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12.02.2023

SANREMO, NON SONO MAI SOLO CANZONETTE

Sanremo non è mai solo Sanremo. Inno di Mameli, presidente e corazzieri, comizi su maternità, razzismo, condizione delle donne, incursioni su droghe leggere, vandalismi, fluidità di genere, guerra in Ucraina. E di sicuro ci dimentichiamo qualcosa. È stata una delle edizioni più politiche di sempre: il festival sta diventando la terza Camera. A non tutti è piaciuto, ma a molti sì, a giudicare dai numeri dell’auditel. In fondo, l’antipasto era stato servito proprio in parlamento, con le polemiche su Rosa ...Chemical e sul messaggio di Zelensky. Ormai sul palco dell’Ariston va in scena una sorta di discorso sullo stato della nazione: una fotografia che prova a catturare il volto dell’Italia. Naturalmente è una foto ritoccata e filtrata, come quelle che postiamo su Instagram: non è mai la realtà, semmai è un’iper-realtà, esagerata e gonfiata. Ma lasciare la politica giù da quel palco è una pia illusione, un po’ come tentare di tappare le falle di una diga con le dita delle mani, perché tutto è
politica: come ci vestiamo, cosa leggiamo, cosa cantiamo, se paghiamo in contanti o con il bancomat, se ci vacciniamo o se ci droghiamo, persino cosa mangiamo. Amadeus non è il premier e Fedez non è il ministro della salute, per fortuna, anche se sarebbe sempre preferibile essere onesti con il pubblico e giocare a carte scoperte, senza trucchi né inganni.
Rassegniamoci: non sono mai solo canzonette e Sanremo non è mai solo Sanremo.

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