A PAPERINO LA CARTA DI CREDITO, A PAPERONE I CONTANTI
Ve li ricordate gli scintillanti anni Ottanta? Quelli dell'edonismo reaganiano e della Milano da bere, di Dallas, Dinasty e Vacanze di Natale? Ecco, negli anni Ottanta pagare in contanti era da Paperini: si arrivava alla cassa stirando banconote arricciate e contandole una a una per non regalare nemmeno mille lire. Viceversa, i Paperoni alla cassa delle boutique estraevano una batteria di carte di credito, status symbol degli yuppies, i nuovi padroni di Piazza Affari, i lupi di Wall Street. Il ...mondo sembra essersi capovolto quarant'anni dopo. Carte di credito e bancomat sono diventati le bandierine della sinistra, scialuppa di salvataggio per i borghesi piccoli piccoli, piccozza nelle mani dei nuovi proletari per arrivare in fondo al mese. In questo ribaltamento delle parti in commedia, i contanti vengono issati sul pennone della nuova destra che alza il tetto fino a diecimila euro: i soldi li mostra solo chi ce li ha per davvero. Un tuffo nella realtà nell'era virtuale, in cui si smaterializza tutto, dalla musica al conto in banca. Non ci si capisce più nulla, in effetti. Fino a un anno fa venivamo premiati se pagavamo con la moneta elettronica: era il cashback, più spendevi e più guadagnavi, un inno al consumismo intonato dal governo giallorosso di Giuseppe Conte, nuovo idolo delle sinistre. Il debutto del melonismo è un ritorno al futuro: lasciare fare, lasciare spendere. Lady G sa come eccitare il Punto G dei suoi elettori. In fondo un tempo a mascherarsi era l'alta società annoiata in cerca di emozioni forti. Oggi la maschera, pardon, la mascherina, è un marchio della nuova sinistra: dalla falce alla Ffp2 e martello. E forse non a caso, in questo frullatore di slogan e manifesti, in questo gioco dei ruoli e inversioni delle parti, oggi è la destra a flirtare con Mosca ed è la sinistra a tifare per Washington. E ora torniamo per un attimo agli anni Ottanta, prima che cadesse il Muro di Berlino e rimescolasse le carte sul tavolo. Scusate, ma chi stava con Reagan e chi stava con Gorbaciov? Non vi sentite anche voi un po' come Alice stordita nel Paese delle meraviglie?
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