIPOTE

Lo sguardo assente, la testa sempre bassa sulla carrozzina, una grave difficoltà che la esponeva a possibili manipolazioni. Così è stata descritta Maria Basso, all’avvio del processo per omicidio aggravato e circonvenzione d’incapace a carico di Paola Pepe: la pronipote che prelevò la zia dalla casa di riposo di Asiago e la portò in Sicilia in gran segreto, al punto che la sparizione venne denunciata dai carabinieri. E ad Aci Castello, nel Catanese, l’ottantenne morì qualche tempo dopo, uccisa, secondo ...l’accusa, da un piatto di spaghetti che le fecero mangiare benché non potesse ingerire cibi solidi. Il consulente finanziario Enrico Thiella, sentito in aula, fu il primo a presentare un esposto, dopo i ripetuti tentativi di Paola Pepe di avere accesso ai documenti bancari dell’anziana parente.
Presunto movente del delitto, infatti, sarebbe stata la volontà di incassare l’eredità della vittima, oltre un milione di euro tra risparmi e gioielli. Paola Pepe è agli arresti domiciliari da febbraio. Nella prima udienza in tribunale a Catania, la Corte d’Assise ha ammesso le parti civili, tutelate dagli avvocati Roberto Rigoni Stern e Umberto Terranova.

Servizi 14 Settembre 2024

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